Mi sveglio con un sobbalzo quando la sveglia trilla sul comodino. Allungo una mano per spegnerla, poi mi volto dall'altra parte. Rimango intontita per una decina di minuti, poi la foschia che appanna il mio cervello inizia a dissiparsi.
Sono tornata a casa soltanto tre ore fa e di certo non mi sono bastate per recuperare le energie. Ancora sento la musica a tutto volume rimbombare nelle orecchie, rendendo ovattati tutti gli altri suoni. Ripenso alla serata appena passata e mi chiedo se è davvero successa. I ricordi sembrano confondersi tra di loro e quasi mi sembra di non distinguere realtà e fantasia.
Mi rivolto nel letto e lancio un'occhiata agli abiti ammonticchiati che ho lasciato sulla sedia ieri sera; solo in questo momento mi convinco che è tutto vero. Mi scosto una ciocca di capelli che mi è finita sugli occhi, e nel farlo sento un odore che non riconosco immediatamente. Cerco di far mente locale, perché so di aver già sentito quel profumo. All'improvviso, ricordo.
Mi allungo sul letto fino a raggiungere la sedia e tra gli abiti recupero la maglietta che indossavo fino a qualche ora fa. La rigiro per qualche secondo tra le mani e inspiro profondamente il fantasma dell'odore rimasto impigliato tra le fibre di cotone. È il suo profumo, dolce e deciso allo stesso tempo, e mi piace da morire.
Chiudo gli occhi, assaporandone ogni nota nascosta, e lascio che la mia mente torni a qualche ora fa. Sento un brivido percorrere tutto il mio corpo e mi pare di percepire il tocco delle sue mani sulla mia pelle, il suo corpo incollato al mio. Sento di nuovo il suo respiro affannato sul mio collo, i suoi morsi delicati, le sue mani tra i miei capelli, i suoi 'sei bellissima' mormorati sulle mie labbra.
Mi lascio ricadere sul cuscino, continuando a inebriarmi di quel dolce ricordo. Sento ancora nelle narici il profumo della sua pelle. I miei polpastrelli formicolano nel ricordare le lunghe carezze sul suo petto. Le mie guance avvampano e prudono al ricordo della sua barba che mi pungeva. Le mie labbra tremano al pensiero della lunga scia di baci che ho impresso sul suo torace. Dietro le palpebre chiuse si forma l'immagine del suo volto a pochi millimetri dal mio, le sue iridi color cioccolato che mi fissano intensamente.
Sospiro, coprendomi il volto con la maglietta per impedire ai raggi del sole nascente di colpirmi direttamente. Ripenso alla sera in cui ci siamo conosciuti, alla sua mano che teneva la mia, la sua voce che tentava di sovrastare il volume della musica. Sembra essere passata un'eternità da allora... E pensare che all'inizio io nemmeno volevo provarci!
Chiudo gli occhi, lasciandomi cullare dai ricordi. Tutti quei tentennamenti, tutta quella paura iniziale mi sembrano stupidi adesso. Con lui mi sento così bene, e il tempo passa troppo velocemente quando sono in sua compagnia.
Prima ancora che possa rendermene conto, scivolo di nuovo nel sonno con la maglietta vicino al volto, il suo profumo che riempie tutti i miei sensi.
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Pieces of an Ordinary Girl
Short Story"La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare." (Arthur Schopenhauer) Questa è una raccolta di racconti che ho scritto in diversi momenti della mia vita, che hanno tutti un filo conduttor...