Mesi di siccità, arsura giunta fino al cielo, a bruciare perfino le nuvole, farle bollire di sporcizia, inquinamento, fanghiglia e smog. Cielo inclemente che copre la città, un labirinto di grigio cemento, in cui vagano pecorelle a capo chino, avanti e indietro per vie contorte e dissestate. Cade copiosa la pioggia, scaldata dai sentimenti negativi, accumulati giorno dopo giorno. Soffocano la mente, impediscono il respiro, si accumulano sul petto, fino a farlo scoppiare. Finestra chiusa nella stanza, rimbombo di tuoni all'esterno, dita febbrili che contano le lettere e le ammucchiano in parole confuse e inutili, ininfluenti, trascurabili. Cade la pioggia calda che riga il viso, di gocce piene di sentimenti inquinati, in un'atmosfera asfissiante. Suoni elettronici, ripetitivi e ipnotici, luci e colori intermittenti, in una camera buia. Occhi fissi sullo schermo, solcati da occhiaie e lacrime.
È tornata la pioggia. I pensieri non se ne sono mai andati.
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Solo un Corvo Nero
RandomRaccolta di sensazioni che mi investono durante ripetitive giornate, piccoli ma importanti dettagli che voglio conservare, pensieri particolari e degni di nota, mescolati a tanti altri ininfluenti.