La felpa di Bill mi sta così grande che quasi potrei usarla come coperta, eppure al momento questo caldo abbraccio sembra tutto ciò di cui ho bisogno al momento.
"Tieni." Il biondo mi porge una tazza di cioccolata calda e dei biscotti, facendomi sorridere.
"Non era necessario che mi portassi a casa tua anche 'sta sera." Commento, osservandolo con attenzione, sorprendendomi di vederlo per la prima volta senza camice.
Indossa una semplice tuta nera e una maglietta bianca, e i capelli sono un cespuglio biondo.
"Fa tutto parte del mio accurato piano di conquista." Confessa, facendomi un sorrisetto furbo.
"Pensi davvero di riuscire a far colpo su di me con queste tecniche?" Chiedo, divertita.
Lui scuote le testa, incerto "Non so, ci sto riuscendo?"
"Direi proprio di no." Sorrido, e Bill con me.
La cosa bella di tutta questa situazione è che almeno non devo affrontarla da sola.
"Quindi come stai?" Chiede, continuando a girare il cucchiaino nella sua tazza azzurra.
Abbasso lo sguardo, ritrovando un po' della tristezza che avevo cercato di accantonare.
"Non lo so." Confesso, sinceramente.
È da quando ho iniziato a pensare di allontanarmi da Cody che sto così: persa in un'eterna indecisione.
"Quando ho deciso di non andare più a trovarlo in prigione o di rispondere alle sue lettere pensavo che tutto sarebbe migliorato, che avrei finalmente smesso di pensare se stessi facendo la cosa giusta oppure no."
"Perché non ne eri sicura?"
Scuoto le spalle, confusa "Mantenere quella relazione era piuttosto...difficile. Ero al terzo anno di medicina e finalmente avrei iniziato a lavorare in reparto. Da una parte ero felice, finalmente avrei iniziato ad aiutare davvero qualcuno, ma dall'altra questo comportava che non sarei più tornata a casa se non per le vacanze e per soli pochi giorni. Avevo poco tempo per rispondere alle sue lettere, e io ero sempre così stanca. Cody mi parlava di futuro, di passare la vita insieme: matrimonio, figli, casa e tutto il resto. All'improvviso sono arrivata al punto di pensare che non c'è l'avrei fatta a far andare tutto avanti. Dovevo decidere: lavoro o Cody e, anche se potrebbe sembrare, la scelta non è stata per niente facile: io amavo entrambi."
"E li ami ancora." Ribatte Bill, pensieroso.
Sospiro, passandomi una mano fra i capelli, lisciandone i nodi "Fatto sta che ho tagliato tutti i rapporti con Cody e all'inizio le cose sembravano andare bene, ma poi tutto è tornato come prima. Ora non è più la sua presenza a distrarmi ma la sua assenza, così opprimente e dolorosa: cercavo di studiare in ogni momento pur di tenermi occupata. Laurearmi è stato così difficile, e solo quando ho iniziato a lavorare mi sono sentita leggermente meglio. I bambini mi hanno aiutato, anche se Cody non mi ha mai lasciato davvero."
"Beh, ora è libero: potresti provare a tornare con lui."
"Non lo so." Confesso, anche se con dolore "Sono così confusa."
"In effetti non è così facile la cosa." Mi da ragione il biondo, bevendo di colpo metà contenuto della sua tazza "Hai passato così tanto tempo a provare ad andare avanti senza di lui che non deve essere facile pensare di ricominciare."
Annuisco: Bill ha centrato esattamente il problema.
"Cosa pensi dovrei fare?"
Lui scuote le spalle, incerto "Forse dovresti semplicemente provare a parlare con lui."
"Cosa? No." Cody non capirebbe mai ciò che ho passato: lui pensa che basti lo stare insieme per superare tutto, ma non è così facile riprendere le fila di una vita distrutta.
"Secondo me è la cosa migliore." Ribatte, ancora "Chiarireste i motivi del tuo allontanamento e potreste pensare a come recuperare il vostro rapporto. Quando ci si tiene davvero ad una persona non esistono ostacoli insuperabili."
Sorrido, sinceramente colpita dalle sue parole.
"Sai, non pensavo che ti avrei mai sentito dire delle cose tanto profonde."
Lui scuote le spalle, facendo un sorrisetto prima di tirare fuori un foglietto dalla tasca dei pantaloni "Ha lasciato il suo numero alla centralina."
Prendo il foglietto e osservo le lettere ad inchiostro blu che lo riempiono: riconoscerei questa scrittura fra mille.
"Forse hai ragione." Dico, infine, anche se mi costa parecchia fatica.
"Quindi lo chiamerai?"
Annuisco, accucciandomi maggiormente sotto le coperte "Domani, per ora voglio solo riposare."
Bill annuisce, rialzandosi, ma io subito lo blocco, afferrandolo per la manica della camicia "Aspetta."
Corruga la fronte, confuso "Hai bisogno di qualcosa?"
Abbasso lo sguardo, imbarazzata "Non è che potresti restare? Non voglio rimanere sola."
Bill fa un leggero sorriso, e poi si infila dall'altro lato del suo letto, tenendosi sempre a debita distanza per non mettermi a disagio.
Come se non lo fossi già.
"Andrà tutto bene, Hannah, vedrai."
Sospiro, alzando lo sguardo verso la finestra che ho di fronte, da cui riesco a vedere perfettamente il cielo stellato di questa notte serena.
Tutto porta il suo nome, il suo ricordo.
"Buonanotte, Bill." Sussurro, stringendomi nella coperta fingendo che siano delle braccia calde che mi proteggono.
"'Notte, Hanna."
Lupi anni 90
Siamo a metà epilogo (?) e io sto a pensando a quale storia postare dopo questa.
C'è ne una sul caro vecchio Theo Raeken che risveglia il mio amore per teen wolf ma poi c'è ne un'altra che assomiglia ad out of the window essendo ambientata nel passato e con tematiche un po' così, a mio stile hahah
Boh, spero di riuscire a decidere anche se non soooo aiuto
Vabbe, detto ciò spero che la storia continui a piacervi 💘
A presto,
Giulia
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Out of the window {Cody Christian}
Fanfiction1990: Hannah non conosce il significato di famiglia, probabilmente perché non ne ha mai avuta una e continua a passare la sua vita fra una casa famiglia ed un'altra. Ma tutto questo cambia quando viene adottata da Jenna e Marc Collins, una gentile c...