Capitolo 8

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POV Sara

Come ogni giorno a questa parte una volta finita la lezione in palestra mi avviai verso casa. Essendo sera e inizio settimana non c'era molta gente in giro.

Con il rumore del traffico in sottofondo svoltai nella via secondaria che portava a casa.

Sentii dei passi e mi voltai: nessuno. Me l'era immaginata? Forse, ma quel suono era fin troppo reale.

Mi voltai nuovamente e in men che non si dica mi trovai contro la parete del muro; una figura maschile mi sovrastava.

-Non dire una sola parola-. Quella voce...

-Alan? Che ci fai qui?-.

Lui ghignò. -Dov'è Nyssa? Mh?- disse accarezzando la mia guancia.

Mamma mia, ogni volta he mi toccava provavo un disgusto incredibile!

-Ho lasciato la Lega anni fa, cosa vuoi che ne sappia io di dov'è?-.

Sorrise. -Beh, voi due avete sempre avuto un legame molto particolare. Dove rifugiarsi se non da te?-.

Feci finta di non sapere nulla e dissi: -Se n'è andata? Improbabile visto che lei ambiva molto alla posizione di suo padre-.

-Non fare finta di niente, so che sai dov'è-.

-Perché dovrei saperlo? Te l'ho detto, sono anni che me ne sono andata-.

Mantieni la calma. Mantieni. La. Calma.

Sospirò, frustrato. -Non ho tempo da perdere, dimmi immediatamente dove si trova!-.

-Come faccio a dirtelo se non lo so?!- urlai di rimando.

Mi scagliò a terra con forza. Mi rialzai velocemente, pronta a difendermi. Pensavo di poterlo battere, ma evidentemente in quegli anni era diventato ancora più forte.

-Andiamo, non si aggredisce una donna. Nessuno ti ha insegnato a rispettarle?-.

Una voce arrivò alle sue spalla: Leonard.

-E tu chi saresti?- chiese Alan.

-Snart. Tu devi essere Alan dico bene? Sara mi ha parlato molto di te, diceva che eri uno dei migliori assassini in circolazione-.

Lui ghignò; probabilmente al mondo non esisteva persona più vanitosa di lui.

-Modestamente. Sto cercando una ragazza e questa donna sa dove si nasconde- disse indicandomi.

-Ah sì? A me sembrava che ti avesse detto più volte di non saperlo-.

-Mente, ne sono certo!-.

-Perché dovrebbe? Voglio dire, perché dovrebbe nascondere qualcuno che rischierebbe di farla tornare alla Lega?-.

Lo vidi dubitare. Stava abboccando, Alan non sapeva che ero stata liberata dal giuramento della Lega.

-Beh in effetti...- sbuffò -Non finisce qui, Ta-er al-Sahfer- e scomparve.

Sospirai: ci era mancato davvero poco!

-Grazie- dissi a Leonard.

-Di nulla. Non si arrenderà facilmente, dico bene?-.

-Già... Dobbiamo escogitare il modo di sviarlo. A proposito, come fai a sapere tutte quelle cose su di me?-.

Fece spallucce. -Gideon ha tutti i nostri fascicoli, è bastato cercare il tuo-.

Sorrisi. -Beh grazie ancora- e me ne andai.

POV Nyssa

Sara piombò in casa affannata, i vestiti stropicciati e scomposti.

-Che è successo?- chiesi preoccupata.

-Abbiamo un problema: Alan, mi ha aggredita mentre tornavo. Con Leonard l'abbiamo mandato via, ma non si arrenderà facilmente-.

Oh. Mio. Dio. Questo era davvero un bel problema!

-Chiederò a Felicity di mandargli delle false informazioni, non dobbiamo dargli altro motivo di credere che tu sia qui- disse correndo a prendere il telefono.

-Ehy calma! Faremo tutto il possibile, ma rilassati!-.

-No, non posso! Non voglio perderti un'altra volta!- mi urlò.

Avevamo entrambe il respiro affannato e ci fissavamo negli occhi. Mi avvicinai e la baciai, dolcemente.

-Non mi perderai. Te lo prometto-.

E quella promessa l'avrei mantenuta a qualsiasi costo.

Note:
Lo so, è corto questo capitolo ma al momento non ho molto tempo, causa scuola.

Spero che questo capitolo vi piaccia!

Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊

Bye

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