•Capitolo 3•

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La testa faceva terribilmente male e gli occhi non volevano saperne di aprirsi.
La botta che avevo preso, era stata abbastanza forte da mettermi ko.

Lentamente e con un po' di sforzo, i miei occhi alla fine riuscirono ad aprirsi. Un forte odore di disinfettante e medicine invase il mio olfatto, avevo capito dove mi trovavo, ero in un ospedale, da quanto ricordavo, gli ospedali non esistono più.

Mi tocco con la mano il punto dolorante, ma la ritraggo indietro subito per il dolore. Devo riuscire ad andarmene, adesso ricordo bene, i suoi occhi scuri e poi quella parola, ma il vero problema è che quel lupo, non è un lupo qualunque, è un Alpha. Era più grande rispetto agli altri ed il suo manto nero, un colore così intenso, inconfondibile e degno solo di un Alpha.

Devo riuscire a scappare, gli Alpha sono i peggiori: protettivi, possessivi, prepotenti, arroganti e sanno solo comandare. Com'è possibile che una cosa del genere sia accaduta proprio a me. Io che odio il loro modo di fare e il loro volere essere superiori a tutto e tutti.

La rabbia e l'ansia di restare in questo luogo mi assale, mi siedo sul letto e noto che ho a dosso solamente l'intimo,
quando mi hanno spogliato?

Noto che sul letto c'è una maglietta, la metto, probabilmente è di un uomo, perché mi sta tre volte e mi arriva a metà coscia. mi guardò in giro e cerco qualcosa con cui difendermi, vicino a me c'è un piccolo scaffale e sopra di esso vari oggetti tra cui la mia salvezza, o almeno lo spero, un bisturi, meglio di niente.
Me lo faccio bastare, prendo un grande respiro, mi tiro dietro l'orecchio una ciocca di capelli sciolti, apro la porta e con mia grande meraviglia non trovo nessuno.

Esco e mi chiudo la porta dietro, cammino sulle punte, per cercare di fare meno rumore possibile, i miei piedi vengono a contatto con il pavimento, che non è freddo, come in realtà pensavo. Percorro il lungo corridoio e giro diversi angoli, si sentono delle voci in lontananza, ma stranamente, non trovo nessuno. Credo di essere quasi fuori ed infatti, trovo la porta di uscita, non è quella principale, ma quella di sicurezza, era infatti quello il mio obbiettivo. Prima di riuscire a toccare la maniglia però, qualcuno mi ferma, afferrandomi un polso. Mi giro di scatto e riconosco il grande ragazzo che ho davanti, è uno dei lupi che mi girava intorno, prima che cadessi a terra svenuta.

Non esito neanche un secondo, stringo il bisturi e provo a tagliarlo, ma con uno scatto evita il mio attacco, allora cambio tattica e so bene che lui è più forte di me e quindi gioco a mio vantaggio, il mio punto di forza è l'agilità e la velocità nei movimenti, riesco quindi, neanche io so come, a buttarlo a terra, anche se non gli ho fatto più di tanto, ma abbastanza da concedermi un po' di tempo per fuggire. Esco quasi buttandomi verso la porta,  ritrovandomi finalmente all'esterno. Il sole caldo inizialmente infastidisce i miei occhi chiari e delicati, ma dopo poco si abituano e la pelle gioisce alla dolce carezza del tipico sole estivo, tutto intorno ci sono alberi, non so dove mi trovo, ma potrei riuscire a far perdere le mie tracce da lì, qualche sguardo curioso mi osserva ma non fa niente, non devo perdere tempo.

Comincio a correre, corro e non mi fermo, inciampo una decina di volte ma continuo nonostante i crampi alle gambe.
Mi fermo quando un forte ringhio mi fa tremare e cadere a terra, sono stanca, è lui, ha scoperto che sono fuggita. Le gambe non hanno intenzione di aiutarmi ed un senso di malinconia mi assale, come se stessi lasciando qualcosa di importante, ma ormai tutto ciò che per me è importante non c'è più, quindi a cosa è dovuto?

Dopo pochi secondi dal ringhio, il ragazzo, che riconobbi subito apparse davanti a me, per quanto lo volessi negare, era veramente bello, i capelli castani scuri erano un po' scompigliati, gli occhi fissi nei miei, la mascella serrata ed il petto possente, continuava ad alzarsi ed abbassarsi, freneticamente. Si avvicinò a me e rimase a piccoli passi, senza dire niente, probabilmente per non spaventarmi, lo ero già abbastanza.

La compagna dell'Alpha Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora