Delucidazioni e confessioni.

382 14 17
                                    

LOVE'S PUZZLE Capitolo dodici: Delucidazioni e confessioni.  


Erica's Thoughts
Sono una persona codarda? Che scappa? Che non affronta i problemi? O come in questo caso i proprio sentimenti? E' una settimana che ci penso, ci rimugino ma non ho trovato risposta alle mie domande. Lui aspetta una mia risposta ma io non riesco nAndreeno a guardarlo negli occhi. Ha rinunciato a provarci, ha capito che ho bisogno di tempo e... mi sta lasciando il mio spazio. Mi manca terribilmente ma... se lo chiamassi, se ci vedessimo, sarebbe come a dire: "Sì, voglio essere la tua fidanzata!" Solo a pensare a queste parole, il mio cuore perde un battito per poi ricominciare a correre più velocemente ma... le mie gambe tremano, e sono proprio loro che non mi fanno ragionare lucidamente. Se devo essere sincera, sono sicura che il coraggio o comunque la rivelazione dei miei sentimenti non li troverò stando sul mio letto guardando il vuoto ma... non riesco a trovare altra soluzione.

«Sister, sto entrando!» Sbuffo e punto i miei occhi verso la porta. Invece di entrare totalmente, lo scemo di mio fratello fa sporgere un suo braccio, alzo un sopracciglio mentre lui continua muoverlo dall'alto verso il basso per poi farmi il gestaccio con il dito medio.

«Sono venuto in pace!» Sorrido.

«Sei poco credibile se mi fai il gestaccio.» Ride e fa finalmente vedere il suo viso.

«Era per sdrammatizzare ma... sappi che ora non sono qui come fratello ma come amico!» Aggrotto la fronte e sposto le mie gambe, dall'averle appoggiate al petto, le faccio incrociare sul materasso. Lui si siede davanti a me nella stessa posizione. «Sappi che ce l'ho con te. Non si fa così, lui si è aperto, si è esposto e tu? Tu scappi! Lo eviti! Non lo ami? Diglielo!» I miei occhi si fanno umidi, sto cercando di non piangere, so che le sue parole sono vere ma...

«Non so cosa provo! Non lo capisco! Non sto giocando con i suoi sentimenti.» Il mio stomaco è a soqquadro, e vedere la sua espressione triste mi fa stare ancora peggio. Non ho mai pianto come in questi giorni... soprattutto a causa delle mie seghe mentali.

«Se mi guardi così, non riesco a rimanere arrabbiato. Sei la mia sorellina.» Tiro su col naso. 

«Non avevi detto di essere qui in veste di amico?» Alza le spalle e ridacchio asciugandomi le lacrime. Mi aiuta e poi mi pizzica una guancia. 

«Non servono queste lacrime. Io non so come aiutarti... penso che dentro di se stessi si sappia quello che si prova veramente.» Alzo gli occhi al cielo.

«Sai, se sapessi anche un terzo di quello che provo, a quest'ora, non sarei qui a piangere e far lavorare il mio criceto, che chiede riposo nel mio cervellino!» Mi guarda con un'espressione buffa.

«Criceto? Non hai dei neuroni? Hai un misero criceto lì dentro?» Scoppia a ridere e io lo guardo sorridendo, in fondo mi fa bene parlarne, almeno credo e poi senza rendersene conto, mi tira su di morale, almeno leggermente.

«A parte i criceti, voglio dirti che non mi ha mandato lui, penso che se lo sapesse mi ucciderebbe.» Sorrido dolcemente.

«Sinceramente non ho pensato nemmeno per un secondo che lui c'entrasse in qualche modo nel tuo losco piano.» Annuisce.

«Bene, ho da farti qualche domanda... non devi pensare, devi semplicemente rispondere.» Un po' perplessa annuisco. Ho una morsa allo stomaco ma non posso non rispondere e poi chissà, potrebbe anche aiutarmi in qualche modo, no? «Lo pensi?» Sgrano gli occhi e annuisco.

«In continuazione, ho solo lui in mente.» Rimane inflessibile, non fa trasparire nulla dalla sua espressione.

«Tra di voi c'è feeling?» Arrossisco, che cosa intende?

Love's puzzleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora