The Heir// the walking dead

Capitolo 2

Nicole venne scortata all'ingresso del Santuario dove un camion e un'auto rossa la stavano aspettando.
-prima di andare indossa questo-
Negan le consegnò un mantello color nero pece e le ordinò di indossarlo, lei obbedì coprendosi poi il volto con il cappuccio.

-nessuno dovrà vederti se non lo dirò io, se parlerai verrai punita, se cercherai di scappare verrai rinchiusa per qualche giorno, se provi ad uccidere qualcuno Simon si occuperà personalmente della tua rieducazione-
Con quella parola intendeva torture di ogni genere.
Simon era un suo fedele braccio destro, pazzo quanto lui ma incompetente e inadatto alla presa del comando.
-davanti alle comunità mi chiamerai Negan, come tutti-
E dopo aver spartito quest'ultimi ordini salì nell'auto rossa accompagnato dalla sua fedele Lucille.

Nicole salì nei sedili posteriori mentre alcuni compari di Negan li seguivano con il camion.
Non si oppose alle sue richieste e nemmeno ai suoi ordini ribadendosi che lo avesse promesso a Dwight, che non si sarebbe messa in nessun casino.
Però in quel momento era agitata, non era mai stata in nessuna delle sue comunità e il fatto che così all'improvviso l'avesse costretta ad accompagnarlo le metteva un'orribile inquietudine addosso.
Si accorse di un'ultima cosa prima di lasciar vagare lo sguardo verso gli alberi che li circondavano: Dwight, stranamente, non c'era.

*****

Arrivarono all'ingresso di una delle comunità con cui Negan faceva "affari".
Era piccola, le mura la proteggevano ma non era minimamente comparabile al santuario.
-questa è Hilltop- spiegò Negan entrando dai cancelli appena stati aperti.
-il capo, Gregory, è un senza palle. Finiremo in fretta, Lucille ha fame-
Quel suo macabro sorriso gli spuntò sul volto, Nicole pregò con tutta se stessa che in quella comunità non sarebbe accaduto nulla al contrario di quella notte di ormai una settimana prima dove delle persone avevano subito punizioni ingiustificate.
La vista della mazza la inorridiva ma ancor peggio era diventato vedere suo padre.

Scesero dall'auto venendo accolti da un uomo abbastanza giovane con capelli e barba lunghi e castani, indossava un pastrano nero, degli stivali del medesimo colore e un cappello di lana verde scuro.
-Dov'è Gregory?- chiese duramente Negan.
-adesso arriva- rispose non curante l'uomo mentre uno più anziano e goffo arrivò correndo e scusandosi intimorito.
-Sunshine tu aspetta in macchina, non ci vorrà molto-
Negan le puntò Lucille contro ma la ragazza, per niente intimorita dal padre, si voltò e si diresse all'auto.

Aspettò di vedere Negan entrare nel grande edificio posto al centro di Hilltop prima di uscire di nuovo.
Si guardò intorno affascinata nel vedere quei cittadini lavorare negli orti o nelle piccole postazioni sparse per tutto il cortile.
-sei una delle mogli di Negan?- domandò una voce alle sue spalle.
Dallo spavento fece un balzo in avanti e appena si voltò si trovò davanti al giovane e spavaldo ragazzo di poco prima.
-sembri un po' troppo giovane per essere già sua moglie- disse l'uomo passandosi le dita nell'ispida barba.
-non lo sono, infatti. Posso sapere il tuo nome?- chiese cordialmente Nicole rivolgendo un mezzo sorriso allo sconosciuto.
-Jesus. il tuo è Sunshine, giusto?-
l'aspetto e la spavalderia di Jesus lo rendevano davvero molto particolare e di certo il suo sorriso era contagioso.
-mi chiama così ma non è il mio vero nome-
Accennò a un sorriso che però le morì subito sulle labbra, parlare del padre non le piaceva e benché meno parlare di se stessa.

Jesus, che era un ottimo osservatore, lo aveva intuito così decise di sviare l'argomento, non preoccupandosi nemmeno di chiedere il suo nome.
-è la prima volta che vieni ad Hilltop?- domandò infilandosi le mani nelle tasche dai pantaloni e osservando il luogo, come se in realtà non lo conoscesse già a memoria.
-si. È bello qui- affermò soffermandosi a guardare alcuni uomini dietro ai banchi di lavoro.
-ce la caviamo- rispose con modestia e con un lieve sorriso sulle labbra, segno che quel complimento era stato di suoi gradimento nonostante non fosse riferito direttamente a lui ma bensì alla comunità.
-posso mostrartela, se vuoi- propose portando una mano davanti a se, indicando ciò che li circondava con distrazione.