s e t t e

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Un lungo tunnel, ecco cosa vedo davanti a me.

Abbasso lo sguardo, provando a capire dove mi trovo, o di chi potrebbe essere questo vestito che indosso.

Non riesco a capire, e questa luce è troppo forte per permettermi di vedere cosa c'è intorno a me.

Faccio qualche passo verso la fonte della luce bianca, e subito mi accorgo che ora i miei piedi nudi stanno camminando su qualcosa di duro e sporco, forse polveroso.

Mi guardo intorno, ritrovandomi in una camera che non riconosco, piena di scatole polverose e mobili vecchi e ammuffiti.

Sembra una cantina, o forse un ripostiglio, e proprio non riesco a capire perchè sono qui.

Faccio un altro passo, e sento il mio piede sbattere contro qualcosa di duro e spigoloso.

Mi inchino, afferrando il libro che sembrava essere stato abbandonato a terra quasi come se fosse spazzatura.

Ci passo una mano sopra, togliendo la maggior parte della polvere, così da riuscire a leggerne il titolo.

"Fratelli Grimm."

Una forte spinta mi fa perdere l'equilibrio, ma non cado a terra, anzi, mi sembra quasi di fluttuare dentro ad un vortice fortissimo che continua a farmi sbandare da una parte all'altra.

Ci sono immagini che passano davanti ai miei occhi, ma sono tutte offuscate, come se qualcuno non volesse permettermi di capire di cosa si tratta.

Chiudo gli occhi, provando a concentrarmi con tutte le mie forze.

Riapro gli occhi, e la prima cosa che vedo sono due iridi azzurrissime.

Provo ad avvicinarmi, a concentrarmi ancora di più, ma una forte stretta allo stomaco mi assale, e subito il fiato mi si spezza nei polmoni.

Non respiro più, non vedo più niente, e tutto torna a vorticare ancora più forte: sono persa.

Apro di colpo gli occhi, trattenendo a stento un urlo mentre mi metto seduta, togliendo le coperte pesanti dal mio corpo.

Prendo dei forti sospiri, notando subito di essere completamente sudata.

Chiudo gli occhi, toccandomi il petto, sentendo il cuore battermi ancora molto forte.

"Era solo un incubo." Sussurro, riuscendo finalmente a tranquilizarmi mentre l'immagine di quegli occhi chiari mi compare ancora nella mente.

So che i sogni indicano nella maggior parte qualche pensiero o ricordo, ma io non riesco proprio a capire di chi potrebbero essere quegli occhi.

Eppure, mi sembavano così belli, così..pieni di emozione, come se cercassero di dirmi qualcosa.

Distolgo la mia attenzione da quelle belle iridi, ricordandomi improvvisamente di che giorno è oggi.

E' il giorno del patrono di Bokah, il giorno in cui, dopo tanti anni, finalmente i Collins mostreranno la loro figlia ritrovata a tutto il paese.

Forse l'incubo non è ancora finito.


Ho addosso uno dei miei migliori vestiti, quello bianco con il cinturino nero, e i miei capelli sono arricciati perfettamente lungo le mie spalle.

I Collins mi precedono e sorridono mentre mi presentano a tutti i loro amici, che sembrano sinceramente felici di vedermi.

Io, dal mio punto di vista personale, non aspetto altro che andarmene, perché tutto questo è estremamente imbarazzante.

Out of the window {Cody Christian}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora