- Sete -

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Non c'è sofferenza peggiore che soffrire la sete, doversi accontentare di poche gocce alla volta. La sensazione di bruciore e desiderio che provoca crampi, disperazione, poi col tempo diviene un'abitudine. A un certo punto non si sente più quella sensazione. Ci si abitua. Ciò che un tempo soddisfaceva, ora non provoca più sollievo. Sorseggio quel nettare un tempo per me prezioso, provo prima indifferenza, poi bruciore. La gola, ormai abituata, non sente più nulla. Insensibile, ustionata, morta. Vorrei non aver sofferto per così tanto tempo la sete, vorrei tornare ad apprezzare il rinfrescante sollievo, vorrei non stare così. Non cerco più di calmare questa sensazione ma, di questo ne so per certo, che una piccola parte di me sente ancora sete.

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