ㅡblack #2

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"It creates barrier between itself and the outside world."

Sentivo che c'era un muro tra di noi.
Un muro pieno di segreti.
Cose che non mi aveva mai raccontato e probabilmente non lo avrebbe mai fatto.
Cose che non avrei mai saputo, cose mai dette.
Sembrava che il muro crescesse giorno dopo giorno, notte dopo notte.
Quando lo sentivo infilarsi nel suo letto lamentandosi e quando mi giravo verso il materasso vuoto il mattino seguente.
Un muro che in certi periodi sembrava troppo spesso ed alto da abbattere ed in altri fragile quanto porcellana.
Un muro che probabilmente vedevo solo io ma veniva creato da lui.

"Assomigli ad un cavallo."
"E tu ad una tartaruga."

E ricordo tutte le volte in cui con le parole ho provato a buttarlo giù quel muro, per scoprire cosa Yoongi nascondesse.
Mi ricordo di tutte quelle risposte scontrose alle mie domande troppo curiose.
Così come ricordo tutte le volte in cui sono riuscito a procurare qualche crepa sulla ruvida superficie, che poi si è tramutata in buchi.
E da buchi, finestre.
Da finestre, voragini.
Da voragini, porte.

Porte d'accesso che mi facevano avvicinare lentamente a lui.
Porte che altrettante volte mi venivano sbattute in faccia.
Ma a me andava bene cosí.
Andava più che bene.
Dovevo accettare anche questo lato scontroso di Yoongi dai capelli neri.


I giorni in cui non si poteva parlare con lui era quando si chiudeva nel suo piccolo studio per ore.
Usciva solo per prendere altro caffè dalle macchinette dell'agenzia, era troppo pigro per andare in una vera caffetteria.
In quei giorni era più irascibile di una ragazza con le sue cose.
Io lo capì solo dopo.
All'inizio pensavo di essere la causa del suo comportamento scontroso: sarò troppo appiccicoso? Assillante? Noioso?
Quando lo vidi comportarsi così anche con gli altri feci un sospiro di sollievo.
Era solo la tinta che lo faceva sembrare antipatico.

color of your hair; yoonseokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora