✥ 21.

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HANEUL'S POV

Avrei mentito se avessi detto che quelle parole, sussurrate con tono così suadente e mellifluo al mio orecchio non mi fecero effetto.
Ma dovevo controllarmi e non cedere alle tentazioni, che in questo caso era una sola e aveva i capelli biondi e fluenti e un sorriso mozzafiato.
Park Jimin era di sicuro la tentazione più irresistibile che avrei potuto avere avanti, ma dovevo avere il pieno controllo delle mie azioni e resistergli invece.
Quindi mi voltai verso di lui, tentai di non considerare il mio stupido cuore che accelerò il suo battito non appena vidi quanto il suo viso privo di imperfezioni fosse vicino al mio.

"Non ci provare." Mormorai, lanciandogli un'occhiataccia.

"MA PERCHÉÉÉÉ???" Lui si lamentò adottando una voce da bambino capriccioso, e cavolo se gli riusciva bene.
Forse perché in fondo in fondo, era un po' un bimbo capriccioso.

Jimin iniziò anche a sbuffare e mugolare e dovetti ricorrere a tutte le mie forze per non sorridere.
Maledizione, era troppo carino.
Sembrava gli avessi appena negato un pacco di caramelle, ma alla fine non riuscii più a contenermi e sorrisi nel vedere quella scenetta esilarante.

"Ah sorridi pure? Ti diverti a farmi soffrire?" Piagnucolò.

"Che c'è, non vedevi l'ora di venire a letto con me?" Gli chiesi mentre il mio viso assunse un'espressione maliziosa.

Jimin si immobilizzò; rimase fermo a fissarmi, i suoi occhi vagarono dai miei, alla mia bocca.
Trascorse qualche secondo prima che le sue labbra si distorsero per trasformarsi in un furbo ghigno.

"E me lo chiedi?" Ammiccò facendo l'occhiolino.

"Jimin-"

"Devo ancora farti capire che il sesso con me non sarebbe scadente, anzi..."

Con una presa salda il biondino afferrò il mio mento facendomi così alzare leggermente il viso verso il suo; percepii il suo pollice sul mio labbro inferiore, il polpastrello tastò e accarezzò con un movimento lento e sinuoso la carne rosea.
Jimin nel frattempo stava guardando le mie labbra come se quest'ultime fossero le due gemme più rare e preziose esistenti al mondo.
Sembrava che in questo momento le stesse ardentemente desiderando; deglutii, la pochissima distanza presente tra i nostri volti mi turbava e non poco.

"Te la sei legata al dito? Accidenti, non pensavo fossi così rancoroso..." Ridacchiai divertita, cercando di mettere l'agitazione da parte.

"Beh... tesoro, puoi attaccarmi su tutto tranne che sul sesso; soprattutto se ancora non hai provato il piacere di venire a letto con me."

Non ebbi il tempo di replicare dato che Jimin dopo quelle parole e dopo aver posato le mani a coppa sulle mie guance cominciò di nuovo a baciarmi dolcemente.
Piano piano però quel dolce bacio mutò; iniziò a diventare più spinto e passionale, le labbra di Jimin si mossero con foga sulle mie, egli sembrava così voglioso dei miei baci, del mio sapore, come se non riuscisse a starne senza.

𝐌𝐲 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐛𝐨𝐲𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 | 𝐏.𝐉𝐦. ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora