14.Un gesto inaspettato

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                              Karen:

Verso mezzanotte andammo al parchetto vicino la scuola, c'era un altro gruppo misto di ragazzi e ragazze che ci aspettava.
Alex:"Buonasera signorine!"
Derek:"Smettila Alex, le spaventi così!"
Tutti scoppiarono a ridere, poi Derek e Loris iniziarono a presentarmi i nuovi ragazzi.
Derek:"Loro invece sono Hanna, Erica, Jessica e Nicole!"
Porsi la mano e mi presentai, cercai di essere simpatica e fare amicizia con tutti il prima possibile per sentirmi a mio agio.
Jackson:"Dove sarà il rave?"
Alex:"È in periferia! Una casa abbandonata"
Hanna prese dalla borsa una birra e alzandola in aria gridò
Hanna:"Muoviamoci allora!"
Ci incamminammo in gruppo e dopo una ventina di minuti arrivammo a destinazione.
Eravamo in fondo alla strada e si poteva già sentire la musica che pompava in tutta la casa, Hanna andò avanti per prima, poi noi la seguimmo. Entrammo nella casa, i ragazzi si divisero e andarono incontro ai loro amici per salutarli e scambiarsi due chiacchiere, Loris mi prese per mano e mi portò al centro della stanza per ballare. Non si vedeva nulla, il buio dominava la stanza, c'erano dei ragazzi che distribuivano dei braccialetti neon e altri truccavano il volto con delle tempere che si illuminavano con una luce specifica. Erano tutte canzoni movimentate scelte dal dj, all'entrata c'erano piazzati dei tipi loschi che sicuramente ne stavano approfittando e stavano vendendo droga, in fine c'era un tavolo con sopra tantissimi alcolici. Presi per mano Loris e vidi Hanna avvicinarsi
Hanna:"Ehi, ho della polvere d'angelo, ne volete?"
Guardò Loris con sguardo seducente e lui a sua volta guardò me
Loris:"Hai mai provato?"
Karen:"Non assumo droghe, se vuoi vai tu!"
Loris:"Non voglio lasciarti sola!"
Jeckson mi spuntò da dietro e mise il suo braccio sulle mie spalle
Jackson:"Non è sola, è una festa, vai a divertirti!"
Loris:"Sicuri?"
Annuì anche se ero completamente gelosa del fatto che dovesse stare solo con Hanna, non mi piaceva per niente lei.
Guardai Jeckson, sorrideva guardando per aria e saltellava a ritmo di musica.
Karen:"Ma sei ubriaco?"
Jeckson:"Ho bevuto solo due bicchieri, sto bene, balliamo!"
Ballammo un paio di canzoni e stranamente pensai a divertirmi dimenticando che Loris era solo con Hanna.
Tra una risata e l'altra io e Jeckson legammo tanto, bevemmo e iniziò ad essere tutto più sopportabile e meno faticoso.
Karen:"Devo andare in bagno, dov'è?"
Jackson:"Vieni ti accompagno"
Karen:"Non ci pensare neanche!"
Jackson:"In queste feste è tutto un gran casino, non sai cosa ti potrebbe succedere se vai in bagno da sola!"
Karen:"Va bene, allora cerchiamo Jessica o Erica e ci andrò con loro!"
Jackson:"Jessica è andata a casa con Derek e Erica è strafatta fuori sul vialetto insieme ad Alex"
Sorrise come se tra noi due stesse diventando una sfida
Karen:"Va bene..."
Mi accompagnò vicino la porta del bagno ed io entrai per prima.
Era come a scuola, c'erano quattro bagni, tutti occupati.
Mi sedetti per terra aspettando che se ne liberasse uno e Jeckson si sedette accanto a me.
Dopo pochi minuti una porta si aprì con delicatezza, mi misi in piedi pronta ad entrare ma rimasi pietrificata. Vidi uscire Hanna insieme a Loris, avevano uno strano sorriso in faccia. Il mio volto divenne cupo e rammaricato, guardai Loris dritto negli occhi ma il mio sguardo ricadde sulla sua maglietta, era messa al contrario e la cerniera dei jeans non era chiusa. Hanna continuava a guardarmi con aria arrogante. Il sorriso di Loris scomparve è dopo minuti di silenzio guardai entrambi e uscii dal bagno sbattendo la porta. Avevo le lacrime agli occhi e mi tremavano le gambe, Loris cercò di venirmi dietro ma Jeckson fu più veloce e si affrettò a fermarlo.
Jeckson:"Hai già fatto abbastanza!"
Poi venne verso di me, mi guardò attentamente, mi spostò i capelli dietro l'orecchio e mi abbracciò.
Jeckson:"Vuoi che ti riporti a casa?"
Karen:"Ho dimenticato le chiavi questa mattina e i miei non sanno che sono uscita, non posso mica tornare a quest'ora!"
Jeckson:"Ok allora dormirai da me!"
Karen:"E i tuoi che diranno?"
Jeckson:"Ho un appartamento tutto mio, sta' tranquilla!"
La cosa mi metteva paura, non conoscevo molto Jeckson ma sembrava un bravo ragazzo, così accettai.
Karen:"Dove abiti?"
Jeckson:"All'andata ho lasciato l'auto vicino il parco, da lì poi andremo a casa mia!"
Iniziammo ad incamminarci, Jeckson mi abbracciava lateralmente con un braccio ed io avevo la testa appoggiata a lui. Non ci scambiammo neanche una parola durante il tragitto, arrivati al parco entrammo in macchina e iniziammo a dirigerci verso casa sua.

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