Oggi.
Mi sono appena imbarcato sul volo per New York, è incredibile come il tempo passi velocemente. Venire qui tre anni fa è stata la cosa migliore che avessi mai potuto fare. Qui ho approfondito gli studi per diventare un professore di letteratura, sono felice del percorso che ho fatto e ora inizierò finalmente ad insegnare. Mi hanno assunto nel liceo che, a suo tempo, ho frequentato anche io. È sempre stato il mio sogno insegnare lì. Sono pronto per iniziare questa nuova avventura.
Atterro finalmente a New York, mi era mancata tanto questa città. Ad aspettarmi in aeroporto c'è Zelena, la mia migliore amica.
<<Killy!>> esclama gioiosa avvicinandosi a me con passo spedito.
<<Zel! Dio mio, mi sei mancata un sacco!>> la stringo forte. Zelena è stata quella per cui ho sofferto di più per la lontananza, è la mia migliore amica, stare senza di lei è stato difficile.
<<allora signor professore, è pronto a dimostrare quanto vale?>>
<<Io sono nato pronto! E ora andiamo a casa, sto morendo di fame!>>
Ridiamo e andiamo a casa mia.Entrare in casa mia a distanza di anni mi fa un certo effetto, porta ancora il suo odore inconfondibile. Devo ammetterlo, questo posto mi era mancato. Attraverso il corridoio per raggiungere la mia camera da letto, lascio lì i bagagli. Mi siedo sul letto, guardo verso il comodino, C'è una cornice con la foto della mia vecchia compagnia, ci siamo tutti. Io, Zelena, Regina, Robin, David, Mary Margaret...Emma...
Faccio un respiro lungo e profondo, Poggio la foto sul comodino e torno da Zel.
<<Ti avevo dato per disperso ahah>>
<<Per tua sfortuna sono ancora vivo e vegeto!>> ci mettiamo a ridere.
<<Ho ordinato due pizze, che ne dici, pizza e film come ai vecchi tempi?>>
Sorrido <<ottima idea>>
Il campanello suona, è il fattorino.
Zelena prende le due pizze, io ho recuperato due birre e ci sediamo sul divano pronti a vedere per l'ennesima volta "hunger games". Io e Zel amiamo questa saga, l'abbiano vista tantissime volte, ma non ci stanchiamo mai. Mi mancava passare con lei questi momenti, le voglio davvero tanto bene.Il fastidioso rumore della sveglia mette fine ai miei sogni.
Sono le sette, devo essere al liceo per le otto. Mi alzo e faccio una doccia veloce e mi vesto.
Faccio un minimo di colazione, caffè e una ciambella. Sono in perfetto orario sulla tabella di marcia, esco e guido verso il mio vecchio liceo.Appena arrivo li un sacco di ricordi riaffiorano. Ne ho passate tante fra quelle mura.
Entro nella struttura e dopo aver parlato con il preside mi dirigo verso la sala insegnanti, sembra che non ci sia nessuno. Varco la soglia, mi guardo intorno e ad un certo punto il mio cuore si ferma. C'è una donna, è girata di spalle, ma so benissimo di chi si tratta. I miei battiti aumentano drasticamente, inizio a sudare freddo, mi sento mancare.
<<Swan...>> noto che il suo corpo si irrigidisce, si gira, i miei occhi incontrano i suoi.
<<Jones...>> lei sembra sorpresa quanto me. Io e lei non ci siamo più visti ne parlati dopo che lei mi ha lasciato. Sprofondiamo in un terrificante silenzio, il suo sguardo è pieno di rimpianto. La squadro per bene, come ho fatto la prima volta che l'ho vista. Indossa un paio di jeans neri, una t-shirt del medesimo colore dei pantaloni e la sua giacca di pelle rossa...Dio mio, quella giacca mi fa tornare alla mente tante, troppe cose. La situazione si sta facendo abbastanza imbarazzante, così lei decide di spezzare il silenzio.
<<Che ci fai qui?>> il suo tono è freddo e fermo.
<<Io lavoro qui.>> rispondo con altrettanta serietà. Mi ha già distrutto una volta, non ci riuscirà di nuovo. Lei inarca un sopracciglio
<<E dimmi, ti sei fatto assumere sapendo che anche io lavoro qui?>> sta cercando di sfidarmi, la conosco.
<<Certo che no, sai benissimo che ci tenevo tanto a venire qui ad insegnare, l'ho sempre detto. Cosa c'è? Per caso non hai mai prestato attenzione a quello che dicevo?>> le rispondo a tono, quando ci vuole ci vuole! Come osa insinuare che io sono qui solo per stare appresso a lei? Bah. Lei mi guarda male.
<<E sentiamo, perchè sei andato a Londra? Ti piace scappare dai problemi?>> scoppio a ridere.
<<Detto da una che lascia la persona che ha sempre definito "l'amore della sua vita" con un messaggio e tutta la tranquillità del mondo fa abbastanza ridere, credimi. Se sono andato a Londra è stato solo per ricominciare da zero la vita che tu mi hai distrutto. Non dire a me che cerco scappatoie quando tu sei la prima a farlo. L'hai sempre fatto e sempre lo farai.>> mi fulmina con lo sguardo, sa che ho ragione, ma non lo ammetterà mai e poi mai. Per fortuna la nostra chiaccherata s'interrompe con l'arrivo di altri docenti.
<<Non finisce qui.>> mi sussurra all'orecchio prima di uscire dalla stanza.
<<Ha ancora il suo bel caratterino>> questa voce...io la conosco!
<<David! Da quanto tempo!>> vado da lui per abbracciarlo.
<<è passato tanto tempo eh! Non sapevo che avessi trovato un impiego qui!>> sorrido.
<<Beh è così! Insegnerò letteratura. Tu esattamente cosa fai qui?>>
<<Io sono il coach della squadra di football, Emma invece insegna spagnolo.>> sorrido.
<<Sono felice per te! Insomma, è da quando ci conosciamo che parli di voler fare il coach di football e ce l'hai fatta! Congratulazioni amico!>> lui mi da una pacca sulla spalla <<Congratulazioni anche a te, so che ci tenevi davvero tanto. Ah e riguardo Emma? Come ti senti?>> sospiro <<Beh, credevo di averla superata definitivamente, ma rivederla così, all'improvviso mi sta facendo dubitare delle mie convinzioni...non lo so...>> lui mi guarda.
<<Dai, andrà tutto bene. Ora andiamo o faremo tardi.>>Mi dirigo verso la mia classe, mi sembra tutto così surreale, il mio sogno si è realizzato. Beh non proprio a dire il vero...quando avevo immagino la mia vita in futuro pensavo che al mio fianco ci sarebbe stata Emma...rivederla ha smosso qualcosa, non vorrei dire qualcosa di azzardato, ma credo di amarla ancora...non ne ho la certezza, ma qualcosa mi dice che è così. E se è davvero così come farò?
*spazio autrice*
Ciao a tutti! Spero che la storia vi stia piacendo! Mi raccomando, non perdetevi i prossimi capitoli! ^.^
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Gone•Captain Swan
RomanceSuperare l'abbandono da parte della persona che ha giurato di amarti per sempre è una delle cose più difficili che si possa fare. Ci si sente così impotenti, deboli e feriti. Promesse infrante. False speranze. Bugie. Opportunismo. Come si può passar...