Fire with Fire

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Un'altra volta, l'ennesima in cui ci troviamo in questa situazione. So già cosa sta per succedere, lo sento nell'aria carica di elettricità. Basta solo una scintilla.

È così tutte le volte: siamo seduti in macchina, parliamo tranquillamente e ci guardiamo negli occhi, ognuno legge il desiderio reciproco nello sguardo dell'altro.

È così anche stasera, ma con una differenza: sono io a prendere l'iniziativa. I nostri volti sono ancora lontani, ma vengo inevitabilmente attratta verso di lui e, prima ancora che possa pensare a quello che sto facendo, poso le mie labbra sulle sue. Dura forse qualche secondo, ma basta per far nascere sul mio volto un sorrisetto compiaciuto.

-Ops- mormora lui -E' successo di nuovo-.

Prima che continui lo zittisco con un altro bacio -E' per questo che mi hai chiesto di vederci qui stasera?-.

Scuote la testa -Tu però volevi che succedesse-.

-Forse- il mio tono trasuda malizia a volontà, e non passa neanche un secondo prima che le nostre labbra si incontrino di nuovo.

Le sue mani corrono lungo i miei fianchi via via che i baci diventano più lunghi, profondi e avidi. Passo una mano dietro il suo collo e lo attiro a me, come se avessi paura che possa scappare da un momento all'altro.

Sento il mio respiro farsi irregolare mentre la sua lingua gioca con la mia. Ho un blackout completo nella testa, e non riesco a pensare ad altro che alla voglia di baciarlo.

A un certo punto mormora qualcosa che però non riesco subito a capire.

-Non mordermi le labbra o impazzisco- ripete scostandosi appena.

-Come?- ribatto volutamente mentre continuo a mordergli delicatamente il labbro inferiore.

Le sue mani rinsaldano la presa mentre si inerpicano sulla mia schiena, spingendomi verso il suo corpo. Io faccio altrettanto, facendo scivolare la destra sotto la sua maglietta e iniziando ad accarezzargli il torace. Sotto i polpastrelli sento il bordo frastagliato delle cicatrici dovute all'incidente, e mi chiedo quanto possa aver sofferto in tutto quel periodo.

Si lascia sfuggire un gemito di piacere quando, accompagnata da lui, scendo con la mano oltre il bordo dei pantaloni.

Per un momento mi lascia andare, per riprendere fiato, e traccia una linea di baci lungo il mio profilo.

-Ci ho pensato- mormoro quando le sue labbra si posano sulla punta del mio naso.

-A cosa?-.

Sospiro, senza allontanarmi -Se ti dicessi che ho voglia di fare l'amore con te?-.

Si scosta di qualche centimetro con un'espressione confusa e stupita allo stesso tempo dipinta sul volto -Sul serio?-.

Mi avvicino e lo bacio di nuovo prima di decidermi a rispondere -Credo di aver aspettato abbastanza, quando sono con te sto bene, perciò... Perché no?-.

Mi scosta una ciocca di capelli che era scivolata sulla guancia -Sai, non me l'aspettavo-.

Sorrido, premendo le labbra sulle sue.

In passato non sono mai stata così diretta, e sinceramente sono sorpresa da me stessa. Ma la verità è che sono stanca di aspettare, voglio provarci questa volta. Mi è sempre andata male, forse proprio a causa della mia indecisione. Ma questa volta voglio giocarmela, perché temo che un'occasione come questa non si ripeterà mai più.

-Allora?-.

Fa scivolare una mano sulla mia gamba, accompagnando il gesto con lo sguardo, e solo quando torna a guardarmi negli occhi mi risponde -Anche io ne ho voglia-.

Mi afferra saldamente per un fianco e le sue labbra si fanno voraci, tanto che ho appena il tempo di respirare. Passa forse qualche minuto prima che la sua mano riesca a insinuarsi sotto la mia maglietta.

-C'è una condizione- sussurro quando riesco a prendere fiato.

-Quale?-.

Faccio un cenno in direzione dell'abitacolo -Non qui-.

Sembra quasi che stia per ribattere, quindi gioco la mia carta migliore. Allungo una mano sulla sua gamba e, tenendo il viso a pochi centimetri dal suo, la faccio scorrere lentamente verso il torace -Andiamo da qualche altra parte, o non se ne fa niente- mormoro con la voce più maliziosa che riesco a tirare fuori.

-Stronza- ribatte, dandomi un bacio veloce e mettendo in moto.

Sorrido compiaciuta; sapevo che non avrebbe mai resistito davanti a una minaccia simile. Mi lascio andare contro il sedile mentre lui fa inversione ed esce dal parcheggio.

Il suo ascendente sarà forte su di me, ma niente eguaglia il potere e la volontà di una donna.

Pieces of an Ordinary GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora