Mi svegliai siccome sentivo un qualcosa sulla mia fronte, era Katoo che mi misurava la febbre.
Ka: Oddio scusa, non volevo svegliarti.
Mi: Ti metti vicino a me?
Annuì e si mise accanto a me, lo baciai senza esitare poi poggiai la testa sul suo petto.
Mi: Quando mi dirai tutto?
Ka: Il prima possibile, davvero.
Mi: Ma è qualcosa di grave?
Ka: Non lo so...
Mi: mi fido di te.
Ka: Sono contento.Ad un tratto sbiancai.
Ka: Mic, che hai?
Mi: Oggi vengono i miei genitori.
Ka: E allora?
Mi: Come allora? Io sono un rottame, non sanno della nostra relazione e ci sono ancora i posacenere in giro, Loro non sanno che io fumo.
Ka: Allora datti una sistemata, io vedo di rimettere un po in ordine.
Mi: Glielo diciamo?
Ka: Solo se tu vuoi.
Mi: Io voglio.Sorrise e mi baciò. Fino a mezzogiorno circa mettemmo tutto in ordine e aspettammo il loro arrivo.
Mi: Katoo.
Ka: Dica.
Mi: Posso avere una sigaretta?
Ka: Mic, non puoi...
Mi: Una sola, per favore.
Ka: E va bene.Me ne diede una e andai in terrazza, ma appena arrivato a metà sigaretta suonarono il campanello ed io, dimenticandomi il fatto che i miei non sapevano, andai ad aprire mentre fumavo tranquillamente...
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Smoke - Michele Bravi
Fiksi PenggemarUna storia d'amore, un fratello ritrovato e un protettore. Questa è smoke, in parole povere.