Capitolo 2

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I giorni successivi, come previsto, furono terribili. Stavo chiusa in camera a piangere, non mangiavo... Stavo sola nella mia camera, in un piccolo angolino diventato il mio rifugio. 
Feci preoccupare seriamente i miei genitori, ma non mi interessava. 
Dopotutto anche loro c'entravano nella mia crisi. 
Ero così impazzita che in pieno mi coprivo con coperte, sciarpe, guanti e tutto ciò non ho mai indossato d'inverno. 
Me ne stavo lì, nel mio angolino a leggere e rileggere il mio libro preferito. Quello era uno dei pochi che avevo in versione cartacea perché era di quando avevo circa 10 anni. 
Mentre adesso... be' adesso ne ho 17. Sembra stano, ma è ancora il mio libro preferito, sin da quando lo ho avuto in mano per la prima volta. Forse perchè... bo!!! 
Non so spiegare il perché... mi piace e basta. 
Mi rispecchio nella protagonista. Vedo me che descrive l'autrice invece che Crystal, o meglio, Crys. Lei è una ragazza irlandese trasferitasi in Italia, dove ha problemi di socializzazione e perde l'unica amica che si era fatta. Ciò che la salva è la vincita a una pesca della sagra del piccolo paesino dove vince Stella. Stella è una cavalla che ha sul centro della fronte una stella bianca. Intanto si innamora di Stefan, un ragazzo che all'inizio odiava e che lavora nel maneggio dove "alloggia" Stella. 
Come ho già detto, mi rifletto in questa ragazza: la passione per gli animali, quella per il disegno, i litigi con la famiglia e... Stefan.
Già... anche grazie a questo libro (che poi in realtà è una collana di libri che si intitola "Stella Bianca") ho visto l'Amore con altri occhi. 
Purtroppo, per colpa del mio aspetto, ovviamente, non ho ancora trovato la mia anima gemella, ma a dire la verità, nessuno mi attrae veramente.
Sto aspettando di trovare il mio principe azzurro, biondo, ovviamente con occhi chiari (li preferisco azzurri) e forte, muscoloso, che mi coccoli e riscopra in me il lato dolce che vorrei avere con tutti. 
Come è giusto che sia, deve essere più alto di me, anche se pochi sono più alti di me, visto che io sembro il Gigante Golia in persona. E questo, complica ancora di più la mia scelta.
Ragionavo, oltre che a leggere, e mi convincevo ancora di più su tutto. 
Guardavo film di vampiri e lupi mannari,  e non facevo altro che disegnare ancora questi ultimi. Adoravo disegnare i lupi, ma anche leoni e tigri. Erano i miei animali preferiti ed erano praticamente gli unici che riuscivo a disegnare decentemente, anche se, se mi impegnavo, riuscivo a disegnare tutto alla perfezione. 
La notte non dormivo per niente. 
Mi rannicchiavo nel mio lettino, con minimo 2 coperte pesanti addosso e piangevo silenziosamente per non disturbare il sonno degli altri. Osservavo il soffitto azzurro della mia camera che fra l'altro condividevo con mia sorella.
Lei era perfetta, la invidiavo tantissimo per ciò. Era il mio esatto opposto: io un maschiaccio e lei una principessina, tanto che mio padre ce la chiamava "la Principessina di papà", mentre io... io ero... ero "la Tempesta" che rompeva qualunque oggetto toccasse e anche i momenti di gioia e felicità in famiglia. Quanto volevo strangolare tutti i certi momenti... e magari essere un supereroe in modo da prevalere sugli altri...
Mi sentivo stanca oramai di questa situazione che si ripeteva da tantissimo tempo quasi ogni giorno. Avrei aspettato di diventare maggiorenne e me ne sarei andata da quel posto di merda, da quel paese di merda...praticamente... dalla MERDA!
Mi sarei trovata un lavoro e me ne sarei corsa via una volta per tutte.
Sarebbe stato inutile che mi chiedessero scusa, mi avevano fatto soffrire troppo e questa era la conseguenza.





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