POV Sara
Passò qualche giorno prima che mi decidessi a riprendere in mano la mia vita e uscire di casa. L'addio di Nyssa mi aveva letteralmente distrutto, ma alla fine mi ero resa conto che non potevo continuare a rimuginarci sopra, ormai era passato.
Decisi di uscire a fare una passeggiata e andare a trovare mio padre in ufficio, giusto per mostrargli che sua figlia era ancora viva.
Stavo camminando tranquillamente per la strada quando venni attratta dalla vetrina di un negozio che esponeva alcuni prodotti davvero interessanti; non mi resi conto di dove stessi andando e sbattei contro una persona.
-Oddio mi scusi tanto!-.
Mi voltai: Leonard stava ridendo della figuraccia che avevo appena fatto.
-Guarda dove cammini, Capitano- disse mentre io sbuffavo.
-Cosa vuoi Len? Mi seguivi?-.
-Forse, o forse stavo giusto andando in quel delizioso bar a prendere un caffè e gustarmi una delle loro magnifiche ciambelle. Vieni con me?-.
-Volentieri-.
E fu così che ci trovammo nel bar, a chiacchierare come non avevamo mai fatto da quando avevo lasciato la Waverider.
-Quindi quella tipa ti ha lasciata?-.
-Già- dissi bevendo un sorso di caffè -Sto cercando di superarlo, ma non è semplice-.
-Immagino. Beh oggi ci vieni in palestra o hai ancora "impegni familiari"- disse citando la scusa che avevo usato per prendermi dei giorni di ferie.
-Non so... Ma sì! In fondo mi ci vuole un po' di distrazione-.
Annuì.
Solo in quel momento mi resi conto di quanto stessi bene in compagnia di Leonard, di quanto il nostro rapporto fosse maturato nel tempo, anche se avevamo avuto sin dall'inizio una certa intesa.
-Hai mai pensato di tornare sulla nave?- gli chiesi.
-Finchè Bei Capelli è il capitano no, non ci tengo a rimanere vittima dei suoi piani-.
Ridacchiai. -Beh sempre se la nave è ancora intera-.
-Sì appunto, secondo me l'hanno già fatta riparare un sacco di volte-.
Risi. Wow, non mi ero resa conto che ridere fosse così bello e che ormai non ridevo da tempo.
Guardai l'orologio. -Andiamo in palestra?- chiesi.
-Va bene, ma poi voglio la tua compagnia per un drink-.
-Volentieri- dissi sorridendo e ci avviammo verso la porta.
POV Nyssa
Da qualche giorno ero tornata a casa. Mio padre mi aveva perdonata, capiva che fossi scappata terrorizzata dalla paura e accettava le mie scuse.
Stavo malissimo per come avevo trattato Sara, ma era l'unico modo per tenerla lontana da me. Non volevo si facesse male, non volevo che Alan le facesse del male per arrivare a me.
-Alla fine hai capito qual era il tuo posto, figlia mia- disse mio padre.
-Sì, mi dispiace di non averlo capito subito-.
-Non importa, l'importante è che tu ora sia qui-.
Un paio di giorni dopo il nostro ritorno avevo sposato Alan.
Ormai mio padre ci assillava con il fatto che noi dovessimo avere un erede il prima possibile.
Onestamente l'idea non mi allettava più di tanto, ma dovevo fingere che fossi veramente innamorata di Alan e che mi fossi veramente pentita del mio comportamento, così assecondai i suoi desideri.
Non passava giorno in cui non pensavo a lei, a suoi capelli biondi, ai suoi occhi magnetici, alle sue labbra rosse, alla sua risata, alla sua voce... Perché il destino me l'ha voluta concedere per poi togliermela per sempre?
-Avanti, il tramonto è finito ormai. Vieni qui con me, con tuo marito- disse Alan sdraiato a letto.
-Ancora un attimo, non sono ancora stanca-.
-Ma non devi essere stanca per farmi compagnia- disse ghignando.
Sospirai: sapevo bene cosa voleva, gli servivo solo a quello.
Mi voltai verso di lui: -Va bene, arrivo-.
Note:
Oggi doppio capitolo per farmi perdonare della mia assenza.
Spero vi piaccia!
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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What Is Love?
FanfictionStar City. Dopo che il padre è rimasto ferito durante il lavoro Sara decide di lasciare il team Legends e occuparsi di lui, venendo così travolta dai ricordi del passato. Lega degli Assassini. Nyssa in tutti questi anni non ha dimenticato l'unica d...