VIII.

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Oggi.

Quel bacio...dannazione.
Quel bacio ha risvegliato in me emozioni che credevo foseero morte e sepolte.
Quel bacio mi ha fatto capire che lei non è mai andata via dal mio cuore, e io ora sono più confuso che mai.
Non so se sarò mai pronto a tornare con lei, non so se ne sono in grado.
Lei è un pensiero fisso nella mia mente, e se prima le cose erano complicate ora lo sono molto di più.
Non so se è stato un bene o un male, non capisco, quella ragazza mi manda in confusione, lo ha sempre fatto e sempre lo farà. Continuo imperterrito a guardare il soffitto bianco della mia camera e allo stesso momento mi perdo fra i complessi e i film mentali che la mia mente sta producendo.
A riportarmi alla realtà  è la suoneria del mio cellulare, è David.

<<Hey Killian, come va?>>
<<Ciao David, tutto okay, tu?>>
<<Va tutto bene, grazie. Senti...io e Mary Margaret avevamo pensato di andare fuori a mangiare una pizza con la vecchia compagnia, sei sei nostri?>>
Andare a mangiare con la vecchia compagnia significa che, molto probabilmente, sarà presente anche Emma. Per quanto non mi vada giù l'idea accetto, mi sentirei troppo in colpa a non andare. E poi alcune persone non le vedo da un sacco di tempo.
<<Certo! Vengo più che volentieri!>>
<<Grandioso! Ci vediamo da Granny's alle 20>>
<<Va bene, a dopo>>
Chiusa la telefonata faccio un respiro lungo e profondo. Ho come il presentimento che la serata non andrà per il verso giusto.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio prima di uscire, mi infilo la giacca di pelle e mi dirigo al ristorante con il mio BMW.
Durante il tragitto ascolto un pò di musica nella speranza di allentare un po' la tensione ma non serve a molto, è impossibile placare l'ansia che sto provando ora.

Arrivo al ristorante, parcheggio e mi avvicino all'entrata. Ci sono già tutti eccetto una persona: Emma.
Saluto tutti, è così bello rivederli tutti, mi erano mancati troppo, ed è stupendo stare tutti insieme come ai vecchi tempi.
Ad un certo punto il rumore di un paio di scarpe con il tacco cattura la mia attenzione. Mi volto e vedo la bionda che occupa i miei pensieri.
Indossa la sua giacca di pelle rossa, me la ricordo bene...la comprò lo stesso giorno in cui io presi quella che indosso in questo istante...
Dopo che Emma ha salutato tutti entriamo e ci sediamo.

Finiamo di cenare, e se devo essere sincero, al contrario di quello che pensavo, la cena è andata bene. Sono sorpreso da questa cosa. Ma non  è finita qui, David ci fa una proposta.
<<Ragazzi, che ne dite di andare in spiaggia e stare tutti insieme intorno al fuoco? Come ai vecchi tempi!>>
Tutti concordano sostenendo che sia un'idea meravigliosa, me compreso. Ma so già come andrà a finire, eccome se lo so...

Ci troviamo sulla spiaggia, David ha in mano una chitarra, Robin sta accendendo il fuoco, è tutto come ai vecchi tempi. Mi viene un po' di nostalgia ripensando a quei giorni che a me parevano perfetti.
Regina mi guarda. So già cosa sta per chiedermi.
<<Su Killian, cantaci una bella canzone!>>
<<Oh si! Ti prego!>> esclama Mary Margaret.
<<Va bene dai, cosa vi canto?>> chiedo io.
A Robin s'illumina lo sguardo.
<<Oh! Quella bellissima canzone che cantavi sempre ad Emma! Mhh...come si chiamava?>>
Ecco. Lo sapevo.
<<"Everytime we touch"?...>> chiede Emma.
<<Si! Proprio quella!>> conferma Robin.
David mi passa la chitarra, il mio sguardo s'incontra con quello di Zelena, lei sa cosa vuol dire per me...
Mi faccio coraggio e inizio a cantare.

"I still here your voice when you sleep next to me, I still feel your touch in my dreams.
Forgive me my weakness, but I don't know why without you it's hard to survive

'Cause every time we touch, I get this feeling and every time we kiss I swear I could fly.
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last, need you by my side.

'Cause every time we touch, I feel the static and every time we kiss I reach for the sky.
Can't you hear my heart beat so I can't let you go, want you in my life."

Canto tutta la canzone, e mentre lo faccio mi sento morire dentro.
I ricordi mi feriscono, lei mi ferisce.
Solo a ripensare a come mi ha trattato, a come mi ha lasciato. Non le è mai importato nulla di me, non ha mai fatto nulla per accertarsi che io stessi bene...e nonostante tutto io le vado ancora dietro...dio mio, mi odio.
Perché?! Perché sono ancora così legato al mio passato? Perché non riesco a dimenticarla? Perché devo starci così male?
Pensavo che a distanza di due anni le cose sarebbero cambiate...mi sono sbagliato di grosso. Sono stato uno stupido solo a pensare che potesse accadere.

La serata finisce definitivamente e tutti tornano alle rispettive case.
Arrivo a casa mia e appena chiudo la porta d'ingresso dietro di me inizio a tremare e scoppio a piangere, diamine.
L'ultima volta che ho pianto così tanto è stato quando mi aveva lasciato. Questo sta a significare che mi manca, e dio mio se mi fa rabbia questa cosa.
Perché amo con tutto me stesso una persona che mi ha distrutto? Perché mi sento così vulnerabile? Perché il destino mi ha riservato tutto questo? Io non me lo merito, non merito tutta questa sofferenza, tutto questo dolore.
Vado in camera mia, mi cambio e mi infilo sotto le coperte.
Cerco di addormentarmi con la speranza che tutto questo dolore se ne vada. Un giorno tutto si aggiusterà, un giorno sarò davvero felice, un giorno amerò di nuovo come in passato, un giorno tutto andrà per il verso giusto. Quel giorno non è oggi, e anche se sarà lontano, molto lontano so che prima o poi arriverà. Nessuno mi porterà mai via la mia positività. Nessuno.

*spazio autrice*
Ciao personeee, scusate se ho aggiornato solo ora, ma sono stata molto impegnata.
Ho deciso che posterò un nuovo capitolo una volta a settimana, poi deciderò il giorno.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, bacionii💖

Gone•Captain SwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora