Ripenso a quei momenti.
Paradossalmente
Io ero grande
E tu tornavi bambino.
Era così strano
Visto da fuori.
Ma quando eravamo lì
Su quel letto
(Che non sarebbe stato nulla di che,
Se non fosse stato per noi
Distesi là sopra)
Con la tua testa appoggiata al mio seno nudo
Ancora impregnato di baci,
Non c'era nulla di strano.
Ogni pezzo trovava il suo posto
E s'incastrava.
Forse era il calore dei corpi
Che offuscava le menti,
Ma in quel momento sembrava che fossimo perfetti.
Ma i piaceri finiscono;
Mi rivestivo
Ti rivestivi.
Per te non era cambiato nulla,
Per me eri diverso:
Un pezzo che in me
Non s'incastrava più molto bene.
E così è finita
La magia,
Se l'è portata via l'estate.
Ti ringrazio
Per quella perfezione così fragile.
Sono stata bene con te,
Col tuo amore,
Col tuo dolce cuore,
Col tuo bisogno di belle parole,
Di sguardi d'intesa,
Che non amavi l'attesa di me,
Che arrivavo sempre tardi
Perché il mio tempo non è mai stato sincronizzato al tuo,
Col tuo corpo tremante
Come di chi pensa di non essere abbastanza
(Neanche per chi come me
In realtà tutto questo non lo meritava),
Con il tuo credere
Che io fossi un fiore appena sbocciato:
Ti sbagliavi,
Sbocciavi tu,
E non lo vedevi.
Lo vedevo io, che bastava così poco
E rifiorivi.
E di una cosa vado fiera:
Di aver disegnato
Più di una volta
Un sorriso sul tuo viso
Di aver riempito di risate
I silenzi della tua vita,
E di aver riscaldato e illuminato,
Seppur per poco,
I suoi angoli freddi e bui.
Di una cosa mi vergogno:
Di essermi ripresa alla fine,
Senza volerlo,
La maggior parte di ciò che ti ho dato.
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Parole sputate, per esser più leggera, per stare ancora a galla
PoetryNon c'è descrizione: Magari saranno solo parole senza senso. Magari, per qualcuno, avranno un senso. Magari qualcuno proverà qualcosa. :) (Se le poesie vi piacciono, o se avete qualche critica.. lasciate un commento!)