✥ 30.

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HANEUL'S POV

"Jimin..."

Cercai di fare un'espressione dura, ma non funzionò perché quell'idiota scoppiò immediatamente a ridere.

"Stai tranquilla... facciamo solo un bagno caldo."

"Perché non ci credo?"

"Dovresti fidarti di più di me."

Mi fece sedere su uno sgabello che si trovava di fronte al lavandino e aprì subito l'acqua calda per riempire la vasca.

"Non mi fido invece." Ribattei, Jimin si girò verso di me, un'espressione offesa si formò sul suo viso ma sapevo che fosse tutta finzione.

"Mi offendi così tesoro." Mormorò, facendomi ridere.

Il mio sorriso svanì però, non appena mi accorsi che eravamo entrambi nudi.
Interamente nudi.
Presi l'asciugamano celeste piegato lì vicino a me, e lo avvolsi attorno al corpo.
Jimin mi guardò con un sopracciglio alzato.

"Che fai, ti copri? Come se non avessimo appena scopato di brutto."

Arrossii, ripensai a quel che era appena successo.
Ora che mi misi a ragionare in maniera un po' più lucida, provai estrema vergogna.
Pronunciare quelle parole... anzi, le avevo addirittura urlate.
Ma la colpa era di Jimin, era lui lo stronzo che si era divertito a torturarmi.
Le sue seguenti parole mi distolsero dai miei pensieri.

"Jungkook ne sarà felice, è il suo asciugamano quello."

Oh... forse avrei dovuto togliermelo.
Scacciai subito quel pensiero, ormai lo stavo già usando.

"Ma i tuoi amici torneranno a dormire qua?"

"Certo... dove devono andare? È anche casa loro questa." Jimin rispose mentre prendeva un asciugamano color panna, lo usò per coprire la parte inferiore del suo corpo.
Mentalmente lo ringraziai, aveva avuto almeno un minimo di pudore.

"Lo so, ma a loro va bene che resti qua per la notte?" Chiesi un po' intimorita.

"Ma certo. Sono contenti per noi... e comunque torneranno all'alba, non ti preoccupare."

Jimin infilò un dito nell'acqua per sentire se la temperatura fosse giusta.

"Perfetta." Sussurrò.

Dopodiché si sfilò di dosso quel piccolo asciugamano che aveva appena usato per coprire il suo ben di Dio.
Involontariamente il mio sguardo cadde sul mostro che prima mi aveva fatto urlare e godere come una pazza.
Sentii le gote bruciare di fronte a tale visione.
Jimin si voltò per posare l'asciugamano nel gancio apposito e la mia attenzione si spostò sul suo fondoschiena.
Wow.
Due belle, rotonde e formose pesche mi salutarono, sembrarono così sode e toniche... non resistetti.
All'interno del bagno aleggiava un piacevole silenzio, fin quando questo non venne squarciato dalla mia mano che si schiantò contro la natica sinistra del mio ragazzo.

𝐌𝐲 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐛𝐨𝐲𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 | 𝐏.𝐉𝐦. ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora