Capitolo 13

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Prima di iniziare con questo capitolo volevo dirvi che sono molto felice perché la prima storia che ho scritto [Spider-Man di Spider-Man Homecoming 2] è arrivata a 2k visualizzazioni e per questo ringrazio ognuno di voi che siete arrivati a questo punto.
Non avrei mai immaginato di arrivare a 1k visual....figuriamoci a 2k! Grazie di cuore ❤️🍯
E sia per ringraziarvi che per chiedervi scusa riguardo al capitolo mancante di ieri, oggi ne pubblico uno un po' più lungo 🤫


<< Eccovi finalmente! >> esclama Sara che adesso indossa un vestito celeste.
<< Abbiamo avuto un piccolo contrattempo >> mi scambio un'occhiata complice con Andrew a chi compare sulla bocca un mezzo sorriso compiaciuto.
<< Perfetto, ci accompagnerà papà e poi potremmo fare tutto quello che ci pare >> sorride lei dopo aver rinunciato a capire la nostra "intesa maschile".
<< Allora?! Possiamo andare?! >> chiede MJ impaziente con un paio di occhiali da sole, pantaloncini e maglietta e lo zaino in spalla.
<< Qui la signorina non vede l'ora di farsi un bagno?>> sorride Paolo poggiandole una mano sulla spalla curioso della sua risposta.
<< No, in realtà ho intenzione di fare delle foto "artistiche" alla spiaggia, per un progetto scolastico >> fa spallucce indicando la fotocamera che ha in mano.
<< In effetti la professoressa di letteratura ci ha dato da fare un video o una presentazione sulle nostre vacanze>> ricorda Ned...io me ne ero completamente dimenticato! Stupido cervello!
<< Ho io quello che può fare al caso vostro! >> afferma Andrew avvicinandosi ad uno dei cassetti che si trovano nel piano tv.
Da lì prende una telecamera.... e sembra una Go-Pro, di ultima generazione!
<< Potete usare questa >> mi mostra la telecamera e me la mette fra le mani << Può andare sott'acqua ed ha cuscinetti di protezione, quindi praticamente potete fare quello che volte >>
La guardo come se fosse un tesoro.
<< V-va bene >> la metto nello zaino...ero indeciso se portare la tuta da Spider-Man ma poi ho preferito portare solamente gli spara ragnatele, per precauzione.

Dopo aver fatto un brevissimo viaggio nel furgoncino dell'ultima volta, arriviamo ad una spiaggia, con degli scogli ai lati e una conca di sabbia al centro e un mare limpido.
C'è abbastanza gente, ma non c'è troppa confusione.
Salutiamo Paolo che dice di dover andare a fare delle commissioni e mettiamo i piedi sulla sabbia.
È la prima volta dopo anni che assaporo l'odore marino e pulito della spiaggia. Per questo faccio un grade respiro e poi appoggio lo zaino per terra. Mi tolgo la maglia e la metto all'interno di esso è allargo le braccia per godermi la brezza marina e i pochi schizzi che arrivano dalle onde che sbattono sugli scogli.
<< Che bello questo mare! >> mi raggiunge Ned nella mia stessa posizione ed io annuisco.
<< Cosa fate? Il Titanic? >> chiede Michelle mentre si sistema sotto l'ombrellone sulla sdraio.
Scuoto la testa divertito e vado a prendere la telecamera.
Sento picchiettare qualcosa dietro la mia schiena e mi giro.
<< Crema solare, non vorrai scottarti! Tu sei bianco come una mozzarella! >> mi fa vedere Sara un tubetto con qualcosa scritto sopra.
<< Crema solare? Non è bisogno >> sorrido come per ringraziare lo stesso.
<< Ne riparleremo quando diventerai una BigBabol >> fa spallucce e va alla riva del mare facendo ondeggiare i suoi capelli che al sole sono ancora più lucenti.
<< BigBabol? >> mi chiedo confuso per poi seguirla con la telecamera in mano, accesa.
Appena provo a toccare l'acqua sento un brivido percorrermi per tutto il corpo: è gelata!
Peter, con calma...
<< GERONIMO! >> Urlano a squarciagola ad un tratto due voci poco dietro di me. Sara ed Andrew corrono schizzando dappertutto -quindi bagnandoci- e vanno sott'acqua.
L'acqua è troppo fredda...............
<< Forza Bimbo Ragno! >> mi urla lei, una volta tornata in superficie.
Comincio a bagnarmi le caviglie ma sento le grandi mani, sicuramente di Ned che era dietro di me spingermi, così faccio dei passi più grandi e l'acqua adesso mi arriva alla pancia.
<< Freddo,freddo,freddo,freddo,freddo...>> continuo a ripetere fra me e me fino a quando arrivò a non toccare più con i piedi.
<< Bello no? >> chiede la mia ragazza.
<< Fortissimo >> sorrido sforzando, non più di tanto, gambe e braccia per non affondare.

