~Capitolo 1~

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"No. Non posso, Leah."

"Perchè no?" Strinsi gli occhi pur sapendo che non l'avrebbe visto, "per l'amor del Cielo, Heath, non sono molte ore straordinarie! Starò solo un'ora in più!"

"Perchè sono impegnato, Leah," replicò bruscamente, "e inoltre – a Piper nemmeno piaccio."

"Beh, forse lo farà se acconsentirai a passare del tempo con lei ogni tanto," sputai, "tu sei quello che ha accettato di tornare nella sua vita, Heath, quindi adesso devi effettivamente fare lo sforzo!"

"Si lo so, Leah, ma.. Non puoi chiederlo ad Ashley?"

"Lei finisce più tardi di me di lavorare, Heath!" Dissi disperatamente, "lei deve lavorare più di me perchè io devo staccare presto per prendere Piper, quindi non ho nemmeno lo stipendio per intero! Perciò qualcuno deve guadagnarlo per poter pagare le nostre dannate bollette!"

Heath si lamentò. "cazzo, perchè non potevi semplicemente chiedermi di pagare il mantenimento come una persona normale?"

"Oh sì, come se lo avresti pagato per davvero." Lo derisi, "Dio, Heath, per favore non discutere con me. Mi hai promesso che avresti fatto di nuovo parte della vita di Piper, fottuto stronzo, e devo lasciarla letteralmente tra 10 minuti, quindi ho bisogno di sapere che sarai lì a prenderla!"

"Che diavolo faccio? Portarla a casa mia per un'ora?

"Si!"

"Ma Danica sarà-"

"non mi interessa cosa Danica pensi, Heath. Se non le sta bene, allora dille di andare a fanculo fino a quando finisco il mio straordinario e vengo a prendere Piper."

"Non l'ho nemmeno portata a casa mia prima, Leah!"

"Beh, c'è sempre una prima volta, no?" Alzai gli occhi al cielo, "diavolo, è solo per un'ora! Finirà prima che tu te ne accorga!"

Heath emise un lungo sospiro e rimase in silenzio per così tanto tempo che, per un attimo, pensai onestamente che avesse riattaccato.

"Va bene, va bene." alla fine borbottò "La prenderò, Leah, ma solo per un'ora. Devo studiare."

"Grazie," sospirai, sia di sollievo che di esasperazione, "grazie, Heath."

"A che ora la prendo? 16:30?"

"No!" Esclamai, "15:30, Heath! La prendi alle 15:30! Non più tardi delle 15:45!"

"Va bene, va bene," sembrò che stesse roteando gli occhi, "okay, Leah, sarò lì. Promesso."

"Faresti meglio" lo avvertì "non ti azzardare a farle aspettare."

"Certo, Leah. Quindi sarai da me alle 16:30, immagino?"

"Beh, in effetti stacco alle 16:30, quindi per le cinque meno dieci o qualcosa del genere," ho risposto, "va bene per te? " chiesi sarcasticamente.

Heath sospirò "Va bene, Leah. Va bene!"

"Bene," dissi, "okay – ci vediamo più tardi."

"Sì," sospirò di nuovo, "ciao, Leah."

"Ciao, Heath," alzai gli occhi al cielo e chiusi la chiamata prima di infilare il mio cellulare in tasca, irritata, "Gesù .."

"La la la la la la la la la la!" Sentì mia figlia cantare a squarciagola nel soggiorno, "La la la la la la la la la la! La la la la la la la la la la! La la la la la la la la la la, she's a good giiiirrl!"

Piper ~ H.S  (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora