13.

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-Non lasciarmi.-
Fu l'ultima cosa che Scorpius sentì dire da Rose.

Poi l'avevano portata via, scomparendo dietro quella porta bianca che adesso Scorpius fissava con impazienza.

Sapeva che la stavano preparando per il parto, anche se ci stavano mettendo un po' troppo, ma comunque aveva dato in escandescenze.

Voleva andare da lei, voleva entrare, prenderle la mano e starle vicino, e farle capire che lui era lì, lì e da nessun' altra parte. A nulla erano valse le proteste, e nemmeno il fatto che fosse un medimago.
Non lo fecero entrare.

Accanto a lui c'erano tutti i ragazzi, ed Albus faceva di tutto per calmarlo, dicendogli che sarebbe andato tutto bene.

-No che non mi calmo, Albus... Non ho nessuna intenzione di calmarmi.- disse in tono piatto, osservando quella sala d'aspetto che gli stava facendo mancare l'aria.

-E invece dovresti, perché..-

-Cazzo Albus! Come faccio a calmarmi sapendo che la mia fidanzata sta per partorire mio figlio ed è lì da sola, spaventata e vulnerabile.- urlò scattando in piedi, tremante di rabbia.

-Figliolo, adesso basta!-
Draco Malfoy mise una mano sulla spalla di suo figlio.
-Calmati.- gli ripeté.

Scorpius lo guardò, indeciso se fosse il caso di protestare col suo vecchio.

Come diamine faceva a stare calmo?
Come diamine facevano tutti quanti lì dentro a stare calmi?

Perfino Hermione Granger...
Si lasciò cadere sulla sedia, non sapendo che cosa dire o fare.

Di colpo la porta si spalancò.
-Scorpius Malfoy?- domandò un infermiere.

-Si?- Scorpius scattò in piedi.

-Oh, è lei dottore..- per un attimo parve confuso, poi si riprese -Rose Weasley chiede di lei.-

Neanche gli lasciò finire la frase. Era già a meta strada verso la Sala Parto.

*

-Non ce la faccio.-

Rose era stremata. Non voleva più spingere. Voleva solo crollare.
Soltanto la mano di Scorpius le ricordava la realtà.

Era suo compito far nascere quel bambino, e Rose Weasley, davanti a un compito, non si tira mai indietro.

-Forza piccola, ci sei quasi.-

Diede un' ultima spinta.
Poi un pianto assordante.
Suo figlio. Era nato suo figlio.

Lacrime calde le rigarono le guance, ancor di più quando glielo posarono tra le braccia.

Un piccoletto con un ciuffo di capelli biondissimi e gli occhi già aperti.

Aveva smesso di piangere, forse avvertendo il calore di sua madre.

Scorpius lo guardava meravigliato.
Davvero erano stati capaci di un tale prodigio?

Se glielo avessero detto soltanto un anno prima...

-William..- quel nome gli spuntò sulle labbra da solo.

-Vuoi...-

-Si, Rose.. William Malfoy, credo che..-
Rose annuì.

-William Malfoy.- sussurrò, e gli posò un bacio delicato sulla fronte.

*

Rose si disse che non c'era niente di più bello di Scorpius Malfoy e di suo figlio.

Tranne Scorpius Malfoy che ninnava il bambino per farlo dormire.

Quello, per Merlino, era da patrimonio dell'umanità.

Scorpius lo posò delicatamente nella culla, mise il walkie talkie lì accanto e poi gli diede un bacio.
-Buonanotte campione.-

Will Malfoy aveva ormai un mese, e già aveva rivoluzionato la vita dei suoi genitori.

Scorpius e Rose non dormivano quasi per niente, alzandosi a turno la notte per badare al piccolo.

Erano stanchi, molto stanchi, ma erano felici come non mai.

-Ci credi che dopodomani ci sposiamo?- disse Rose dal bagno della loro camera mentre regolava l'acqua della doccia, e si toglieva i vestiti.

Entrò nella doccia, e il gettò d'acqua calda la rilassò immediatamente.

Non sentì Scorpius entrare, e sussultò quando sentì il suo corpo caldo contro la sua schiena.
Cominciò a baciarle il collo, dalla spalla fino all'orecchio, mordicchiando e leccando quella pelle che ormai era come casa sua.

Rose fece aderire i loro corpi, buttando la testa sulla sua spalla.
Le mani di Scorpius trovarono la sua intimità, ed entrambi constatarono che era da un po' che non facevano l'amore.
Scorpius la spinse delicatamente contro la parete della doccia, e prese a baciarla con desiderio bruciante.
Cadde in ginocchio, guardandola, e le aprì leggermente le gambe.
Poggiò le mani sui suoi fianchi e allungò la lingua sulla sua femminilità.

I gemiti di Rose lo incitarono a continuare.
Poi si alzò di scatto, e lei gli buttò le braccia al collo, allacciandogli le gambe alla vita.

Entrò in lei con una spinta vigorosa, ed entrambi si fermarono un attimo per assaporare la sensazione di essere di nuovo completi, vivi.

Caddero esausti di piacere sul piatto doccia, l'acqua calda ancora scorsciava su di loro.

- Mi sei mancata.- le sussurrò, stringendola al petto.
-Tu di più.- rispose lei, baciandolo dolcemente.

Poi Scorpius rise.
-perché ridi?- chiese lei
-Domani sera Albus ha organizzato l'addio al celibato.- disse, alzandosi e alzando anche lei, per condurla fuori dalla doccia.

Rose si allacciò un asciugamano attorno al corpo.
-Si? Beh sta attento a quello che fai, Malfoy.- gli disse, dirigendosi verso il letto.

Scorpius la seguì, con un ghigno.
-Vorresti dirmi che Domi non ti ha organizzato niente?-

-Qualcosa, si.- disse lei, con nonchalance pettinandosi i capelli sul letto, e lasciando volontariamente cadere l'asciugamano da un lato, e cercando di non guardare il fisico perfetto di Scorpius illuminato dalle goccioline d'acqua, o il modo in cui l'asciugamano gli ricadeva sui fianchi.

Deglutí a vuoto.
E Scorpius ghignò  ancora di più, si arrampicò su letto.

-Allora, forse..- le tolse di mano la spazzola -dovresti stare attenta anche tu..- le sfilò completamente l'asciugamano -Perché tu sei mia.- le disse, cattura dole le labbra in un bacio -E mia soltanto.- le disse ancora, prima di perdere di nuovo la cognizione del tempo dentro di lei.

I'm in Love with You~ScoRoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora