Capitolo 25

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"Ciao Aria" Kyle mi saluta con disinvoltura, Cole ci osserva un momento entrambi e poi chiede,
"Come fate a conoscervi voi due?"io per il momento non presto attenzione alla domanda di Cole, sono troppo impegnata a capire il perché Kyle ed il resto della "comitiva" è qui.
"Che ci fai qui Kyle?" Chiedo con freddezza, Cole ormai spazientito incrocia le braccia al petto, contraendo muscoli e mascella,
"Dobbiamo parlare" diciamo all'unisono io e Cole, solo che lui si riferiva a me ed io a Kyle,
"Cominceremo noi due" esordisce mentre si avvicina a me, mi prende per un braccio, chiude la porta sbattendola e solo allora decide di lasciare la presa,
"Allora?! Facciamo così Aria, visto che si già che mi dirai qualcosa che non voglio sentire, cerca di dirlo in fretta, senza troppi giri di parole ok?!" Comincia lui, rimettendosi con le braccia incrociate,
"D'accordo, senti è complicato.." comincio ma mi interrompe subito,
"Rendilo semplice" dice serio,
"Ok, io conosco Kyle da tempo, quando vivevo da sola ed andavo in città, spesso mi fermavo al campo di resistenza e poi ti ricordi quando me ne sono andata?!" Ascolta paziente,
"Si" dice semplicemente,
"Ecco, come dire sono tornata là" dico con l'ansia che mi attorciglia lo stomaco,
"Cioè fammi capire tu mi avevi detto che eri andata da degli amici e invece sei stata in un capo della resistenza?!" Mi chiede lui sconvolto,
"Si" dico sincera io, se continuò a mentire non arriverò a nulla,
"Mi hai mentito e per tutto questo tempo non ti ha sfiorato neanche l'idea di dirmi la verità"continua lui alzando la voce, in ogni caso non mi sembra di aver fatto una cosa così grave, insomma Kyle è veramente un mio amico quindi non vedo la tanta gravità della cosa,
"Senti Cole adesso per favore non ne fare un problema enorme ok, cerca di non esagerare d'accordo, Kyle è pur sempre un mio caro amico e vorrei sapere perché è qui" continuo io sviando un po' il discorso,
"Quindi a te avermi mentito non sembra una cosa grave?!" Continua lui,
"No" quel no l'ho pronunciato con sincerità, ma un sapore amaro mi è arrivato alla bocca subito dopo.
"D'accordo, se la pensi così allora non ho nulla da dirti" Cole si è fatto serio, i suoi occhi si sono scuriti,
"Per quanto riguarda il tuo così detto amico, è qui perché non è d'accordo sul l'accordo di pace, oggi sono venuti qui solo con l'intento di discuterne civilmente, ma vogliono la loro vendetta" mi ha informato lui, mi sono incupita anche io,
"Non hanno tutti i torti" ho detto io a bassa voce,
"Stai scherzando spero?!" Ma lui deve avermi sentita comunque,
"Cole senti, mettere fine ha tutto questo per me è la priorità, questa guerra ormai è durata fun troppo e la vendetta da parte loro scatenerà solo un effetto a catena e allora si che non si arriverà alla pace" ho spiegato io,
"Sento che c'è un ma" ha continuato lui,
"Se loro vogliono vendetta io non posso farci nulla" ho continuato io,
"La mia domanda è..se si scatterà di nuovo una guerra tu....da che parte starai?" Cole mi lascia così, con questa frase spiazzante, che mi lascia senza parole, dopo di che rientra in ufficio, senza aggiungere altro.
Digrigno i denti e stringo i pugni, dopo di che mi allontano, ma perché quando le cose sembrano andare bene succede sempre qualcosa?!
Il nostro rapporto è un continuo alti e bassi, per quanto io cerchi di capirlo, non riesco a rinnegare ciò che sono, non posso cambiare il passato e non posso cambiare me stessa, io lo amo, su questo non ci sono assolutamente dubbi, però sembra che non riusciamo ad andare d'accordo per più di un periodo, inevitabilmente mi scendono lacrime, particolarmente amare, ecco è proprio in questi momenti che la mia parte più nascosta, quella dolce e particolarmente sensibile esce fuori, a volte mi bastano poche parole per far partire una fontana dai miei occhi, struscio le mani sul viso, mi fermo un momento e partono i singhiozzi.
Dio santo Aria, riprenditi, piangerti a dosso per non avergli detto la verità subito e per averlo ferito, non serve a niente, per quanto quel lupo sia testardo e per quanto tu anche se senza volerlo abbia sbagliato non c'è bisogno di piangere.
Arrivo al bagno in uno dei corridoi, mi ci chiudo dentro a chiave e scivolo sulla parete, il bagno è sempre stato il mio posto preferito dove sfogarmi e piangere, mi concedo non più di dieci minuti, poi mi sciacquo la faccia e cerco di ricompormi, quasi sempre con successo. Questa volta però me ne concedo venti, piango perché mi sento in colpa, piango perché vorrei aver detto la verità a Cole e perché è di nuovo tutto un gran casino, Kyle non avrei più dovuto rivederlo e invece, eccolo che appare di nuovo, il gruppo di sicuro mi tratterà come una traditrice di prima categoria ed io questa volta non so propio cosa fare.
Mi alzo da terra, per andare allo specchio e vedere una me un tantinello messa male, il viso rigato dalle lacrime, gli occhi arrossati e gonfi sotto e per concludere i capelli biondi un po' spettinati, sospiro pesantemente, tra un singhiozzo e l'altro, mi accorgo di sembrare proprio una bambina.
Mi sciolgo i capelli e li sistemo, per poi lasciarlo così, anche perché sono in procinto di un mal di testa, mi sciacquo la faccia e poi esco dal bagno, decisa ad andare in camera, buttarmi sul divano e magare leggere uno dei libri, rubati dalla mega biblioteca a Toronto, percorro il corridoio nella speranza di non incontrare nessuno, tanto meno Cole, le mie speranze vanno a quel paese, quando da un angolo
Spunta Kayla,
"Ehi Aria" mi dice, poi però mi guarda meglio e riprova,
"Che hai? È successo qualcosa? Ti senti male per caso?!" Dice in modo dolce, ma al tempo stesso preoccupato,
"Sta tranquilla, nulla di che" le rispondo io,
"Sicura?! Se hai bisogno di qualcosa, o magari di parlare, puoi contare su di me lo sai vero?!" Le sorrido e rispondo,
"Sta tranquilla, me la caverò" non la lascio nemmeno replicare che continuò verso la camera, apro la porta, la richiudo alle mie spalle e poi mi butto di faccia sul letto, biascicando un "che palle" dopo meno di cinque minuti mi rialzo per cambiarmi e mettermi qualcosa di più comodo.
Il programma sarebbe questo,
- Buttarmi sul letto a leggere un libro
- Guardare un film/dormire
- Andare a sfogare la mia frustrazione
- Tornare in camera, fare una doccia rilassante e mettermi a dormire
Perché come diceva Rossella, nel film Via col vento, parola più parola meno, "oggi sono troppo stanca, ci penserò domani" ed è esattamente quello che farò, perché con tutto quello a cui devo pensare, oggi non ne ho proprio ne la voglia né la forza di farlo, quindi ci penserò domani, tanto sono convinta che Cole non si farà vivo, quindi invece di aspettare il suo perdono, grattando la porta del suo ufficio come un cagnolino o buttarmi sull'auto commiserazione, ho deciso di non fare ne l'una nell'altra cosa e pensare a me stessa e lasciare tutti i problemi a domani, tanto oggi, con la rabbia che gli ribolle nel sangue, Cole non mi ascolterebbe sicuramente, quindi tanto vale aspettare domani che si sarà calmato.

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