Photograph

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Non riuscirò mai a capire come mai queste serate passino sempre così in fretta. Mi sembra che ci siamo seduti al tavolo solo dieci minuti fa, e invece sono già passate più di quattro ore. E ora siamo qui, tutti in piedi, mentre ci apprestiamo a tornare alle nostre auto.

-Scusate ragazze, ho lasciato i regali in macchina. Li vado a prendere e torno subito!-.

Se ne va prima ancora che possa girarmi verso di lui, prima ancora che possa solo formulare un pensiero.

-Ehi guarda questa foto!- la mia amica mi afferra per un braccio e mi trascina da una parte per mostrarmi lo schermo del suo cellulare -Siete così carini!-.

Le lancio un'occhiataccia prima di prendere in mano il telefono.

Siamo noi due, seduti vicini, ci guardiamo e ridiamo; non mi sono nemmeno accorta che ci stava fotografando. Solitamente, quando qualcuno cerca di farmi una foto di nascosto, lo noto subito, ma non in questo caso.

Cerco di capire in quale momento sia stata scattata, perché non riesco proprio a ricordarlo. Ci siamo detti tante cose e abbiamo riso tanto insieme, e questo sembra un istante come tanti altri, ma non lo è.

Questa fotografia ci ha colti di sorpresa, in un momento in cui nessuno dei due era in posa. È così naturale, così... vera. I nostri sguardi si incontrano e si sorridono mentre ci prendiamo in giro per l'ennesima volta.

-E' venuta bene- commento alla fine, continuando ad osservarla; non riesco proprio a staccare gli occhi.

-Tutto qui?- esclama lei -Dai, ammettilo che state bene insieme!-.

Non ci penserei su due volte, se solo fosse vero. Non c'è nessuno che sappia quanto vorrei che tutto questo fosse reale, che questa fotografia fosse effettivamente quello che voglio così tanto.

Sto cercando qualcosa da dire quando lei, improvvisamente, mi strappa il telefono dalle mani e si allontana di qualche passo; solo allora mi rendo conto che è tornato e tiene in mano un sacchetto di carta marrone.

-Questo è per te- mi sorride mentre mi porge un pacchetto avvolto nella carta rossa.

-Non dovevi, però grazie- ricambio il sorriso prendendolo in mano.

Mi sembra così strano ricevere un regalo da parte sua, anche se non è poi così insolito. Insomma, fino a qualche minuto fa stavamo festeggiando il mio compleanno e quello della mia amica, quindi perché non avrebbe dovuto farlo?

Mi rigiro il pacchetto tra le mani per qualche secondo, facendo scorrere le dita lungo il nastro bianco, tenuto fermo da un fiore di carta, anch'esso bianco. Non credo di aver mai ricevuto un regalo preparato con così tanta cura.

Con attenzione tolgo prima il nastro, poi stacco il nastro adesivo cercando di non rompere la carta rossa, finché non scopro il contenuto. È un elegante quaderno con le copertine rigide rilegato con una spirale nera, accompagnato da una matita; per quanto semplice, mi piace tantissimo.

-So che ti piace cucinare, così adesso puoi scrivere tutte le tue buonissime ricette- spiega lui.

Alzo lo sguardo su di lui -Grazie mille, davvero- sorrido, di nuovo.

Distolgo gli occhi quando la mia amica inizia a ridere e lo ringrazia per il suo regalo. Ancora una volta la sua gentilezza mi stupisce, forse più di quanto non abbia mai fatto in passato.

Per quanto desideri fermare il tempo, non possiamo più rimandare questo momento; la serata è ormai finita e i miei amici se ne stanno andando.

-Se vuoi ti accompagno alla macchina- mi dice, prendendo in mano il vassoio con la torta che fino a quel momento avevo io -Mi sembra che tu abbia un po' troppe cose-.

-Beh, grazie- accetto con gratitudine, dopodiché ci incamminiamo.

Mentre ci dirigiamo verso il parcheggio non ci diciamo granché; ci scambiamo qualche battuta, ma ormai è evidente che anche per lui la serata è finita. Quando arriviamo, mi aiuta a sistemare tutte le mie cose in macchina, poi fa per andarsene.

-No aspetta, ti riaccompagno alla tua macchina- propongo -Dai, salta su. Ti do un passaggio-.

Cerca di protestare, ma sono irremovibile; sono disposta a tutto pur di passare qualche minuto in più in sua compagnia. Alla fine, anche se un po' riluttante, accetta e si siede sul sedile del passeggero.

Il tragitto dura non più di qualche minuto, e quando mi fermo mi sembra sia passata solo una frazione di secondo.

-Grazie per essere venuto- gli dico prima che scenda dalla macchina -E grazie anche per il regalo-.

-Grazie a te per avermi invitato- mi risponde, poi scende -Ci risentiamo, ok?-.

-Certamente! Buona notte!- non mi serve cercare di sembrare felice perché, nonostante tutto, lo sono.

Con il sorriso sulle labbra, faccio inversione e mi avvio verso casa.

Faccio appena in tempo a sistemarmi per la notte che il telefono vibra sul letto; è la mia amica che mi ha mandato la foto. Il sorriso nasce nuovamente sulle mie labbra mentre ripenso alla serata; sto così bene quando sono con lui.

Alla fine mi addormento così, con quell'immagine ancora davanti agli occhi, nella speranza che un giorno diventi realtà.

Pieces of an Ordinary GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora