Durante i giorni successivi i due ragazzi si trovarono sempre in quella grotta cercando di organizzare alla perfezione un piano che potesse avere buoni risultati: unendo la materia grigia di Shinichi e l'irruenza di Ran, riuscirono a definire un piano che avrebbe permesso loro di fermare per sempre l'organizzazione.
Dopo quasi una settimana d'incontri al loro rifugio i due ragazzi erano pronti per attuare quel piano, si erano ritrovati anche quel giorno lì e, dopo aver definito gli ultimi dettagli, iniziarono a decidere come attuarlo al meglio.
«Dobbiamo chiedere aiuto agli altri.»
«Anche agli adulti?» domandò la ragazza.
«No! Non capirebbero, direbbero solamente che è pericoloso, questa volta dobbiamo cavarcela da soli!» sentenziò Shinichi deciso.
«Bene. Allora mentre io andrò a riferire ad Aoko, Sonoko e Kazuha che abbiamo bisogno del loro aiuto, tu penserai ai ragazzi.»
«Perfetto!»
«Potremmo usare questa grotta come punto di ritrovo. È piccola ma se...» non riuscì a finire la frase perché il ragazzo la bloccò.
«No! Questa grotta è nostra e di nessun altro!» sentenziò lui, facendola sorridere divertita.
«Va bene. Allora dove ci vediamo?» domandò.
«A casa mia!»
«E come faccio con mio padre?»
«Ti fai passare a prendere in macchina da Sonoko, così non sospetterà di nulla.»
«Va bene! Allora ci vediamo tra due giorni a casa tua.»
I due uscirono dalla grotta, si diedero un lieve bacio e poi ognuno andò per la sua strada in modo che nessuno li vedesse insieme.
Due giorni dopo si ritrovarono, come deciso, tutti a villa Kudo. Erano le tre del pomeriggio, quando tutto il gruppo si sistemò nella sala da pranzo, precisamente undici persone, tutti chiamati da Shinichi e Ran per organizzare il piano. Appena tutti furono seduti, il giovane detective cominciò a parlare.
«Allora, per prima cosa, per attuare il piano ho bisogno di sapere tutto il possibile sui loro movimenti dato che ho perso la memoria. - annunciò come scusante, anche se oramai ricordava quasi tutto del suo passato - Perciò Ai, dimmi cosa sai sull'opale verde.» fece, rivolgendosi alla ragazzina.
Lei contorse le mani sul tavolo, come se fosse appena stata scoperta in flagrante, poi parlò con tono tranquillo.
«Ne avevo sentito parlare da mia sorella, subito dopo che mi hai chiamato ho fatto delle ricerche e, guardando la sua composizione chimica, è probabile che quello che ha detto Kaito non sia errato.»
«Ok, - rispose lui - invece per quanto riguarda un certo microchip ne sai qualcosa?» chiese poi, speranzoso.
«No, perché?» domandò lei incuriosita.
«Niente - rispose il ragazzo - credevo di aver sentito qualcosa a suo riguardo da Vermouth e volevo esserne sicuro.» non aveva nessuna intenzione di rivelare a tutti i presenti il motivo per cui l'organizzazione ce l'aveva così tanto con lui, ma l'idea di non sapere niente su quel chip dentro al suo corpo lo assillava e così, istintivamente, strinse la mano di Ran che era proprio al suo fianco.
Nell'ora successiva il ragazzo spiegò dettagliatamente il piano che lui e Ran avevano messo a punto nei vari giorni dentro alla loro grotta, spiegando ad ognuna delle persone il loro compito. Solo dopo quell'ora, quando fu chiaro tutto a tutti, il gruppo si congedò, dandosi appuntamento al giorno dopo per attuare finalmente il piano. Solo a quel punto, i due ragazzi rimasero nuovamente soli in quell'enorme casa.
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Ricordi di ghiaccio rosso
FanfictionAi ha dato l'antidoto a Shinichi, facendolo tornare adulto, e ha raccontato a Ran il segreto di Conan Edogawa. Shinichi, invece, è riuscito a far arrestre i pezzi grossi dell'organizzazione con molte difficoltà, scoprendo, però, con enorme dispiacer...