CAPITOLO 12

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JIMIN'S POV 

Cavolo... cos'è questa luce fastidiosa... sarà Jungkook che come al solito apre le tende della mia camera

Aprii gli occhi, ma ciò che vidi non era la mia stanza, ma un cielo limpido

"Ho dormito fuori??"

Assonnato, mi alzai da terra... ma appena mi accorsi dove ero, spalancai gli occhi.

"Un cimitero... un cimitero?? Cosa ci faccio qui?"

Iniziai quindi a cercare di capirne il motivo, mi girai alla ricerca di qualcuno, forse Jungkook, ma quando abbassai lo sguardo lessi una cosa che mi sconvolse.

Su una lapide c'era una mia foto con scritto il mio nome, con la data di nascita affiancata con quella del decesso. E sotto, una dedica:

Jimin vola come hai sempre fatto.

"Ha ha... no. Non è possibile...", ebbi una sensazione strana: stavo sudando ma quando portai la mano sul collo non sentii nulla.

Guardai le mie mani erano come trasparenti. Potevo vedere l'erba ai miei piedi, quell'erba che c'era ma che non riuscivo a sentire, potevo cambiare la posizione di ogni singolo ciuffo ma per me era come se non esistesse.

Ad un tratto ricordai cosa era successo. L'incidente. Jungkook. L'ospedale. Le mie ultime sensazioni.

Non sapevo cosa pensare. Non sapevo che fare.

Perché sono qui. Ancora... pensai.

Iniziai a vagare, senza motivo, in fondo nulla ormai aveva un vero e proprio senso, come il fatto di essere ancora qua. Provai a cercare una spiegazione ma niente. Forse è solo che dopo la morte, è questo quello che succede.

Ritornando al posto dove mi ero svegliato, lì, proprio davanti la mia lapide, vidi una persona familiare: Taehyung!

"TAE!!", gridai. Ma lui non si girò. Ovviamente non poteva sentirmi, ma il solo pensiero di rivederlo mi fece sentire meglio.

Volevo abbracciarlo.

Ma se lo abbracciassi? Che succederebbe? Pensai.

Lo feci comunque. Mi avvicinai quindi a Taehyung e lo abbracciai, ma iniziò a tremare come se sentisse freddo e a girarsi goffamente, forse pensava fosse qualche spirito.

Ahahah Tae aspetta, in effetti è uno spirito! Ed iniziai a ridere come un deficiente.

Subito dopo incominciai a fissarlo e a girargli intorno come forse non avevo mai fatto.

La sua espressione però era triste, i suoi occhi gonfi, segno di lunghe giornate passate a piangere per causa mia.

Poco dopo arrivò anche Jungkook. Ma quando vide Tae esitò nel continuare il passo. Guardò verso il basso con un'espressione amareggiata, come di tristezza, e quando posò lo sguardo verso di lui, curvò le sopracciglia in segno di compassione. Poi si avvicinò.

"Ehi...", disse Jungkook.

"Kookie!", quando Tae lo vide i suoi occhi si illuminarono e si rallegrò subito dopo.

"Si... ciao. Da quanto tempo sei qui?"

"Ehm... non lo so eheh", fece sorridendo a mala pena.

"Non pensi sia ora di andare? In fondo non c'è molto da fare qui."

"Ma Jungkook, come puoi dire una cosa del genere?!"

Ma quando Tae lo guardò, si accorse che i suoi gli occhi erano lucidi. Allora si zittì e si voltò dall'altra parte, guardando verso il basso.

"Allora credo sia meglio che vada, comunque mi ha fatto piacere rivederti", sorrise Tae, per poi andarsene.

Jungkook allora posò i fiori, fece una piccola preghiera e se ne andò.

Non mi aspettavo una simile reazione da parte sua, ma in fondo non potevo neanche biasimarlo dopo ciò che gli avevo fatto.

~

Le ore passarono. Intanto si fece notte, poi di nuovo giorno.

Bene adesso il tempo passa anche più velocemente

Rividi Tae.

"Aah, allora Jimin... come va? Sai, da quel giorno è tutto molto strano. Non so bene per quale motivo, ma sento come qualcosa di strano quando vengo qui..."

"Come mai decidiamo di venire qui agli stessi orari??", fece una voce dietro di lui, alquanto infastidita.

"Jungkook!! Ahah non lo so..." gli sorrise per poi girarsi verso la lapide e continuare.

"Ecco Jimin quando vengo qui mi sento meglio", fece uno di quei suoi grandi sorrisi. Stava sicuramente molto meglio di ieri.

Guardò Jungkook e rifece quel sorriso.

Devo dire che la reazione del mio kookie fu strana: quando lo vide arrossì, lo fissò per qualche secondo per poi guardare verso il basso con una strana espressione, come se anche lui non capisse cosa gli fosse appena successo.

Poco dopo anche lui iniziò a ridere, ma con una piccola lacrima che rigava il suo viso.

Tae guardò verso di lui e appena lo vide si mise una mano dietro la nuca in segno di imbarazzo ed iniziarono a sorridere entrambi.

Rimasi sbalordito per tutto il tempo. Non riuscivo a credere al comportamento di entrambi. Potevo intuire che insieme si davano forza.

Quando se ne andarono mi venne un'idea. Poteva essere azzardata, ma poteva funzionare per rendere felici entrambi... dopo di me.

~

Mentre pensavo, si fece sera. Mi ero allontanato dalla mia casetta, ormai era l'unico posto stabile dove potevo andare, anche per rincontrare Tae e Jungkook.

Ad un tratto però vidi qualcosa, forse qualcuno...

Era... un'altra anima?

Mi avvicinai e dissi:

"Ehi ciao..." Si girò e...

NON CI CREDO.

SPAZIO AUTRICI: DANTA E VIRGILIA

VIRGILIA: Ops! Come al solito in ritardo eheh. Spero che questo capitolo sovrannaturale vi sia piaciuto e sappiate che continuerà su questa linea. In fondo Jimin non poteva morire del tutto.

DANTA: Jiminie è nei nostri cuori!

VIRGILIA: Secondo voi chi è l'anima misteriosa?

DANTA: Ma soprattutto... adesso entra in scena TAEKOOK!!! Ahaha da quanto tempo aspettavo questo momento!! *in love*

I Need Your Hand {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora