8.

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Quando si trovarono a scegliere se continuare la scampagnata babbana fino in Germania, o dirigersi a Santorini, dove i Potter avevano una casa...

Inutile dire che James rimase col broncio per tutto il viaggio fino all'isola della Grecia.

-Siete dei pusillanimi!- esclamò sul treno, e non permise a nessuno di avvicinarsi, tranne Dominique.

Gli altri fecero di tutto per non ridere, anche Rose. Incrociò per un attimo lo sguardo di Malfoy, sentendo un'intesa che non aveva mai provato.

Pensò al bacio del giorno prima, dovendo ammettere, suo malgrado, di non aver provato mai sensazioni ed emozioni così forti in vita sua.

Distolse lo sguardo.

-Rose?- Dominique la stava chiamando, e capì dal suo tono di voce quello che l'aspettava.

La seguì, entrando nel vagone pranzo del treno.

-Rose... Mi dici che sta succedendo?-

-Te l'ho già detto Domi...-

-No Rose..- la interruppe Domi -Ti conosco, non mi dire stronzate.-

Rose dovette ammetterlo, almeno a sé stessa.
Non andava tutto bene, non era tutto nella norma.

Quella era la situazione più 'di merda' che avesse mai vissuto.
E sapeva che a poteva mentire a tutti, anche a se stessa, ma non a Domi. Domi la conosceva meglio di chiunque altro.

-Cosa vuoi che ti dica... Non so più niente Domi, niente di niente. Non so che cosa mi stia capitando, che cosa gli stia capitando. So solo che avevo un'immagine di lui, un immagine certa. E ora non ce l'ho più. O almeno, me n'è rimasto ben poco. E io non so cosa fare. E odio non saper cosa fare. Lo odio. E odio pure lui, Cristo se lo odio. Però poi mi ha baciata, a Carcassonne, ieri... Mi ha baciata, e io non ho mai sentito nulla del genere in vita mia. Mai, e odio questo. E odio lui, o forse no. Forse non lo odio più. Non lo so che cosa provo.-

Domi era una buona ascoltatrice. Stette in silenzio fino a che Rose non ebbe finito di parlare senza interrompere o sparare sentenze.

La prese per mano.

-Io non ti dirò cosa devi fare e come devi comportarti. Solo, non perdere di vista chi sei, e che cosa vuoi. Io lo so chi sei. E so che, in fondo al tuo cuore, tu sai qual è il percorso da seguire.-

Poi l'abbracciò.

Rose si sarebbe commossa, se fosse stata una persona dalla lacrima facile.

-Grazie.- le sussurrò.

E a Domi bastava quello.



Un traghetto li porto dalla costa sud orientale della Grecia fino a Santorini.

Arrivarono in taxi fino alle porte di Pygros, poi proseguirono a piedi.

Percorsero quel borgo bellissimo,tra stradine e vicoli, mentre si apprestavano a raggiungere la casa dei Potter.

Era una casa uguale alle altre, bianca, ma molto grande e spaziosa, con tre camere da letto grandissime, due bagni e un soggiorno vista mare da mozzare il fiato.

-Casa, dolce casa!- disse Lily, buttandosi a peso morto sul grande divano azzurro.

Gli altri seguirono il suo esempio.

-Cosa facciamo stasera?- domandò Rox.

-Qui, l'estate fanno un sacco di feste... Ma dovremmo arrivare a Santorini, e ci vuole un po' di tempo a piedi.- disse James, ancora un po' scorbutico, appoggiato alle gambe di Domi.

-E allora ci smaterializziamo. In quel vicoletto sulla destra, non passa mai nessuno la sera da quelle parti.-

E tutti andarono a prepararsi.

Rose lasciò che le sue cugine scegliessero per lei. Non era proprio dell'umore per preoccuparsi anche di quello.

Appoggiata alla ringhiera della terrazza, lasciò che la brezza leggera l'accerezzasse, desiderando di poter volare leggera e sparire come lei.

Guardando in giù, notò che Albus e Scorpius erano già sotto.

Stavano fumando una sigaretta, parlando animatamente di qualcosa.

Rose non era un impicciona, ma Albus e Scorpius non parlavano mai in quel modo.

Si fece un po' più dietro per evitare di essere sorpresa.

-.. ma lei è Rose, Scorpius..Rose! Mia cugina, mia sorella!- disse Albus, camminando su e giù nervosamente.

-Lo so chi è, Al.- rispose Scorpius tranquillamente, espirando il fumo fuori dalla bocca.

-Farai meglio a ricordartelo allora... Puoi fare quello che ti pare, amico, ma non con Rose. Lei non è come le altre.- gli rispose il Potter, lasciandolo lì da solo.

-Credimi... So anche questo.- disse lui, fissando la sigaretta appena spenta.

Alzò lo sguardo, sentendosi osservato.

Rose non fece in tempo a nascondersi completamente.

E Scorpius accennò un sorriso.

*


Stavolta la trascinarono a ballare.

-Non se ne parla nemmeno, Signorina!- esclamò Lily, quando vide Rose sedersi al bancone.

-Okay, okay.- Rose alzò gli occhi al cielo.

La seguì al centro della pista.

Non sapeva ballare perfettamente, però le bastò seguire il ritmo della musica.

Si lasciò andare come non faceva da tempo, svuotando la mente dai pesi ingombranti, sorseggiando la tequila che si era portata dietro.

-La devi smettere..-

Ormai sapeva riconoscere quella voce tra mille.

Il suo corpo si tese involontariamente contro di lui.

Si girò, guardandolo negli occhi.

-Oh Malfoy, piantala... Bevo quanto mi pare!- disse lei, continuando a muoversi a ritmo di musica, ondeggiando la testa e il corpo.

Lui si chinò di nuovo all'altezza del suo viso.

-Intendevo che devi smetterla di essere così attraente.-

Lei alzò di nuovo lo sguardo.

Gli occhi di Malfoy dardeggiavano, come il fuoco più vivo, e le sue labbra...

Sentì qualcosa di pesante ingigantirsi tra lo stomaco e la gola.

Qualcosa di sconosciuto e intenso.

Malfoy si allontanò, continuando a guardarla.

I suoi occhi dicevano una sola cosa:

"Seguimi"

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