✥ 31.

11.2K 594 334
                                    

─── ❖ ── ✦ ── ❖ ───

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

─── ❖ ── ✦ ── ❖ ───

HANEUL'S POV

Quelle parole ebbero il potere di ghiacciare il sangue che scorreva all'interno delle mie vene.
Il mio cuore smise di battere, deglutii nervosamente, una marea di pensieri e di eventuali cose da dire viaggiarono nella mia mente.

La borsetta cadde dalla mia mano, provocando l'unico rumore presente in casa in quel momento; con un veloce movimento mi chinai per recuperarla, stringendo con forza i denti per il dolore che percepii nella zona del basso ventre, dovuto alla notte passata con Jimin.
Non sapevo cosa dire, continuavo a guardare mia madre senza spiccicare una parola.
Sapeva di Jimin?
Possibile che Kippeum le avesse raccontato tutto?

"Mamma... cosa-"

"Credi che Kippeum non mi abbia detto tutto?"

Ecco... come avevo immaginato, Kippeum aveva vuotato il sacco.
Chissà cosa le aveva raccontato, sicuramente qualcosa che mettesse in cattiva luce sia me che Jimin.
Abbassai lo sguardo sentendo i sensi di colpa sovrastare il mio stato d'animo, mi preparai per tutto quel che mia madre mi avrebbe sputato addosso a breve.

"Haneul... sediamoci e parliamone okay? Approfittiamone ora che tuo padre non è presente."

Rimasi incredula dal tono pacato con cui mia madre mi parlò, non sembrava arrabbiata o delusa.
Nemmeno prima mi aveva dato quell'impressione, era solo troppo silenziosa e avevo capito che qualcosa non andasse.
E infatti mia madre era taciturna perché aveva scoperto della relazione tra me e Jimin.
Come biasimarla?
Il futuro genero che lascia la figlia maggiore per la minore, era una situazione surreale.
Eppure era accaduto, e nessuno di noi avrebbe potuto prevedere che potesse andare a finire così.
Ragionai bene sulle parole di mia madre, da come aveva parlato sembrava che mio padre non fosse al corrente di nulla.
Debolmente annuii e la seguii in cucina, ci sedemmo a tavola.

"Il cappotto non te lo togli?"

Ridacchiai imbarazzata, con i mille pensieri che vagavano per la testa mi ero dimenticata di togliermi il cappotto.
Stavo per farlo, quando fortunatamente mi ricordai.
Non potevo, cavolo.
Tutti i segni che mi aveva lasciato Jimin sulla pelle erano molto ben visibili e messi in bella mostra.
Il vestito a malapena copriva quelli che mi aveva fatto sul seno, addome e interno coscia... ma il collo, le clavicole e la parte scoperta del petto?
Accidenti, non potevo togliere il cappotto e soprattutto non potevo sfilarmi la sciarpa.

"Vado a cambiarmi prima... mi metto qualcosa di più comodo."

Nel mentre non guardai in faccia mia madre, lei mi conosceva bene e speravo che non capisse perché volessi cambiarmi subito senza voler aspettare.
La sentii sghignazzare, probabilmente aveva capito eccome.
Mi diressi in camera sempre con molta calma visto il trattamento ricevuto dal mio caro dottore questa notte, però internamente mi sentii sollevata.
Mia madre non sembrava arrabbiata, sembrava disposta ad ascoltarmi e a parlare civilmente con me.

𝐌𝐲 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫'𝐬 𝐛𝐨𝐲𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 | 𝐏.𝐉𝐦. ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora