Capitolo 17

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Ho già pranzato con il pezzetto di rosticceria e non ho più fame, anche se con Francesca quel calzone mi è andato praticamente di traverso...
Sto male, mi sono tagliata, domani è il mio compleanno, fra qualche giorno devo andare a scuola e di mia madre nemmeno l'ombra. Peggio di così non può andare no?

"Mi manca mia mamma, ma io, da sola in caserma non ci torno. Si, da sola. Perché io sono sola, non c'è nessuno accanto a me a differenza delle mie compagne, che hanno qualcuno che le ama al loro fianco. Ma Marco non mi amerà mai, mai e sono stanca di stare qui a tormentarmi mentre lui a me non pensa minimamente."
Mi butto a pancia in giù nel letto affossando la faccia tra il piumone e le lenzuola bagnandole di lacrime, mentre nella mia testa girano queste parole. Non posso fare a meno di pensare a ciò che è successo, che nervoso che mi dà questa qua oh!

Dovrei scusarmi con Marco per quella scenata?
Ho esagerato?
Non dovevo difenderlo?
Dovevo farmi i cavoli miei?
Forse...
Tante, troppe domande mi assalgono il cervello. È come se fossi sempre io la colpa di tutto, come se fossi sempre io in errore ed è questo ciò che non riesco a sopportare, è questo che mi fa sentire inutile,è questo che mi uccide.

Tutto questi pensieri che mi frullato in testa creano un gran caos in me è non riesco nemmeno a ragionare con coerenza. So che sembrerà strano ma tutto questo casino mi fa addormentare perché mi stanca. Mi stanca. Mi stanchi. Mi manchi.

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