CAPITOLO 15

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TERZA PERSONA

Il giorno dopo Jungkook si svegliò sorridendo, non accadeva da un po'... beh insomma da quella data. Ancora non riusciva a capire il perché del suo comportamento e nemmeno il perché si fosse svegliato con quel sorriso stampato sulla faccia. Evidentemente aveva bisogno di distrarsi, pensare ad altro...

Le due anime sapevano benissimo cosa stava accadendo a Taehyung e Jungkook. Infatti, erano stati proprio loro a causare quegli assurdi "equivoci": era stato Jimin che aveva fatto spuntare quel rametto da terra, per far cadere Jungkook. Quando il moro si alzò di scatto, il biondo, preso dal panico, lo rispinse verso terra. Intanto Hoseok aveva consigliato a Taehyung di non lasciar andare il più piccolo, di fermarlo, sussurrandogli all'orecchio cosa fare; ovviamente, il grigio pensava che a parlare e a consigliargli fosse stata la sua mente.

~

La mattinata passò velocemente. Jungkook era andato all'università per seguire qualche lezione, ma la sua mente era presa da altro: da un lato non era sicuro se presentarsi o meno all'"appuntamento", era nervoso su cosa sarebbe potuto accadere, se fosse veramente la cosa giusta da fare, ma dall'altro lato pensava che in fondo Taehyung non era tanto male, lo faceva stare bene. Stranamente quando era con lui non pensava a Jimin, si divertiva, ed era proprio quello di cui aveva bisogno in quel momento.

Nel frattempo si fece ora di pranzo. Jungkook corse per la strada di casa. Si cambiò velocemente infilandosi una maglietta nera larga, a mezze maniche, un jeans attillato nero strappato sulle ginocchia, timberland nere e un cappello grigio.

Alle 15:30 si preparò per uscire e raggiungere il locale in centro.

Anche Taehyung era rimasto in ansia per tutta la giornata. Quel giorno, fortunatamente per lui, non aveva avuto lezione, così poté uscire per fare shopping e comprarsi dei nuovi vestiti per l'occasione. Non pensava fosse un qualcosa di particolarmente importante. Diciamo che si era convinto che fosse solo una semplice uscita tra nuovi amici e che aveva il bisogno di avere nuovi vestiti; in fondo non aveva molto da mettersi, nonostante il suo armadio traboccasse di roba.

Arrivato a casa, dopo un'intera mattinata passata al centro commerciale, si vestì in fretta con ciò che aveva comprato: una felpa lunga nera, maglietta scollata bianca, pantaloni sportivi neri, con due lunghe strisce bianche e rosse sui due lati e scarpe sportive rosse.

Arrivò poi l'ora dell'incontro. Taehyung era arrivato in anticipo e aveva preso posto.

"Ehi Jungkook!" fece il grigio quando vide il più piccolo varcare l'entrata del locale. Jungkook, quindi, si sbrigò a raggiungerlo. Aveva un sorriso diverso dal solito, come notò anche Jimin, che intanto insieme ad Hobi avevano deciso di raggiungerli a quello che a lui piaceva chiamare "appuntamento". Con timidezza, ma anche con entusiasmo, Jungkook raggiunse il maggiore, che intanto lo squadrava da capo a piedi.

"Ciao Taehyung!" Disse il moro, mentre si sedeva di fronte al maggiore.

"Dai "Taehyung" è troppo lungo, ormai ci conosciamo abbastanza, puoi chiamarmi semplicemente "Tae"."

"Mm ok, come preferisci allora" rispose il più piccolo.

"Allora, che dici? Ordiniamo? Così avremo più tempo per parlare e, se ti va, dopo possiamo farci un giro Chiese il grigio.

"Si, ok..." Il minore non era completamente cosciente delle risposte che stava dando, però, allo stesso tempo era felice e stranamente non voleva cercare una risposta del perché si sentisse in quel modo, voleva vivere quel momento in serenità, riiniziando ad uscire come faceva prima.

"Perfetto! Cosa ordini? Io..." Pensò un attimo cosa ordinare, ma Hoseok fece in fretta a suggerirgli cosa prendere.

"Io... un frullato alla banana, tu?" Disse quindi Taehyung a Jungkook, che rimase sorpreso dalla scelta del più grande. Hoseok sapeva, da come gli aveva raccontato Jimin, qual era il frullato preferito del piccolo, così da riferirlo al grigio.

"Oh! Sai che è il mio preferito? Comunque si, lo prendo anche io." Rispose Jungkook sorridendo.

"Okaay... vado ad ordinare allora, non scappare ahah"

Ahaha nono fece Jungkook continuando a sorridere e abbassando lo sguardo.

Yaahh quanto è carino!! Pensò Taehyung mentre si dirigeva verso il bancone del locale, portandosi le mani sulle guance.

~

Dopo che Taehyung portò i frullati, i due iniziarono a conversare e a raccontare di loro, delle loro esperienze: Tae parlò dei suoi viaggi, gli amici che aveva incontrato, promettendo a Jungkook che un giorno, lo avrebbe portato da qualche parte, ovunque lui volesse andare. Insieme... per divertirsi.

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Continuavano a parlare ininterrottamente, ma all'improvviso sentirono una voce...

SPAZIO AUTRICI: DANTA E VIRGLIA

DANTA: Una voce mh...

VIRGILIA: Mi raccomando, leggete il prossimo capitoloo!

I Need Your Hand {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora