Osservo nervosamente quello che Cole ha lasciato sulla mia pelle, il morso è tramutato in un piccolo tatuaggio a forma di luna. Il tratto di pelle è arrossato e terribilmente sensibile al tatto.
Come ha potuto farlo, il mio volere non conta? A questo punto mi ritrovo a mettere tutto in discussione, è la realtà, noi non ci conosciamo o comunque non abbastanza. Il fatto che me ne renda conto solo adesso dimostra quanto io mi fossi immersa in questa relazione, se così si può chiamare, escludendo tutto il resto, cazzo, mi sono lasciato troppo andare, non è da me.Ok, dobbiamo parlare, seriamente.
Esco dalla camera sbattendo con forza la porta, sono certa che mi abbiano sentito tutti.
POV's Cole
L'ampio salotto è occupato da tutti, terribilmente curiosi su quello che è successo tra me e Aria ieri.
"Quindi alla fine l'hai marchiata?" domanda Jack, mentre gli altri attendono una risposta."Si, l'ho fatto, anche se lei non voleva" stanotte non ho chiuso occhio, sono distrutto e non credo che questa giornata sarà migliore di quella che ho appena trascorso. Mi passò una mano sul viso.
"Aria sarà furiosa" la voce di Helen fa eco nella stanza, il suo doveva essere una riflessione personale, ma è la realtà.
"Secondo me hai fatto.." la frase di Alan viene interrotta dallo sbattere di una porta al piano di sopra.
"Bene" termina riluttante."Ecco il richiamo dell'amore" era più che evidente il divertimento di Jack, ma Kayla non tarda a dargli una gomitata accompagnato da uno sguardo furente. Jack trattiene le risate.
Mi avvicino alla scalinata, lontano da sguardo indiscreti, anche se so che sono tutti con l'orecchio teso, pronti ad ascoltare ciò che abbiamo da darci.
Aria spunta dalle scale, scende due gradini alla volta e si blocca di fronte a me con le braccia incrociate e lo sguardo simile a quello che Kayla aveva riservato poco prima a Jack.
Non posso fare a meno di spostare lo sguardo sulla piccola luna impressa sulla sua pelle, per poi tornare a guardarla negli occhi."Prima che tu possa dire qualcosa, fammi parlare" mantengo un tono calmo, non vorrei litigare e spero che non arriveremo a quello.
Non dice niente, continua ad osservarmi,
"Mi dispiace, davvero, non volevo che accadesse in questo modo, ma credimi quando ti dico che tutto quello che faccio è solo per proteggerti" Faccio un passo avanti, ma lei si scansa da me, voltando da un lato il viso. Sospiro rumorosamente dal naso.
"Ti avevo detto che non volevo che tu lo facessi, ti avevo chiesto solo un po' di tempo, non mi sembrava di pretendere troppo. Ti ostini a credere che io non sia capace di proteggermi, ma fino a poco tempo fa ero sola e riuscivo perfettamente a cavarmela" il suo tono è severo,
"Io so che sei capace di difenderti anche da sola, so che sei forte e coraggiosa, ma in questo piccolo periodo ho anche capito che ti perdi nei colpi di testa, in dei momenti non ragioni e ti butti testardamente di testa senza temere alle conseguenze" sembra scioccata dalle miei parole, come se si fosse ritrovata di fronte alla realtà solo in questo momento.
"Sai cosa, le tue sono solo cazzate, cerchi di rigirare le cose a tuo favore, qui il problema non sono io. Credi davvero di riuscire ad incantarmi e a darti ragione? Hai sbagliato persona Cole.
Hai ragione, io mi butto a nelle situazioni, ma solo perché non ho paura" quando fa così ai miei occhi risulta inevitabilmente una ragazzina."Non è la ragione che cerco, sto solo dicendo la verità e credimi, c'è differenza tra il non avere paura delle conseguenze ed essere totalmente incoscienti" il suo sguardo torna furente, il rimango calmo, ma le mie parole sono terribilmente severe e lo so.
"Incosciente? Ma fammi il favore, tu non sai niente di me, non mi conosci" questa volta mi punta il dito contro ed io non riesco a trattenermi.
"Non riesci proprio a capire eh, sei solo una ragazzina" l'ultima parte è solo un sussurro, ma lei riesce a sentirlo.
Mi prende per il collo della maglietta ed entrambi alziamo lo sguardo, sfidandoci."Scusa se non sono cresciuta in fretta, sai com'è, i miei sono morti che ero ancora una bambina" un sibilo nell'aria carico di veleno.
"Forse i tuoi genitori erano tanto simili a te che anche loro hanno fatto qualche colpo di testa, forse se la sono cercata"POV's Aria
Ed eccolo qui, lo cercavo. Le sue parole mi feriscono terribilmente, come ho fatto ad illudermi così, come ho fatto a cadere nella trappola del lupo. In un modo o nell'atro è venuto fuori chi è davvero.
Uno stronzo senza cuore, che non ha tardato ad aggiungere una crepa alla mia collezione.POV's Cole
Mi pentii subito delle mie parole, come avevo fatto a dire una cosa del genere? Eppure quella frase era uscita proprio dalla mia bocca. Aria si incupì, i suoi occhi si fecero scuro, come la sua espressione, da cui non traspariva più nessuna emozione. Cenno invaso improvvisamente da una profonda sensazione di tristezza. Il marchio c'era e ci aveva pensato lui a farmi capire quanto male le avessi fatto.
Lasciò andare la presa dalla mia maglia,
"Aria, non volevo dire que-" non terminai la frase che uno schiaffo mi arrivò dritto su una guancia. Non mi spostai neanche di una virgola, ma lei, lei era distrutta e questa volta era colpa mia, me l'ero meritato.
Non aggiunse altro, tornò al piano di sopra di corsa, la seguii, la vidi aprire l'armadio, prendere alcuni vestiti e avviarsi fuori. La fermai prima che varcasse la soglia."dove vai?" Domandai.
"nella camera di Helen, tranquilla non scappo" la voce spezzata fu un colpo al mio cuore.
Mi maledissi in quella camera vuota e silenziosa, accompagnato solo dai miei sensi di colpa. Uscii per sfogare la mia rabbia, circondato dalla foresta, da solo. Non ero certo che sarebbe riuscito a perdonarmi questa volta, la tristezza nei suoi occhi mi avrebbe tormentato per giorni, se non di più.POV's Aria
Mi buttai sul letto di Helen, con i miei pensieri, a tormentarmi, insieme alle parole di Cole, che continuavano a rimbombarmi nella testa, come aveva potute dire una cosa del genere?
Scacciai via i pensieri e mi cambiai, nell'intento di andare un po' ad allenarmi e scacciare via la rabbia e la tristezza di dosso.Quando passai davanti al gruppo di ragazzi seduti nel salotto, non incontrai i loro sguardi, i miei occhi erano coperti da un velo cupo. Ero certa che avessero sentito tutta la conversazione.
"Stai bene Aria" chiede mia sorella. Non mi fermai nemmeno, avanzai a gran passi rispondendo.
"Alla grande" uscendo feci sbattere la porta alle mie spalle, tanto che ebbi paura che il pomello mi fosse rimasto tra le mani.
"Aria aspetta" Helen, accompagnata da Kayla ed April mi hanno seguita fuori, non mi fermo, aspetto che mi raggiungano loro.
"Dove stai andando?" Mi chiede Kayla,
"A scaricare la tensione" rispondo,
"Fermati un attimo" April mi si para davanti, interrompendo il mio passo."C'è un posto sulla collina, a nord, c'è molto spazio, credo sia il posto perfetto e così potremmo anche parlare, che ne dici?" Sospiro dal naso pesantemente, ci rifletto un attimo, per poi decidere che è una buona idea.
"Cioè, capite che stronzo, ma come cavolo ha fatto a dire una cosa del genere" avevo già raccontato tutto ed ero così esausta dalcontinuo lanciare coltelli, riuscendo sempre a prendere il centro, la mia mira migliorava quando ero arrabbiata, che il braccio stava iniziando a farmi male.
"Si, abbastanza stronzo direi" le ultime parole di Cole avevano colpito me tanto quanto Helen.
"A volte non pensano prima di parlare, anche Jack lo fa" aggiunge Kayla, lo so che cerca di difenderlo, ma io non riesco proprio a scusarlo in questo momento, mi ha ferita."Ma tranquille, questa volta gliela faccio pagare" rispondi per poi mirare e lanciare l'ultimo coltello. Non voglio scuse, non mi servono.
POV's Cole
"Cole ti vuoi calmare" Alan e Jack hanno deciso di raggiungermi.
"Mi spieghi come faccio a calmarmi, non volevo che le cose prendessero una piega storta proprio in questo momento, ma no, lei deve farmi incazzare poi per forza e così io me ne vengo fuori con cose che non penso nemmeno minimamente. Dio somiglio a mio padre"mi butto le mani sul viso.
"Sta tranquillo, vedrai che le cose si risolveranno come sempre" cerca di rassicurami Alan,
"E non somigli a tuo padre, per fortuna"Jack cerca invano di sdrammatizzare.
"Non so cos'altro potrebbe succedere, ma ci vorrà un miracolo per riuscire a sistemare le cose" che casino.SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti,
Oggi ho trovato il tempo per revisionare dato che questo non era un capitolo troppo lungo. Ho cambiato alcune parti dell'ultima conversazione tra Cole e Aria, spero che vi piaccia di più come ho deciso di modificare.
A presto.- L.
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La compagna dell'Alpha
Lupi mannariIN REVISIONE Ha dovuto abbandonare tutto e lasciare alle spalle il duro passato che ha sopportato. Aria è un'umana che vive in un mondo ormai invaso e dominato dai licantropi, proprio a causa loro ha perso tutto, la sua famiglia e la sua vita. Aria...