capitolo 35

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-sei bellissima- sfoggia un altro dei suoi sorrisi smaglianti
-tu invece sei orribile- scherzo scoppiando a ridere
-e invece no....Io sono bellissimo,anche se non me lo dici tu!- mi punta un dito contro ridendo
-comunque stai bene,ma guardandoti mi sento un po troppo elegante- ammetto stringendo timidamente  le spalle -sei perfetta....- sussurra incrociando la mia mano;non posso fare a meno di guardarle e sorridere
-oggi è una sera importante per noi,godiamocela- dice sospirando
-Dove mi porti?- chiedo accarezzando il dorso della sua mano con il pollice
-nel mi ristorante preferito- si gira a guardarmi,mi fissa un istante - Cavolo,la strada- urlo facendolo sobbalzare -calmati Abby,ho tutto sotto controllo- dice sorridendo
-si certo come no,ho visto questa scena anche in un film horror,e non ti dico come finisce- inchiodo lo sguardo verso la strada -sono un autista eccezionale- ride cercando di smorzare la tensione,evito il suo sguardo e mi giro verso il finestrino
-eccoci-sussura piano,quasi come se non volesse farsi sentire
-ma è bellissimo - i miei occhi sembrano ipnotizzati,davanti a me c'è un piccolo ristorante sul lago,sembra così affascinante...
-ti devo dire una cosa,prima di tutto ricorda che ti amo,secondo,se te lo avessi detto non saresti venuta quindi ora che siamo qui e che non conosci la strada per tornare indietro posso anche dirtelo- prende anche l'altra mia mano -non saremo soli per la cena- ammette nervoso,si lo so,è scommetto che c'è sua madre!
Ammetto,che se lo avessi scoperto prima,come ha detto lui,sarei scappata a gambe levate,ma no...
- si,lo so,c'è anche tua madre- dico sorridendo  e baciandolo sulla guancia liscia,mi guarda esterrefatto -ma come?- rido per la sua espressione - ho fatto due più due,era logico....E ora andiamo,prima che cambi idea e che mi nasconda dentro il cofano della macchina per il resto della serata- lo prendo per mano e lo spingo verso l'entrata del ristorante -io scommetto tutto quello che ho che mia tu e mia mamma non andrete d'accordo...sarete tipo migliori amiche quella roba la- dice imbarazzato,sinceramente mettendo da parte l'ansia,sono veramente curiosa di conoscere la donna che ha creato e cresciuto questo ragazzo,il ragazzo di cui mi sono innamorata...
-a che pensi?- mi accarezza la mano con il pollice
-sono felice di conoscere tua mamma,insomma,la donna che ha creato l'uomo che amo,non può essere di certo una brutta esperienza- dico camminando con PRUDENZA! su quelle trappole mortali
Jimbo mi apre la porta e la richiude dietro a se mentre lentamente vado verso i tavoli,e poi,lontano,in uno dei tavoli più appartati vedo una signora,esteticamente bellissima,che estende lo sguardo anche verso di noi,
sorprendentemente l'ansia che avevo prima si scioglie e al suo posto,un sorriso spontaneo si forma sul mio viso,ci incamminiamo verso il tavolo della signora,che come uscita dai suoi pensieri alza lo sguardo e sorride
-Ciao Mamma...Come stai?- si allunga il mio ragazzo,per abbracciarla e darle un bacio nella guancia -figlio mio,sei bellissimo- mi sta per scoppiare il cuore! Li guardo sorridendo -e  tu devi essere Abby- mi guarda curiosa - si,mi chiamo Abby,è un piacere conoscerla signora- ha degli occhi ipnotici,di un azzurro limpido come il mare,il figlio li avrà sicuramente presi da qualcun'altro,sono,come dire,rassicuranti.
-accomodiamoci- mi invita a seguirla
-allora Abby,com'è che hai avuto tanta sfortuna da incontrare mio figlio- mi giro verso di lui che a stento si trattiene - oh andiamo mamma!- rido forte senza fermarmi quando vedo che anche loro due si uniscono alla mia risata -non direi signora,più che sfortunata,sono stata fortunata...Non avevo mai trovato un ragazzo così speciale,e sono sinceramente sollevata di essere stata la prima a trovarlo- lo fisso mentre mi sorride -sih,avevi ragione figlio mio,è proprio intelligente- le sento dire mentre continuo a guardarlo,arrossisce per l'affermazione della madre.
-allora  Abby,parlami un po di te,la tua famiglia?- mi dice,il mio cuore perde un battito mentre sento la mano di James stringere sempre di più la mia,faccio un sorriso tirato e sospiro -diciamo che non ho un buon rapporto con la mia famiglia,qualche volta mi capita si sentire mio fratello e mia mamma...- la guardo -mi dispiace di averti messo in difficoltà,non era mia intenzione- si scusa,nei suoi occhi vedo il dispiacere,è proprio come se nelle sue pupille leggessi "mi dispiace" -non si preoccupi,non ha detto niente di sbagliato- sento il mio ragazzo tranquillizzarsi e rilassarsi nella sedia
-allora signori,vogliamo iniziare?- una voce familiare ci interrompe,faccio l'errore di alzare il capo verso il cameriere.....


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