<<1>>
<<2>>
<<3...schiaccia! >>
Sento il mio senso di ragno farsi vivo e mi dice di prendere al volo la palla che viene verso di me, assieme a migliaia di goccioline d'acqua, e così faccio.
<< Wow Peter! Non ne manchi una! >> afferma sorpreso Andrew.
<< Tutto frutto del mio sesto senso >> rispondo con le spallucce e, unendo con un braccio la palla, con la mano libera picchietto sui capelli bagnati.
Sento mancarmi la palla da sotto il braccio
<< Ma il tuo sesto senso non ti rende abbastanza veloce, si sa >> Sara, la "ladra" del mio pallone, alza un sopracciglio con uno sguardo altezzoso.
<< Davvero....? >> chiedo serio con in mente qualcosina...
<< Tecnicamente parlando, sì >> afferma.
<< Se la metti in questo modo... >> di scatto la prendo in braccio, tipo a sacco di patate, così lei lancia la palla pregandomi di lasciarla andare ma io cammino sulla riva del mare mentre sento i suoi capelli bagnati toccare la mia schiena quasi asciutta.
Mi picchietta sulle scapole mentre si agita freneticamente ma vede che non la lascio e perciò si ferma arrendendosi.
Vedo gli altri ridere di gusto ma poi sento degli altri schiamazzi conosciuti.
Quella risata odiosa la riconoscerei ormai ovunque.
Metto giù Sara che si sistema i capelli ora sulla sua faccia come una specie di tenda.
<< Che carini: i bambini si divertono a giocare alla lotta! >> ridacchia Vanessa mettendosi una mano davanti alla bocca, insieme alle due ragazze -quelle specie di zombie mute che la seguono- ed altri ragazzi, quattro per l'esattezza.
<< Non stavamo facendo la lotta, Vanessa. >> risponde Sara accanto a me a braccia incrociate << E se non ti dispiace...>> va verso di lei ma oltrepassa il gruppo per raggiungere il nostro ombrellone << vorremmo che ci lasciaste in pace >> afferma in tono duro ma viene bloccata dal polso da uno dei ragazzi, alto moro e che prima mi guardava con due occhi ghiacciati. Io mi avvicino subito a loro.
<< Ehi, peste, ti conviene abbastare la cresta se non... >> vedo lei impaurita e preso subito in mano la situazione staccando il suo polso dalla presa di lui.
<< Vedi di stare alla larga, amico. >> ehi ehi...da dove esce tutta questa sicurezza, signor Parker?!
<< E tu cosa saresti? La guardia del corpo? >> ride con denti perfetti.
<< No, ma quasi e se non vuoi essere sbattuto con la faccia nella sabbia, ti conviene andare. >> dico ancora più serio, questa volta con tono di sfida: Peter, ti stai sorprendendo da solo!
Ride per poi provare a scagliarmi un pugno in pieno volto ma lo blocco -grazie senso di ragno- e sapendo che la mia forza è cento volte la sua, posso dire che ho appena abbassato il pugno, nonostante la forza da lui posta.
Vedo la sua espressione assumere una sfumatura di paura e incertezza.
Lascio la sua mano per poi raggiungere gli altri all'ombrellone stringendo la mano di Sara.

Spider-Man Going Abroad [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora