5.

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-Sembra Hogwarts!- fu l'esclamazione di Lily.

Gli altri rimasero a guardare Chateau du Comtal come se fossero di nuovo a casa, ad Hogwarts.

Quel castello era quasi uguale alla loro seconda casa.

Dopo otto ore di viaggio su un pullman, finalmente erano arrivati in Francia, Carcassonne.

-È molto, molto più antica di Hogwarts.- rispose Rose, facendo un passo avanti.

Rispondere alle domande era un'abitudine ormai radicata in lei, come quella di sua madre.

-Più antica di qualche secolo... A momenti, la demolivano pure, poi si accorsero di aver pensato una stronzata e non lo fecero.-

Albus le passò un braccio attorno alle spalle.

-Non dire parolacce Rosellina.-

-Non chiamarmi Rosellina o..-

-Sisi, mi cruci o mi schianti, o viceversa o tutte insieme... Vuoi cambiare il repertorio di minacce?- sbuffò, scompigliandole i capelli.

Anche James si avvicinò, poggiandole il braccio sulla testa.

Rose sbuffò contrariata. Se non gli avesse voluto così bene, Lily sarebbe rimasta orfana di fratelli da un pezzo.

-E ora dove si va?- chiese Lorcan, accendendosi una sigaretta insieme a Scorpius e Lysander.

Rose cominciò a scendere per il sentiero.

-Seguitemi.- disse, aprendo la cartina.

-Un posto perfetto per montare la tenda.-

Stando a quello che disse Rose, i ragazzi si trovavano a Canal du Midi, un canale artificiale che univa la città di Tolosa al mare.

Montarono la tenda in un boschetto nelle vicinanze.

Rose si fiondò sotto la doccia.

Avrebbe voluto annegarci dentro.

Non faceva altro che pensare a Malfoy dal giorno prima.

Non l'avrebbe mai ammesso, ma qualcosa, dentro di lei, sul conto di Scorpius stava cominciando a cadere.

Ripercorse con scrupolositá ogni ricordo che aveva di lui.

Le litigate, le scenate in corridoio al terzo piano, la sua bacchetta puntata contro di lui e lui che si divertiva a farla imbestialire da quando ne aveva memoria.

Si conoscevano da una vita, eppure non avevano mai fatto altro che battibeccare.

E lei lo odiava... Di, se lo odiava, con quella sua aria arrogante, sfrontata, quel suo ghigno malizioso...

Lo aveva sempre odiato, perché non poteva fare altrimenti.

Nessuno le aveva mai tenuto testa, nessuno l'aveva mai contrariata come Scorpius Malfoy.

E lo odiava.

Poi però ripenso alla marea di sensazioni che gli aveva provocato nel giro di due giorni.

Nessuna intensa, bruciante, viva come quelle. Mai ne aveva provate, come quelle.

Perché non riusciva ad afferrare il senso di tutto questo?

Uscì dalla doccia, avvolgendo il corpo nell'accappatoio. Raccolse i capelli bagnati in un turbante, ma alcune ciocche ribelli non ne volevano proprio sapere.

Decisamente, non ne andava bene una.

La porticina del bagno si spalancò.

E ovviamente chi altri, poteva essere?

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