CAPITOLO 6

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TERZA PERSONA

È da qualche giorno che Jungkook vede Jimin strano, come perso tra le nuvole; non che non lo sia mai stato, ma il moro iniziava a preoccuparsi.

"Ehi Jimin, per caso è successo qualcosa a lavoro?" chiese quindi Jungkook.

"No niente di che, come al solito mi riempiono di cose da fare."

Jungkook non credette molto a ciò che gli disse il più grande; e se ciò che lo preoccupava non era il lavoro, ma la loro relazione? (VIRGILIA: momento genio Jungkook).

~

Passa il tempo, Jimin continua a rispondere in modo vago alle domande di Jungkook. Il più piccolo non sa più che fare, non capisce ciò che gli passa per la testa e per quale motivo stia così; un giorno decise anche di seguirlo a lavoro, ma non successe granché.

Vabbè magari è solo la stanchezza... non c'è bisogno di preoccuparsi. Eppure non so, ha qualcosa. Ci baciamo a malapena. È vero che è stato impegnato in queste settimane, ma mi mancano i suoi abbracci dolci e innocenti. Magari sto solo enfatizzando qualcosa di irrilevante, come di solito succede. Eppure ho uno strano presentimento... Pensò Jungkook.

Si sbrigò quindi a tornare a casa prima che Jimin potesse uscire dall'ufficio e vederlo.

JIMINS POV

Ero a lavoro. A fine giornata, mentre sistemavo le carte, una voce mi chiamò. Sentii come un tonfo al cuore.

"Hoseok?", alzai lo sguardo di scatto.

Ma appena vidi il volto del mio collega Yoongi, mi rattristai. Chissà per quale motivo avevo scambiato la voce di Hobi con quella del mio collega. Questo aveva i capelli di un celestino scambiato, forse prima erano blu. Mi stava simpatico, ma qualche volta mi fissava. Non riuscivo però a capirne il vero motivo, anche perché non era molto espressivo.

"Seok chi?", disse lui.

"Ahah no niente, pensavo fossi qualcuno che conosco", feci io per scusarmi, ma subito dopo, per qualche strana ragione, mi rattristai.

"Il capo ci ha chiamati nel suo ufficio." Mi fece, invitandomi a seguirlo.

Appena entrai vidi il nostro presidente davanti la sua scrivania.

Nell'attesa che tutti arrivassero, mi misi ad osservarlo. Non l'avevo mai guardato bene, in fondo la maggior parte del tempo lo passava seduto, sempre affiancato dal suo socio e braccio destro Kim Seokjin.

(VIRGILIA: è così bello che è quasi impossibile descriverlo *.* coff coff... continuiamo)

L'abito nero esaltava la sua figura, il pantalone che leggermente si poggiava sulle sue gambe ne evidenziava le forme eleganti della sua muscolatura, le mani affusolate, quel viso pulito e delicato che contrastava con i suoi occhi lunghi e sottili, i quali venivano quasi interamente coperti da degli occhiali da vista neri; infine, capelli corti, di un grigio scuro, sempre perfetti e ordinati.

"Io, insieme al mio fidato socio Kim Seokjin, abbiamo deciso di organizzare una serata per festeggiare i 3 anni della Namjin Corporation. Invito tutti voi a partecipare all'evento, dato che si unirà a noi anche un ospite speciale, colui che è stato di fondamentale importanza per la nascita e la crescita della nostra stessa azienda. L'economista e imprenditore, Jung Hoseok."

Quando Kim Namjoon terminò il suo discorso, rimasi spiazzato. Non sapevo che pensare.

Non mi aveva detto che era affiliato alla nostra azienda... ma poi è di un anno più grande di me! Come poteva essere che tre anni fa fosse già un imprenditore ed economista??

Quella sera poteva essere l'occasione per parlarci e per capire cosa fosse successo in questi ultimi giorni.

Magari è stato solo impegnato col lavoro. L'importante è che almeno capirò il motivo per cui non si è presentato all'appuntamento e perché non risponde al telefono.

~

Tonato a casa lo dissi a Jungkook.

"Ehi Kookie, domani sera il mio capo ha organizzato un evento importante per festeggiare i tre anni dalla nascita dell'azienda. Allooora? Che dici?"

"Vengo con te." Affermò Jungkook.

"Cosa? E che gli dico agli altri? Chi dovresti essere? Il mio fratellino a cui non andava di rimanere solo?" feci seriamente. Ma forse ero stato un po' troppo acido, perché Jungkook sembrava infastidito dalla mia uscita.

"Allora non ci vai", mi rispose lui.

Jungkook dai non iniziare, lo sai che se potessi mostrerei al mondo intero quale meraviglia mi ritrovo a fianco. Un ragazzo bellissimo, premuroso, gentile, geloso, a volte possessivo, timido ma anche presuntuoso, muscoloso e moro, lo baciai.

"Che c'entra che sono moro?", disse lui staccandosi, con unaria decisamente più rilassata di quella precedente.

In effetti lo sto trascurato ultimamente, ha solo bisogno di affetto il mio piccolo biscottino. Non facciamo nemmeno più l'amore da quando... da quando?

Mi fermai. Da quand'è che stavo così?

"Va bene allora... ti aspetterò qui. Mi raccomando però, torna presto" disse Jungkook.

"Ma certo piccolino mio!" dissi facendo un gran sorriso.

~

L'indomani sera, mi preparai quindi per andare alla festa.

Jungkook nel frattempo continuava a baciarmi e ad abbracciarmi, come se fosse l'ultima volta che mi avrebbe visto.

Gli promisi che al mio ritorno gli avrei fatto un bel regalo.

Non sapevo però che la serata sarebbe durata più del previsto.

SPAZIO AUTRICI: DANTA E VIRGILIA

VIRGILIA: Scusate se mi sono lasciata andare con la descrizione di Namjoon maa... eh beh... he's my love.

DANTA: Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia lasciato anche un po' di curiosità *smirk*

I Need Your Hand {Vkook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora