Love isn’t something you find. Love is something that finds you.
Loretta Young
POV NyssaErano passati anni da quando se n’era andata ormai. Eppure non riuscivo a dimenticarla. L’avevo vista nel momento di massima fragilità e nonostante fosse debole e morente lei mi aveva colpito in pieno. Non aveva fatto male, bensì malissimo. Non era un colpo che lasciava un segno, ma faceva più danni di quanti potesse farne l’arma più potente del mondo.
Quando l’avevo vista in quel letto, ferita e terrorizzata, avevo provato una sensazione mai sentita prima d’ora e la cosa mi spaventò non poco.
I suoi occhi innocenti avevano incrociato i miei ed ecco arrivare il colpo: lì per lì non avevo ben capito cosa fosse successo; l’ho fatto solo quando lei se n’era andata.
Ora che ci penso potevo intuire qualcosa dal suo comportamento della sera precedente la sua partenza: era tesa, ansiosa; a cena aveva mangiato a malapena e in certi momenti mi sembrava addirittura distratta, cosa che non succedeva mai. Prima di ritirarci nelle nostre stanze per dormire mi aveva baciato come sempre, solo che in quel bacio avevo notato una punta di tristezza, sapeva di addio e solo poi ho capito perché.
La mattina seguente mi ero svegliata e lei non c’era più; la sua stanza era intatta, quindi dedussi che se ne fosse andata appena dopo esserci salutate. Nessuno si era accorto di niente e questo mi aveva fatto intuire che stesse programmando la fuga da tempo. E mi resi conto che il suo essere fuggita mi aveva davvero ferito in modo indelebile.
Colpii il sacco da boxe con un pugno e poi con un altro. Ormai prendere a pugni le cose era diventato il mio modo di sfogarmi.
-Cosa ti ha fatto di male quel sacco?- chiese Alan, uno dei migliori assassini della Lega.-Essere un sacco da boxe finito sulla mia strada- dissi tirando altri pugni.
-Dovresti riposare sai? Una pausa fa bene ogni tanto-.
-Non posso. Non posso smettere di allenarmi-.
Lui sorrise, avvicinandosi. -Potremmo fare due passi intorno all’edificio e controllare che sia tutto apposto- disse arrivando a pochi centimetri da me.
Ok, era troppo vicino per i miei gusti. Alan si era montato la testa perché mio padre aveva accennato al fatto che lui avrebbe potuto essere l’uomo designato per sposarmi e diventare il futuro capo della Lega degli Assassini e ora cercava in tutti i modi di conquistarmi.
-No grazie, al momento ho altro a cui pensare- dissi tirando un altro paio di pugni.Lui ghignò. -Ta-er al-Sahfer non tornerà mai, lo vuoi capire?-.
Lo guardai: lui aveva sempre odiato Sara, solo per il fatto che lei fosse più brava di lui e per l’avermi conquistato sin dal primo giorno. A quanto ne so non ci avrebbe pensato due volte ad ucciderla se solo non fosse stata così intoccabile, essendo una delle migliori assassine. -La speranza è sempre l’ultima a morire-.
Era il mio cuore che mi diceva di non arrendermi mentre la mia testa mi suggeriva di dimenticarla.
Così la mia mente volò al nostro primo bacio, mentre raccoglievo le mie cose e lasciavo la stanza.POV Sara
-Questa lezione è stata davvero stancante, ma anche utile se devo essere onesta- disse Ginevra, la mia compagna di autodifesa. Io e lei avevamo aperto un corso di autodifesa per aiutare le persone a difendersi in vari casi di pericolo.
-Sì è vero- dissi distrattamente.
-Tutto bene? Sembri sovrappensiero-.
-È solo che stamattina mio padre non stava molto bene e quindi sono un po’ in pensiero per lui. Più tardi vado a trovarlo-.
Ginevra mi sorrise, infilandosi le scarpe. -Tuo padre è davvero fortunato ad avere una figlia che molla tutto pur di aiutarlo-.
-Sì, lo è-.
Finii di cambiarmi e uscii in strada mentre la palestra iniziava a spegnere le luci e a chiudere.
Prima di andare in ospedale mi fermai al supermercato a comprare un paio di cose per la cena. Mentre stavo uscendo dall’edificio mi arrivò un messaggio: Felicity.Ehy! Puoi venire subito al covo? Abbiamo bisogno di te.
Sospirai e iniziai a correre, arrivando dopo pochi minuti.
-Eccomi, che è successo di così urgente da…- mi bloccai e spalancai gli occhi: era proprio lei? -Nyssa?- sussurrai.Oliver tendeva una freccia puntata verso di lei, posizionato davanti a Felicity per proteggerla, mentre John le puntava una pistola.
-Ciao Ta-er al-Sahfer. Potresti spiegarglielo tu che sono qui con buone intenzioni?-.Mi avvicinai piano, sospetta. Cosa mi assicurava che non fosse una trappola come l’ultima volta?
-Cosa vuoi Nyssa?- chiesi avvicinandomi sempre di più.-Ho lasciato la Lega. Vorrei restare qui se non è un problema-.
Lei che aveva lasciato la Lega? Stentavo a crederci. -Perché? Perché te ne sei andata?-.
-Mio padre voleva farmi sposare un uomo che non amo, anzi, che disprezzo con tutta me stessa. Non potevo rimanere-.
Annuii e guardai Oliver, in cerca di qualche sua reazione. -Non possiamo fidarci di te-.
-Posso capirlo, ma vi assicuro che non ci sono secondi fini. Non finirà come l’ultima volta-.
Ci guardammo e dopo alcuni secondi interminabili i due uomini abbassarono le armi.
Note:
Ed ecco comparire Nyssa Al Ghul. Cosa ci farà qui? Sarà davvero venuta per il motivo che ha detto?
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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What Is Love?
FanfictionStar City. Dopo che il padre è rimasto ferito durante il lavoro Sara decide di lasciare il team Legends e occuparsi di lui, venendo così travolta dai ricordi del passato. Lega degli Assassini. Nyssa in tutti questi anni non ha dimenticato l'unica d...