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Una settimana dopo

" Stasera sei bellissimo..."

Louis sorrise a George e il suo cuore fece un balzo nel petto all'ennesimo complimento ricevuto dall'uomo.

Osservò il mazzo di rose che gli aveva regalato e che ora era appoggiato sul tavolo dell'elegante ristorante in cui si trovavano e sorrise felice.

George era un uomo splendido e, da quando era entrato nella sua vita, tutto sembrava procedere nel migliore dei modi.

Il lavoro era aumentato incredibilmente, così come i guadagni e aveva cominciato a concedersi dei lussi, come vestiti nuovi e scarpe alla moda.

Poteva fare piccoli regali anche ai suoi figli e il rapporto con loro era tornato esattamente come era prima del divorzio da Harry.

Harry....

Non l'aveva più visto o sentito, anche se Sean e Clarisse gli avevano spesso riferito quanto fosse dimagrito e come lo trovassero sempre stanco ed affaticato.

Più volte era stato tentato di telefonargli, ma poi aveva desistito, perché voleva disperatamente rifarsi una vita e in questa vita Harry non aveva alcun posto.

Harry l'aveva fatto soffrire troppo e ora stava semplicemente provando ciò che lui aveva provato quando l'aveva lasciato.

" Una moneta per i tuoi pensieri...."

Louis si riscosse dal suo fantasticare e rispose:

" Scusami, George, sono solo un po' stanco per il lavoro. Ora, però, sto morendo di fame e non vedo l'ora di provare le tanto decantate bistecche di questo ristorante "

George sorrise felice e provvide ad ordinare due bistecche, accompagnate da una costosa bottiglia di vino rosso.

Louis non amava particolarmente il vino, ma, in compagnia di George, non rifiutava mai un calice, perché aveva paura di offenderlo e di dargli l'impressione di non apprezzare ciò che faceva per lui.

Non appena arrivò il cibo, iniziarono a mangiare con gusto, ma il suono del cellulare lo interruppe.

Louis si scusò subito con George, prese il telefono, vide che era Harry a chiamarlo e lo spense subito, per evitare di venire disturbato.

La serata procedette senza altri intoppi e i due, dopo il ristorante, si concessero anche un cinema, ma non videro molto del film perché passarono il tempo a baciarsi come due ragazzini.

Giunto il momento di andare a casa, George tentò di convincere Louis a seguirlo nel suo appartamento, ma questi rifiutò garbatamente, come aveva sempre fatto.

George, allora, lo riportò nella sua abitazione e, dopo un lungo bacio, lo salutò e gli augurò la buona notte.

Louis entrò in casa con un enorme sorriso sulle labbra, tolse il cellulare dalla giacca per rimettere la suoneria e si bloccò.

Lo schermo segnava decine e decine di chiamate di Sean e di Anne....

Con la mano che tremava compose il numero del figlio, che gli rispose al primo squillo, piangendo.

" Perché cazzo non rispondevi? Papà ha avuto un infarto..."

Nonostante tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora