- La notte -

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Buio e neanche una stella, è questo il cielo sopra di me. Passeggio per strade scarsamente illuminate, lampione dopo lampione, con luci intermittenti. Asfalto sconnesso e pieno di buche, marciapiedi umidi di pioggia. Sento il ticchettio delle suole che risuona nella notte e il rombo lontano di poche automobili. Respiro un'aria diversa, umida e pesante. Avvolto nel giaccone mi dirigo alla fermata dei bus. La sensazione di essere l'unico abitante della città amplifica una negativa sensazione. Solitudine? No, consapevolezza di me stesso, forse. Deserto è il mezzo pubblico, che si immette nelle strade principali. Si odono in lontananza musiche soffuse, di locali che stanno aprendo e autoradio a tutto volume. Questo è l'istante che separa l'oscura e triste notte dal grigio mattino. Seduto a un tavolo di un bar, respiro lentamente, assaporando il primo caffè della giornata. I raggi che fanno capolino tra i palazzi, strappano il velo oscuro e timidamente scaldano le mura di cemento. L'alba non sempre viene accolta con gioia, da chi preferisce la sicurezza e la solennità della notte.

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