Passato

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Pov's Francesca
Ero lì,bloccata a fissare quella che un tempo fa era la mia casa d'infanzia...non sapevo come ci fossi finita e tanto meno il perché fossi lì,so solo che mi sentivo incredibilmente bene,senza problemi o pensieri che invadevano la mia mente,e devo dire che ultimamente di preoccupazioni lì ho avuto anche troppi.
Avanzai titubante,osservando il mondo in torno a me...era tutto così...tranquillo,non si sentiva nulla...solo i cinguettii degli uccelli.Ero in una distesa d'erba e fiori in campagna,quella che tempo fa apparteneva ai miei genitori,prima che vendessero tutto questo paradiso per trasferirsi in città.Ricordo ancora quel giorno,avevo dieci anni e non la presi affatto bene quando i miei mi dissero che dovevamo trasferirci a 10 km da qui,piansi tanto e corsi nel campo di viole che coltivava mio padre,adoravo giocare a nascondino lì dentro prima che i miei genitori cambiassero lavoro per andare a lavorare in fabbrica.
Qualcosa però mi distolse dai miei pensieri,era un pianto...un pianto strozzato...e proveniva dentro la mia vecchia casa,entrai curiosando e guardandomi in torno,non era cambiato proprio nulla...nonostante fossero passati così tanti anni ricordo ancora la disposizione degli oggetti,che ricordi..la cosa strana è che tutte le mie cose erano ancora sparse per il salone,come se non me ne fossi mai andata...anche se da una parte è così,dopotutto terrò sempre questa casa nel mio cuore.
Notai con malinconia il carillon disposto a terra,sul tappeto...me l'aveva regalato Marco,io e lui ci conosciamo dai tempi d'asilo,ed è sempre stato super protettivo nei miei confronti come se fossi la sua sorellina.
Il pianto si fece più forte e insistente,quasi mi rompeva i timpani...andai verso camera mia è da lì che proveniva quel singhiozzio.
Rimasi un po' perplessa notando un mini Marco piangere nella mia stanza con le ginocchia attaccate al petto per non farsi vedere debole,era sempre stato orgoglioso fin da piccolo...
Marco:S-scusa Fra,i-io non v-volevo...
Disse questo singhiozzando,e immergendo il viso nelle sue gambe per non farsi vedere che stava piangendo anche se ormai la cosa era palese.
Provai a rassicurarlo e a calmarlo,non riuscivo a capire cosa avesse fatto di tanto grave da piangere cosí,insomma era solo un bambino no?
Francesca:Hey tranquillo va tutto bene,cosa è successo?
Provai a toccargli la spalla ma la mia mano la trapassó.Ero un fantasma!?
Parlai con lui altre due volte per confermare quello che avevo dedotto poco fa,lui non riusciva a sentirmi...come se fossi invisibile,come se non esistessi...mi feci prendere dal panico per un momento per poi girarmi nell'udire una voce familiare dietro di me.
??:Marco...sta tranquillo...
la osservai dalla testa ai piedi,era una piccola me!Sembra che io sia tornata come...indietro nel tempo.
Marco:Fra...s-scusa non volevo rompere l'unica cosa che ti era rimasta di tua nonna...so quanto ci tenevi...disse il Marco ancora in lacrime
(Mini)Francesca:Marco,mia nonna l'avrò sempre nel mio cuore,ma non posso perdere anche te,sei il mio migliore amico.
Marco:Lo so,sono stato imprudente...s-scusa.
Notai Marco abbassare lo sguardo,ora ricordo quel giorno...Stavamo giocando,per sbaglio Marco fece cadere la collana di mia nonna dalla finestra,per cercare di riprenderla impulsivamente stava per buttarsi giù anche lui,fortunatamente io riuscì a prenderlo in tempo.
Marco:Già hai ragione Fra...noi saremo amici per sempre..."per sempre"
Detta l'ultima frase,mi iniziarono a fischiare le orecchie e così fui costretta a tapparmele per cercare di non sentire più quel rumore stridulo,iniziai a vedere tutto sfocato e in movimento,non stavo capendo più nulla...cercai di guardarmi intorno per cercare invano di capirci qualcosa...e ci volle un secondo...un secondo per paralizzarmi dalla paura...la piccola me si stava sciogliendo,organi,muscoli,tutto ogni cosa era scomparsa in un mare di sangue...mentre urlava e piangeva dal dolore.
La mia testa si girò da sola verso un altra figura,Marco...aveva gli occhi completamente neri e da essi scendevano lentamente delle lacrime dello stesso colore,anche lui come la me da bambina stava piangendo fortemente...dopo di che non vidi più nulla.
Mi risvegliai,era tutto un sogno...

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Nota d'autore:
Hey ragazzi,scusatemi se la fine del capitolo è stata un po' inquietante (nemmeno troppo almeno per me).
Ma io scrivo anche brani horror e volevo inserire qualcosina anche in questo capitolo,per chi non è piaciuta quest'ultima parte,beh state tranquilli era solo una prova,non inserirò più nulla del genere(almeno in questo libro).Invece per chi piace il genere horror,mi scriva nei commenti...Comunque sia avevo intenzione di scrivere un piccolo libro horror,ma non ne sono sicura...voi cosa ne pensate?

Sans e il mondo degli umani:Undertale ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora