4. Leon

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Lucas's pov.

Stringo i pugni ed inizio a pensare a cosa fare, fuori c'è Leon, dato che Paul lo ha chiuso fuori perché non lo ha nemmeno visto.

Mi alzo di scatto e mi giro provo a parlare ma Paul mi colpisce la faccia con cintura.

Sento il gusto metallico del sangue in bocca, cerco di non pensarci ma le lacrime iniziano a scendere da sole.

Paul rimane un secondo immobile, probabilmente si sarà reso conto del suo gesto.

"Lucas, non veloci colpirti in faccia" dice allungando la mano per accarezzarmi la guancia.

In un primo momento ho l'istinto di tirarmi indietro, però pensandoci bene é meglio non farlo, non vorrei che si arrabbiasse nuovamente, così rimango fermo a farmi accarezzare la guancia da Paul.

Quando tira giù la mano, mi allontano velocemente, vado verso la porta e la apro.

Vedo Leon seduto sugli scalini che ci sono prima di entrare in casa.

É rannicchiato e tremante per il freddo.
Velocemente lo faccio entrare e lo abbraccio per riscaldarlo.

Paul mi guarda stupito non capendo nulla.

"Paul io stavo cercando di dirti che c'era un bambino fuori" dico a testa bassa.

Bon avendo il coraggio di guardarlo negli occhi dopo la cazzata che ho fatto.

Leon trema al mio fianco e si stringe a me.

Paul sospira per poi avvicinarsi a leon.

"Ehy piccolo come ti chiami?" Dice sorridendogli e accarezzandogli I capelli.

"L..leon" dice a testa basa che tenero.

"Bene leon vieni che ti do qualcosa da mangiare e ti fai anche un bagno caldo si?" Domanda Paul con il sorriso.

Leon annuisce con gli occhi che gli brillano.

"Scott potresti punire tu lucas?" Domanda Paul.

Io sento il sangue ghiacciarsi nelle vene.

Non voglio essere punito soprattutto non da scott lui mi fa male.

"Si certo Paul ci penso io" dice.

Ecco lo sapevo sono morto, cioè non che prima andasse meglio contando che paul incazzato fa paura.

Ma adesso riceverò la punizione da scott e molto probabilmente dopo anche da Paul.

Leon's pov
Il ragazzo mi porta in cucina e mi prepara del latte caldo e mi da qualche biscotto.

Io finisco tutto in pochi minuti e poi rimango in silenzio a guardarlo.

É seduto di fianco a me e picchietta un dito sul tavolo con fare nervoso.

"Allora Leon...quanti anni hai?" Mi domanda.

"Ne ho dieci e tu?"

"Ventisette"

"Caspita sei tanto grande!" Dico entusiasto.

"Mi stai dando del vecchio?" Dice mentre incrocia le braccia.

"No! I..io v..volevo dire che sei a..adulto" cerco di spiegarmi.

"Hey, tranquillo, non volevo mica spaventarti" dice mentre mi accarezza la testa dolcemente.

Poi mi prende per mano e mi accompagna in bagno.

Mi da dei vestiti puliti e degli asciugamani dopo di che esce.

Mi guardo intorno e noto che ci sono alcuni profumi abbastanza costosi sul ripiano di marmo.

Se li rivendessi mi farei qualche soldo...

Così li prendo e me li metto nel mio zainetto.

Apro il rubinetto dell'acqua calda e riempio la vasca
Ho veramente bisogno di un bagno.

Dopo essermi spogliato entro nella vasca e mi lavo velocemente.

Non faccio troppo caso ai dolori che provo.

Non é la prima volta che qualcuno mi picchia, succede ogni giorno.

Vengo picchiato ed insultato,
Ma ormai è normale.

Infondo nessuno può capirmi e nessuno può aiutarmi.

Quindi dopo me ne andrò da qui, e ritornerò a vivere come sempre, cioé alla giornata.

Esco dalla vasca.
Mi guardo per un paio di minuti allo specchio.

Sono molto magro forse anche troppo riesco a contarmi le costole.

Ho lividi e graffi un po' ovunque, che schifo.

Una caviglia viola che mi fa malissimo.

I capelli bagnati mi ricadono sulla fronte.

Non sono nulla di che sono solo un bambino che voleva una vita, ma non la merito.

Contando che sto derubato queste persone che mi stanno aiutando.

Mi dispiace tanto farlo davvero.

Ma il latte che mi hanno dato prima è stato il primo alimento che ingerisco da giorni.

Non mangio sempre, anzi sono più le volte che non mangio, però fa nulla.

Mi metto le mutande pulite e il maglioncino largo, molto largo che il ragazzo mi ha dato...

Poi inizio a pensare...

Okay allora Leon facciamo così ora tu posi tutti i profumi.

loro sono stati gentili...
Ruberai a qualcun'altro....

Mi ripeto nella mente prima di posare i profumi di malavoglia.

Mi lavo la faccia rivelando le occhiaie e i segni delle botte che ho ricevuto.

Riguardo i profumi che ci sono sullo scaffale...

Non mi ricapiterà mai più un'opportunità del genere.

Li riprendo e li metto nello zaino... ma in quel momento la porta si apre.

"Che stai facendo?" Dice Paul con tono severo.

The Secret (sequel di bad brothers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora