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«tuo padre cosa helen?» mi chiede luke evidentemente molto preoccupato.

«niente,cazzo niente!» pattino velocemente fino a casa piangendo.

Entro sbattendo violentemente la porta,tolgo i roller e corro in camera.

Mi butto sul letto e inizio a piangere,così tanto che solo il mio cuscino sa quante volte mi hanno distrutta.

Inizia un'altra delle famose crisi di nervi.

Sudo freddo,tremo,ho il cuore a mille e inizio a gridare senza sapere il motivo delle mie urla,o forse sì?

È colpa di mio padre se sino così.
Lo odio,con tutta me stessa.

Per questo io e mamma ci siamo trasferite qui,lontano da lui.

Qualcuno entra dalla finestra,era Luke.

«vai via!»urlo con gli occhi semichiusi per via delle lacrime.

«va' via!» continuo a ripetere urlando alla cieca.

Luke si avvicina a me e mi abbraccia,accarezza i miei lunghi capelli castani.

Dopo qualche minuto mi calmo completamente.

«Scusa... per la sceneggiata..»

«non chiedermi scusa,ora con calma..dimmi cosa ti è preso..» chiede sempre accarezzandomi i capelli

«Io non...ehm» inizio a singhiozzare.

«So che mi conosci da solo un giorno,ma di me puoi fidarti Helen,sono qua per aiutarti.Se non mi sarebbe importato non penso che ti avrei seguita fino a casa e mi sarei arrampicato su un albero per entrare dalla finestra nella tua camera»
dice il ragazzo ridendo al ché accenno un lieve sorriso.

«ok..ti racconto tutto» dico asciugandomi le ultime lacrime rimaste sul viso.

«quando avevo solo 5 anni mio padre iniziò a bere,drogarsi e a giocare d'azzardo...»

«oh ma è terribile» mi interrompe Luke.

«fammi finire!» dico alzando il tono della voce perché odio le persone che mi interrompono mentre sto parlando soprattutto di cose serie.

Mi chiede scusa e mi fa cenno di andare avanti.

«mio padre continuando a bere con gli anni, si rovinò.Rovinò se stesso e la sua famiglia. Quando papà tornava dai locali stanco,sporco e ubriaco..picchiava e violentava la mamma.A volte venivo costretta a guardare queste scene orribili,papà mi minacciava.
È stato un vero e proprio trauma vedere quelle scene.Mamma all'epoca era una vera e propria codarda.Quando vedeva che papà tornava a casa brillo,lei usciva di casa.Non ho mai saputo dove andasse. Lasciava a me sola in casa..a cavarmela da sola,a "sopravvivere" da mio padre. Quando papà non trovava la mamma a casa,usava me come sfogo.. mi picchiava. Una volta mi ha addirittura lanciato un coltellaccio da cucina addosso..
Mi ha sfiorato il fianco ed ho ancora un brutto segno...» dico alzando di poco la maglietta per far vedere la cicatrice.

«Helen... È terribile..»

«già...lo so...» inizio di nuovo a singhiozzare.

«ecco perché a volte litigo con mia madre,le rinfaccio il fatto che quando papà tornava ubriaco lei scappava da codarda e io ero una piccola bambina che doveva difendersi dal padre» continuo anche se so di essere ripetitiva.

«Non piangere» mi asciuga le lacrime e mi abbraccia.

«grazie luke. Grazie di esserti preoccupato per me» dico accarezzandogli la guancia.

«ah!cazzo che dolore» esclama Luke.

«cosa..?che è successo?» sobbalzo dallo spavento.

«Scusa se ti ho spaventata,è che per entrare dalla tua finestra,devo prima arrampicarmi su un albero e mi sono ferito lungo il collo» mi spiega lui.

«Merda ma è una bruttissima ferita...Vieni con me!» dico tirandolo da un braccio e portandolo in cucina.

«Mettiti questo,ti aiuterà a disinfettare la ferita» gli dico porgendogli del medicinale azzurro e un po' di cotone.

«Grazie Helen..» dice imbarazzato.

'Helen,scusa davvero ma è tardi. Devo tornare a casa,ci vediamo domani.» Si alza dalla sedia della cucina e mi stampa un bacio sulla guancia.

Luke esce ed io lo osservo dalla finestra mentre corre.

Rimango un po' spiazzata dal bacio che mi ha dato.

te lo bacio quel sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora