10. Dobbiamo dirlo

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Sto correndo come un pazzo per arrivare da Jack.

Non dovrebbe sapere nulla di quello che ho fatto.

Quindi forse riuscirò a farmi coccolare un po' prima di essere condannato a stare con Scott, che mi ammazzerà di botte.

Arrivo davanti casa sua con il fiatone per aver corso 5km.

Suono il campanello e mi viene ad aprire Jack, io sorrido ma appena vedo la sua espressione incazzata nera, sbianco all'istante.

Lui mi prende per un braccio e mi fa entrate in casa.

"LUCAS COSA CAZZO HAI IN QUELLA TESTA EH?" Mi domanda furioso.

Oh merda sa già tutto.

"Aspetta io..." Non riesco a finire la frase che lui mi blocca contro la parete del salotto, a faccia contro il muro.

"Non una parola." Mi dice lui portando una mano sulla mia bocca per farmi stare zitto.

Con l'altra mi spoglia della parte inferiore dei miei vestiti e inizia a colpire il mio sedere.

Però io mi libero velocemente da quella posizione e mi rialzo subito.

Lo guardo mentre indietreggio, non avrei mai pensato che lui potesse veramente trattarmi in quel modo...

"Jack...io avevo un motivo per aver fatto quello che ho fatto..."

"Ah Si? Qualche sarebbe?" Dice lui incrociando le braccia al petto.

"Quel professore molesta Thomas...lo molesta sessualmente!"

Lui si blocca all'istante e mi guarda dritto negli occhi.

"E io dovrei crederti? " dice serio.

Io inizio a piangere.

"Jack d..dico davvero non lo avrei mai f..fatto senza un valido motivo" dico piangendo.

Lui si avvicina a me e mi riveste.

Io lo guardo con gli occhi lucidi mentre le lacrime continuano a rigarmi il volto.

"Lucas dovevi dirlo, non risolvi nulla con la violenza ti sei solo cacciato in un casino più grande di te" dice asciugandomi le lacrime.

"M..mi dispiace tanto jack s..scusa non lo faccio p..più" dico a testa bassa.

Lui si avvicina e mi abbraccia.

"Lucas adesso però questa cosa la dobbiamo dire a Paul okay?" Mi domanda accarezzandomi i capelli.

"Thomas h..ha detto che non lo dovevo dire a nessuno" dico nascondendo il viso nel suo petto.

"Non importa, vuoi che quell'uomo abusi ancora di tuo fratello?"

"No, certo che No!" Rispondo sicuro.

"Allora dobbiamo dirlo a Paul e Scott!"

"Va bene..."

Thomas's pov.

Sono a casa di Mark...il mio professore.

Lui é incazzato per quello che ha fatto mio fratello.

Spero che non se la prenda con me...

Ad un certo punto mi squilla il telefono, appena lo prendo vedo che é Paul

"Pronto?" Rispondo.

"Dove sei!? Da quella merda vero!? Sappiamo tutto vieni a casa!"

Io attacco subito il telefono e vedo il mio professore avvicinarsi a me.

Mi tira uno schiaffo che mi fa cadere a terra.

"Oggi dovrai fare quello che dico io, ciò che ha fatto tuo fratello non va bene e mi fa capire che hai aperto qualla bocaccia! Quindi adesso te la chiudo io" dice per poi prendermi per i capelli.

"A...Aspetta...devo andare a casa..." dico cercando di liberarmi.

"Mi vuoi denunciare? No vero piccolo?" Dice avvinando la sua faccia alla mia.

"No..non Lo farei mai.." rispondo con le lacrime agli occhi.

"Non vai da nessuna parte oggi voglio divertirmi" dice per poi spogliarsi e io so che sta per iniziare l'inferno.

Mi costringe ad inginocchiarmi davanti a lui, e io so ciò che vuole, così lo accontento velocemente, così lui mi da il permesso di tornare a casa.

Ed io vado via pieno di umiliazione.

Apro la porta di casa e mi ritrovo Lucas, Jackson, Paul e Scott davanti.

"Perché non sei venuto quando ti ho chiamato?!" Dice Paul.

"Non potevo..." Dico facendo spallucce.

"Che ti ha fatto!? Mh!?" Dice Scott con tono schifato.

"Nulla...parlato..." Dico tenendo lo sguardo basso.

"Si, certo! Perché non hai detto nulla prima!? Perché ti piace fare quelle cose!? Eh Thomas?"

"Scott!" Lo rimprovera Jackson.

Jackson si avvicina a me e mi abbraccia.

"Adesso devi dirci tutto okay?" Domanda serio.

Io annuisco a testa bassa, ci sediamo tutti sul divano e io ho gli occhi di tutti puntati adosso.

"Va avanti da un po' ma non avevo il coraggio di dirlo a nessuno, avevo paura mi facesse ancora più male e..e poi non volevo essere sempre la vittima che non sa difendersi da solo" dico con un filo di voce.

"E Poi mi vergognavo tanto..." continuo subito dopo portandomi le mani davanti alla faccia.

"Non hai nulla di cui vergognarti..." dice Paul.

"Si...mi tratta come se fossi una prostituta..."

"Non lo sei, lui é un mostro." Dice Paul.

Io inizio a piangere e nascondo il viso tra le mani.

Paul mi abbraccia cercando di consolarmi.

Io mi lascio coccolare mentre continuo a piangere.

Guardo Lucas.

"Perché glielo hai detto? " Domando tra le lacrime

"Ti voglio proteggere sa lui..." Dice accarezzandomi la guancia.

Io sospiro, mentre mi vergogno tantissimo.

Non dovevano sapere.

Mio fratello mi abbraccia stringendomi forte.

Io guardo tutti, sembrano preoccupati per me.

Mio fratello si è fatto sospendere per difendermi e io sto pensando solo a me

"Quello stronzo deve pagare." Dice Scott e gli altri annuiscono.

Mi guardo ancora un pò intorno e noto Nathan.

Non ha aperto bocca per tutto il tempo.

Scott Paul e Jack si allontanano per parlare in privato.

Restiamo solo io, Nathan e Lucas.

Nathan mi guarda per poi abbracciarmi.

Sono sorpreso del suo gesto ma ricambio e lo stringo forte.

Lui non dice niente non fa commenti mi abbraccia e basta.

E in quell'abbraccio ci sono una miriadi di parole.

Stando zitto Nathan ha dimostrato di saper mi capire più di chiunque.

E non so perché ma sento che gli è successo qualcosa, qualcosa di altrettanto brutto se non di più.

Perciò sono convinto che anche Nathan abbia un segreto, come lo avevo io...

Quale sarà il segreto che ci nasconde?...

The Secret (sequel di bad brothers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora