X.

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Oggi.

I ricordi dell'altra sera sono ancora vividi nella mia testa, non riesco a credere di aver cantato quella canzone, sono stato uno stupido.
Certe volte mi odio, mi odio profondamente. L'unica cosa che vorrei fare è sprofondare per non tornare mai più in superficie.
Conosco Emma, e so di per certo che mentre cantavo ha capito quanto sto soffrendo, e la cosa mi disturba.
Non volevo darlo a vedere, men che meno a lei.
Mi sento così debole e vulnerabile ai suoi occhi, mi sento come se fossi in suo potere, e la cosa non mi piace. Tutto il marasma che c'è nella mia testa viende "disturbato" dal suono del campanello. Vado ad aprire la porta e davanti mi ritrovo Emma...sta piangendo.
<<Emma che succede? Ti prego entra>> lei varca la soglia di casa mia e le sue lacrime aumentano.
<<Dio mio Killian, non ce la faccio più>> sta piangendo come una fontana.
<<Emma calmati. Spiegami cosa succede>> lei mi guarda, ha gli occhi rossi e lo sguardo sfinito.
<<Succede che mi manchi più di qualsiasi altra cosa dannazione! Mi sento una sciocca, ora mi prenderai per pazza. Sono stata io a lasciarti e ora sono qui ad implorare perdono, sono proprio patetica>> i suoi singhiozzi si fanno sempre piu rumorosi. La guardo, guardo in che stato si trova...lei sta come me...
<<Emma non sei patetica>> cerco di rassicurarla.
<<E invece si!>> si sta sottovalutando, lei lo sa che odio questa cosa.
La guardo attentamente, il mio ultimo barlume di ragione si autodistrugge.
<<Emma>> dico con tono fermo e deciso.
Lei alza lo sguardo, si perde nei miei occhi.
<<Non m'importa più di nulla, che vadano tutti al diavolo!>>
Mi avvicino a lei, le poggio una mano sulla schiena e la bacio spingendola contro la parete. Il bacio più intenso e indescrivibile della storia. Mi stacco dalle sue labbra per baciarla sul collo.
Parto dalle clavicole e piano piano salgo fino ad arrivare vicino al suo orecchio.
<<Ti voglio Swan>> le sussurro all'orecchio. Lei sembra quasi sciogliersi a queste parole, adesso è lei quella vulnerabile.
<<Anche io ti voglio Jones>>
La prendo in braccio e continuando a baciarla come mai la passione ci aveva mai portato a fare raggiungo il piano superiore.
La poso delicatamente sul letto, inizio a baciare ogni centimetro della sua pelle. Il suo respiro inizia già a farsi più affannoso, inizio a togliere ogni indumento dal suo corpo molto lentamnte e lascio che lei faccia lo stesso con me.
Ed eccoci qui, di nuovo in quel dannato circolovizioso. Ogni movimento, ogni battito, ogni respiro lo sento nell'anima, e questa cosa succede solo quando sono con lei.
Emma è la causa di tutto.
Emma è l'unica persona che io abbia mai amato.
Emma è l'unica persona con la quale sono riuscito a combinare passione e amore.
I nostri movimenti vanno a tempo con i battiti dei nostri cuori, la passione ci travolge e ci rende prigionieri di noi stessi, è come se tutto intorno a noi fosse sparito, come se nell'universo esistessimo solo io e lei.
Mai e poi mai avrei pensato che il cuore mi avrebbe portato da Emma. Ma siamo sicuri che sia stato proprio lui? Siamo sicuri che la scelta fatta da me non sia un errore madornale?
È assurda la velocità nella quale le mie idee mutano, a volte sembro bipolare.
I complessi si annidano nella mia mente, ma non voglio pensare a nulla ora, giusto o no non posso fermarmi ora.
Il nostro ritmo aumenta, affondo il mio viso tra i suoi lunghi capelli biondi e inizio a darle una serie di baci sul collo. Lei inarca leggermente la schiena e mette le mani intorno al mio collo e le fa passare lungo la mia schiena sulla quale lascia dei graffi.
<<Non ho mai smesso di amarti>> mi sussurra lei all'orecchio.
Nella mia mente sorge spontanea la domanda: "allora come mai mi hai lasciato?".

Emma si è addormentata, io non riesco minimamente a chiudere occhio. Si, è ufficiale: la amo ancora, e non ho mai smesso di farlo.
La guardo mentre dorme, è bellissima, lo è sempre stata e ora lo è più che mai. Ai miei occhi è sempre risultata perfetta, i difetti che lei diceva, e dice, di avere per me non sono mai esistiti, lei è come una gemma più unica che rara.
Mi sento così dannatamente bene accanto a lei, non riesco a trovare le parole per descrivere i miei sentimenti. E pensare che fino a ieri negavo a me stesso di amarla, wow le cose cambiano velocemente.
Mi chiedo cosa l'abbia spinta a lasciarmi due anni fa...oggi potevamo essere sposati e chissà, magari con un bambino fra le nostre braccia. Perché mi ha lasciato?
Ora cerco di mettermi a dormire, e sono certo che dormirò sonni tranquilli accanto alla donna che amo.

I raggi del sole si fanno strada nella mia camera illuminando tutto, vedo Emma che si veste.
<<Buongiorno Swan>> dico io.
Lei sospira...che cosa le starà passando per la mente?
<<Killian...tutto questo è sbagliato, ieri sera non dovevamo>> sgrano gli occhi e la interrompo.
<<Wowo, aspetta un secondo Emma, sei stata tu quella che ieri sera è arrivata qui piangendo e a me non sembra che tu ti sia opposta, anzi, ti stava più che bene! Cosa ti passa per la testa?!>> il mio tono di voce fa trasparire la rabbia.
<<Nulla di tutto questo è giusto, non dovevamo baciarci, non dovevamo andare a letto insieme, non dovevo tornare indietro sui miei passi...>>
Mi alzo in piedi di scatto.
<<Mi stai definendo un errore?!>> Dico urlando.
<<Non è questo quello che intendevo Killian!>> anche lei urla.
<<Ieri sera avevi detto di non aver mai smesso di amarmi!>>
Lei rimane in silenzio.
<<Sei una bugiarda...dio mio non dovevo cascarci ancora...>>
<<Killian...>>
<<No! Killian un bel niente! Vattene Emma>>
<<Ma io...>>
<<Ho detto vattene!>>
La rabbia nei miei occhi si scontra con la tristezza dei suoi.
Lei se ne va, e io rimango solo.
Ecco di nuovo l'ennesimo errore, ci sono caduto di nuovo, sono stato uno stupido.
Lei non mi ha mai amata.

Gone•Captain SwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora