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Harry e Clarisse si rifugiarono nella cucina dell'appartamento di Louis e si sedettero al tavolo in attesa del ritorno di quest'ultimo.

Dato che, però, i minuti passavano e dell'uomo dagli occhi blu non c'era traccia, Harry decise di preparare qualcosa per cena, nonostante le sue scarse doti culinarie.

Rovistò nel frigorifero e, dopo un po' di indecisione, optò per preparare un'insalata di pollo e formaggio con aggiunta di olive e di pomodorini.

Clarisse, memore di ciò che le aveva detto Louis, apparecchiò scrupolosamente la tavola per tre e poi si sedette nuovamente non sapendo che altro fare.

Louis apparve in cucina dopo circa mezz'ora e, senza dire una parola, si versò un bicchiere d'acqua e lo bevve tutto d'un fiato.

Si appoggiò poi al ripiano del lavandino e disse:

" Le due signore che sono entrate prima in negozio sono madre e figlia e sono due contesse del Kent.
La figlia ha avuto un bambino sei mesi fa e tra due giorni verrà celebrato il battesimo in pompa magna, come si addice ai nobili.
Avevano fatto fare le bomboniere nel più famoso negozio di Londra, ma, oggi, quando sono andate a ritirarle, alla nonna non sono piaciute, perché troppo pacchiane, secondo lei.
Comunque le hanno pagate, sono uscite dal negozio e, sotto gli occhi attoniti del proprietario, le hanno gettate nel bidone della spazzatura lì vicino "

" Ma sono pazze...." intervenne Harry " e poi da te cosa vogliono?"

Louis si voltò, sospirò e rispose:

" Vogliono che rifaccia le bomboniere, come le vogliono loro, per dopodomani "

" È una grande opportunità per farti pubblicità " lo rincuorò Harry " tu sei davvero bravo e quelle contesse resteranno colpite dal tuo lavoro "

" Io non sono così sicuro " sussurrò Louis " il negozio dove sono state prima crea bomboniere fantastiche e non riesco a capacitarmi di come non siano state apprezzate da quelle due. Inoltre si tratta di 1200 bomboniere in meno di due giorni e mi manca anche tutto il materiale..."

Harry spalancò gli occhi allibito, poi, però, si riprese, gli si avvicinò e, cosa che non faceva da un sacco di tempo, gli prese una mano e la strinse.

"Ti posso aiutare io per quel che sono capace, ma devi provarci e sono sicuro che ci riuscirai "

Anche Clarisse gli si avvicinò e disse:

" Anche io ti posso aiutare....papà "

Louis chiuse gli occhi per nascondere l'emozione che essere stato chiamato papà dopo tanto tempo gli aveva trasmesso, prese un bel respiro, sollevò lo sguardo e annuì.

Ci avrebbe provato!

Non avrebbe buttato via una simile occasione per far conoscere al bel mondo di Londra le sue bomboniere!

Nonostante tutto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora