Capitolo 10

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Luca tornò dopo un po e cercò di attirare l'attenzione su di sé, invano, finché non fu Katoo a staccarsi.
Ka: Devo andare a cucinare.
Annuì e lo lasciai libero.
Mi: Hem... Chi era?
Lu: Mio figlio, è una lunga storia.
Mi: Hai un figlio?!
Lu: Eeeee già.
Mi: Ma, la madre chi è?
Lu: Lei se n'è andata.
Mi: Ah, mi dispiace Lu.
Lu: Non fa nulla, momento momento momento, tu sei lo zio di mio figlio, o mio Dio hai un nipote fratello.
Mi: Ah.
Lu: Se ti va un giorno te lo presento, mi ricorda molto te da piccolo sai?
Mi: Sarà.
Lu: Hey Mic.
Mi: Dimmi.
Lu: Come sei stato in questi anni?
Mi: Abbastanza di merda, sono stato veramente felici in due momenti in realtà, quando ti ho incontrato.. e..
Lu: E...
Mi: E quando mi sono fidanzato con Katoo.
Ka: Ma quando siamo sdolcinati.
Si avvicinò e si sedette al mio fianco poi mi prese la mano.
Ka: Scherzi a parte, eri veramente felice quando ti ho confessato i miei sentimenti?
Mi: Ma che domande sono, è ovvio, io ti amo.
Mi guardò negli occhi, notai che i suoi stavano diventando lucidi, subito dopo mi si buttò tra le braccia in lacrime.
Ka: Tu non puoi capire quando sia contento di questa cosa, mi sentivo così in colpa, non volevo farti soffrire quel giorno.
Mi: Non mi dire che ti senti ancora in colpa.
Ka: In realtà sì, quel ricordo è martellante, è come uno dei tuoi incubi.
Lo staccai da me e lo guardai negli occhi.
Mi: Adesso basta sentirti in colpa, mi hai reso felice dopo tanto tempo, e se prima non mi avessi fatto soffrire ora non saremo a parlare di queste cose. Katoo sii fiero di te, sei la mia dose di felicità.
Ka: Non dovrei essere io a fare questi discorsi.
Mi: Ogni tanto è bello cambiare.
Posò la testa sul mio petto.
Ka: Quella sera mi sono addormentato su di te perché ti osservavo, eri così sereno e.... e bello....
Poi lo vidi arrossire.
Si staccò e guardò me e Luca.
Ka: Comunque è pronto, se i signori vogliono seguirmi.
Lo seguimmo e pranzammo.

Smoke - Michele BraviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora