Capitolo 5

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Di nuovo sveglio, di nuovo mandido di sudore, e di nuovo il cuore che batteva all'impazzata, lo stesso cuore che si fermò per un momento quando sentì un peso sulla pancia. Lo vidi addormentato su di me, lo scostai delicatamente e mi sedetti con la testa fra le mani, nel tentativo di calmarmi. Lo sentì muoversi, forse in uno stato di dormiveglia, per poi posarsi sulla mia spalla e riaddormentarsi. Lo adagiai sul divano, e guardai l'orologio che segnava le 02:40. Mi feci una doccia veloce e, prendendo un libro per passare il tempo, mi sedetti sulla sedia di fianco al divano a leggere, nell'invano tentativo di rilassarmi, abbandonai anche l'idea di riuscire a leggere e iniziai a fissare il vuoto.
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Mi svegliai infastidito dal suono della sveglia del cellulare, la spensi e vidi Katoo che finalmente si stava svegliando, sentivo la schiena dolorante, dormire su una sedia non era il massimo della comodità.
Si sedette e mi guardò.
Ka: Dobbiamo andare in studio.
Mi: Per forza?
Ka: Oggi no.
Mi: Meglio.
Mi stiracchiai.
Mi: Ma, che ci facevi addormentato su di me?
Ka: N-nulla.
Si alzò di scatto con la scusa di dover preparare la colazione, ma non riuscì a nascondere un'evidente rossore in volto. Passai dalla cucina per andare a fumare in terrazza, mi raggiunse da dietro, prese la sigaretta dalle mie mani e la spense, per poi prendere il pacchetto.
Mi: Katoo!
Ka: Niente storie, ti stai facendo del male, e lo sai anche tu.
Sbuffai.
Ka: Muoviti che è pronto.
Mi: Non ho fame.
Ka: Michele...
Feci no con la testa e mi sedetti sul divano.
Si sedette di fianco a me e mi prese la mano.
Ka: Michele che hai?
Mi: Sto bene tranquillo, sto bene.
Ka: Michele, per favore.
Mi: TI HO DETTO CHE STO BENE, LO VUOI CAPIRE.
Mi alzai e mi diressi verso la mia camera, finché non svenni.
Mi risvegliai sul mio letto, con lui che mi teneva d'occhio.
Mi: Scusami...
Dissi mormorando.
Mi prese di nuovo la mano.
La ritrassi e mi girai, dandogli le spalle.
Ka: Vuoi stare solo?
Mi: No - Dissi con la voce tremante.
Si sdraiò con me e mi abbracciò, io mi girai e mi strinsi a lui, intanto mi accarezzava la testa. Mormorò qualcosa che non capì. Poi mi abbandonai al sonno.

Smoke - Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora