POV Sara
Come ogni giorno a questa parte una volta finita la lezione in palestra mi avviai verso casa. Essendo sera e inizio settimana non c'era molta gente in giro.
Con il rumore del traffico in sottofondo svoltai nella via secondaria che portava a casa.
Sentii dei passi e mi voltai: nessuno. Me l'era immaginata? Forse, ma quel suono era fin troppo reale.
Mi voltai nuovamente e in men che non si dica mi trovai contro la parete del muro; una figura maschile mi sovrastava.
-Non dire una sola parola-. Quella voce...
-Alan? Che ci fai qui?-.
Lui ghignò. -Dov'è Nyssa? Mh?- disse accarezzando la mia guancia.
Mamma mia, ogni volta he mi toccava provavo un disgusto incredibile!
-Ho lasciato la Lega anni fa, cosa vuoi che ne sappia io di dov'è?-.
Sorrise. -Beh, voi due avete sempre avuto un legame molto particolare. Dove rifugiarsi se non da te?-.
Feci finta di non sapere nulla e dissi: -Se n'è andata? Improbabile visto che lei ambiva molto alla posizione di suo padre-.
-Non fare finta di niente, so che sai dov'è-.
-Perché dovrei saperlo? Te l'ho detto, sono anni che me ne sono andata-.
Mantieni la calma. Mantieni. La. Calma.
Sospirò, frustrato. -Non ho tempo da perdere, dimmi immediatamente dove si trova!-.
-Come faccio a dirtelo se non lo so?!- urlai di rimando.
Mi scagliò a terra con forza. Mi rialzai velocemente, pronta a difendermi. Pensavo di poterlo battere, ma evidentemente in quegli anni era diventato ancora più forte.
-Andiamo, non si aggredisce una donna. Nessuno ti ha insegnato a rispettarle?-.
Una voce arrivò alle sue spalla: Leonard.
-E tu chi saresti?- chiese Alan.
-Snart. Tu devi essere Alan dico bene? Sara mi ha parlato molto di te, diceva che eri uno dei migliori assassini in circolazione-.
Lui ghignò; probabilmente al mondo non esisteva persona più vanitosa di lui.
-Modestamente. Sto cercando una ragazza e questa donna sa dove si nasconde- disse indicandomi.
-Ah sì? A me sembrava che ti avesse detto più volte di non saperlo-.
-Mente, ne sono certo!-.
-Perché dovrebbe? Voglio dire, perché dovrebbe nascondere qualcuno che rischierebbe di farla tornare alla Lega?-.
Lo vidi dubitare. Stava abboccando, Alan non sapeva che ero stata liberata dal giuramento della Lega.
-Beh in effetti...- sbuffò -Non finisce qui, Ta-er al-Sahfer- e scomparve.
Sospirai: ci era mancato davvero poco!
-Grazie- dissi a Leonard.
-Di nulla. Non si arrenderà facilmente, dico bene?-.
-Già... Dobbiamo escogitare il modo di sviarlo. A proposito, come fai a sapere tutte quelle cose su di me?-.
Fece spallucce. -Gideon ha tutti i nostri fascicoli, è bastato cercare il tuo-.
Sorrisi. -Beh grazie ancora- e me ne andai.
POV Nyssa
Sara piombò in casa affannata, i vestiti stropicciati e scomposti.
-Che è successo?- chiesi preoccupata.
-Abbiamo un problema: Alan, mi ha aggredita mentre tornavo. Con Leonard l'abbiamo mandato via, ma non si arrenderà facilmente-.
Oh. Mio. Dio. Questo era davvero un bel problema!
-Chiederò a Felicity di mandargli delle false informazioni, non dobbiamo dargli altro motivo di credere che tu sia qui- disse correndo a prendere il telefono.
-Ehy calma! Faremo tutto il possibile, ma rilassati!-.
-No, non posso! Non voglio perderti un'altra volta!- mi urlò.
Avevamo entrambe il respiro affannato e ci fissavamo negli occhi. Mi avvicinai e la baciai, dolcemente.
-Non mi perderai. Te lo prometto-.
E quella promessa l'avrei mantenuta a qualsiasi costo.
Note:
Lo so, è corto questo capitolo ma al momento non ho molto tempo, causa scuola.Spero che questo capitolo vi piaccia!
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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What Is Love?
FanfictionStar City. Dopo che il padre è rimasto ferito durante il lavoro Sara decide di lasciare il team Legends e occuparsi di lui, venendo così travolta dai ricordi del passato. Lega degli Assassini. Nyssa in tutti questi anni non ha dimenticato l'unica d...