10.Casa dolce casa

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                               Karen:

Mi svegliai in bagno appoggiata al muro, mi guardai in torno e vidi Loris che scriveva qualcosa al computer.
Karen:"Ehi..."
Loris:"Buongiorno, alla buon ora eh! Sono le 13!"
Karen:"Mi scoppia la testa! Hai un aspirina?"
Loris:"Nella tasca superiore della valigia!"
Mi alzai e mi avvicinai alla valigia di Loris, presi un aspirina e cercai una bottiglia d'acqua. Appena il mal di testa iniziò a scomparire mi feci un bagno per rilasciare la tensione e poi misi dei vestiti nuovi.
Tornai in camera e cercai del cibo
Loris:"Che cerchi?"
Karen:"Ho fame!"
Loris:"Ho finito di scrivere la ricerca, allora? Andiamo a pranzare in un ristorante qui vicino?"
Karen:"Ok!"
Andammo in giro ad acquistare qualcosa da portare a casa per ricordo e poi andammo a pranzare in un ristorante situato nel centro della città.
Loris:"Tutto bene?"
Karen:"Sì, sono stanca ma è tutto ok"
Loris:"Se vuoi possiamo tornare in Hotel!"
Karen:"No tranquillo, questa sera dovremmo partire per tornare a Boston, non voglio sprecare l'ultimo giorno di vacanza!"
Loris:"Come vuoi!"
Andammo in giro per il paese e passammo un pomeriggio perfetto, il tramonto arrivò in fretta e l'ora del ritorno si avvicinava.
Loris:"Forse è arrivato il momento di tornare in hotel per sistemare la valigia, tra poco arriverà il taxi!"
Karen:"Concordo!"
Ci avviammo per l'hotel, io comprai una maglietta e un souvenir, Loris invece prese una bolla con all'interno un monumento della città.
Arrivati in hotel cenammo in fretta e sistemammo le valigie, scesimo al bar ad aspettare il taxi sorseggiando un frappè.
Loris:"Sono stati belli questi giorni insieme!"
Karen:"Già, sarà difficile tornare alla vita quotidiana!"
Appena partimmo ricordai di aver scordato la felpa di Loris
Karen:"Loris, la tua felpa! L'ho scordata all'hotel!"
Loris:"Sta' tranquilla, posso regalartene un'altra se proprio vuoi" disse con aria arrogante
Karen:"Non mi servono le tue felpe!" dissi, poi scoppiammo a ridere
Loris:"Come ti pare!"
Arrivammo a Boston dopo un paio d'ore, era arrivato il momento di salutarci e tornare a casa per riposare e affrontare al meglio il giorno successivo. Loris mi salutò, poi ci separerammo. Arrivata sul vialetto di casa feci un profondo respiro, poi prima di aprire la porta dell'entrata sentì urlare il mio nome.

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