Mi svegliai la mattina seguente, un po' prima del solito, con gli occhi ancora umidi dal pianto inconscio della notte.
Pensai al fatto che quel giorno sarei dovuta andare a scuola facendo finta di niente, senza far trasparire neanche la più piccola emozione. Stando attenta a trattenere tutte le lacrime.
Il mio telefono vibrò due volte, lo presi in mano per vedere chi fosse a scrivermi alle 6:30 del mattino e con mia sorpresa trovai due messaggi dal gruppo che condividevo con Federica e Marco.
Il primo era di Fede, diceva che non sarebbe venuta a scuola, il secondo era la risposta di Marco: " Neppure io".
Quei due mi stavano nascondendo qualcosa, ma non avevo tempo di pensarci in quel momento e mi limitai a leggere senza rispondere.
Mi preparai contro voglia e mi avviai verso la scuola a piedi.
Quando fui vicina alla villa storica sentii una mano stringere la mia. Mi girai di scatto impaurita, ma mi tranquillizzai subito appena vidi gli occhi di Alex.
In quel preciso istante ebbi la certezza che il tempo del restante tragitto sarebbe stato colmato da sfoghi e confidenze personali.
Quello che non mi aspettavo però, era che sarebbe stato lui a sfogarsi con me.
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Il parco e i suoi segreti
Fiksi RemajaNel primo anno di superiori, passando davanti al solito parco Veronica iniziò a notare un ragazzo seduto sempre alla solita panchina.