Weekend (parte uno)

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LOVE'S PUZZLE
Capitolo dieci: Weekend.

Erica's Thoughts

Sono davanti a casa Falco con... beh due valigie. Com'è possibile? Beh, ho fatto lo stupido errore di lasciar fare ad Alice.Semplice, no? Credo che le sia passato di mente che avremo trascorso solo due notti e tre giorni senza genitori. Wow, al solo pensarci le gambe mi tremano... suono il campanello, dopo aver preso un lungo respiro. Non so come comportarmi, è... un passo enorme... in teoria appena apre la porta potrei già saltargli addosso e riempirlo di baci. I quaranta giorni sono finiti.Mi viene ad aprire con una canottiera e in boxer... waaa, qualcuno è ben sveglio l'ha sotto, peccato che Lui, intendo il vero lui, non mi stia guardando, ha tra le mani un libro, una matita in bocca, gli occhiali da vista, di cui non se ne fa niente perché vede benissimo, sulla testa e un'altra matita dietro l'orecchio. Ok, è sexy ma... potrebbe anche degnarmi di unosguardo!

«Forse ho sbagliato casa, il vicino potrebbe darmi più considerazione!» Sgrana gli occhi e alza lo sguardo su di me. Miracolo!

«Scusa, è solo che... devo finire qua. Non pensavo fossi te, entra pure.» Mi aiuta con le valigie, senza chiedere nulla, e andiamo in cucina.

«Cosa stai facendo?»

«Cruciverba.» Alzo un sopracciglio, ditemi che sta scherzando! Imbufalita mi alzo dalla sedia, su cui mi ero precedentemente seduta e mi avvicino fino a buttare, il più lontano possibile, quell'affare da lui. Mi guarda e credo anche che vorrebbe replicare qualcosa, ma infine mi sorride divertito.

«Non dirmi che adesso sei gelosa anche di una misera rivista?» Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe e la sua eccitazione si tende ulteriormente, ghigno e lui sospira.

«Vuoi ancora giocare?» Mi mordo maliziosamente il labbro inferiore ma lui è serio, mi osserva come se stesse esaminando qualche quadro.

«Voglio solo contemplarti un po'. Mi sei mancata... lo so che ci siamo visti ieri ma è così.» Arrossisco e lui sorride, prende a sfiorarmi i tratti del viso con le sue lunghe e affusolate dita. Socchiudo gli occhi per incanalare meglio le sensazioni, mi sta facendo impazzire. Prende ad accarezzare le mie labbra e poco dopo sento le sue sulle mie. Mi sta baciando, dopo quaranta giorni le nostre labbra finalmente hanno ripreso ad essere al loro giusto posto, l'uno sopra l'altro. Si stanno solo sfiorando, assaporando il momento. Il mio labbro superiore è intrappolato tra le sue, lo morde leggermente per poi umetterlo. Rabbrividisco, le sensazioni che sto provando sono forti e soprattutto eccitanti. Le nostre bocche ricombaciano per poi stuzzicarsi di nuovo, schiudo le mie labbra lasciando lo spazio alla sua lingua per entrare, i suoi movimenti sono leggeri e lenti, come se volesse incanalare ogni emozione e movimento nella sua mente, poco importa che i nostri occhi siano chiusi, abbiamo gli altri sensi amplificati. Quando le nostre lingue si sfiorano, rimango senza fiato, mi sembra quasi uno dei miei sogni ma so che questa è la realtà. Ansanti ci allontaniamo, non troppo però, abbiamo bisogno di un contatto, così appoggia la fronte sulla mia.

«Adesso, sto bene.» Annuisco alle sue parole.

«Non voglio affrettare troppo le cose ma... cosa ne dici di andare di sopra?» Mi spettina i capelli dopo aver annuito alla mia proposta e mi aiuta ad alzarmi.

«Era da un po' che non mettevo piede nella tua camera...» Dico mentre si siede sul letto sorridendomi.

«Beh, la prima, e ultima volta, ci siamo scambiati il nostro primo bacio e poi... sei scappata.»

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