«devi proprio esagerare? Ti prego Iris abbassa la musica» Rebecca stava sfogliando una rivista seduta su un divano nel salotto della suite mentre io mi occupavo a reprimere l'odio verso mio padre stando vicino alle casse.
«Non solo mi ha dato buca ma mi ha fatto pure chiamare dalla sua "fidanzatina" per dirmi che mi aspettava a CASA MIA!» urlai per farmi sentire da Rebecca
«Iris se non abbassi non ti sento!» gridò a sua volta poi si alzò dal divano per chiudere la musica
«dicevi?» mi chiese
«mi stavo chiedendo perché mio padre le avesse dato il mio numero» dissi sbuffando passandomi le mani tra capelli.
«Amica, adesso basta, ne stai mettendo una questione di stato.»
«Rebecca mi ha dato buca, non so se lo capisci»
«Okay, capisco che sei delusa dal fatto che tuo padre non è venuto a prenderti mentre tu ci tenevi e capisco anche che ha FORSE sbagliato dando il tuo numero alla sua fidanzata ma..il tuo comportamento è a dir poco esagerato!»
«certo che non lo è! Io ci tenevo a passare un po' di tempo con lui prima di conoscere quella Sandra!»
«Iris, sono solo fidanzati, non ti sta portando via tuo padre! Comunque se ci tenevi così tanto a vederlo prima da solo potevi dirglielo direttamente senza agire come una ragazzina capricciosa che voleva solo farsi andare a prendere dall'aeroporto» le parole di Rebecca mi ferirono, non erano esattamente quelle che volevo sentirmi dire in quel momento.
«potresti per favore stare un po' dalla mia parte? Comunque pensavo che l'avesse capito, insomma non pensavo che sarebbe risultato come un capriccio»
«forse avresti fatto meglio ad essere più esplicita...»
«Becky, non mi stai aiutando. Potresti vedermi almeno un po' come la vittima della situazione?» sapevo che aveva ragione ma continuavo ad essere arrabbiata e a volere un po' di comprensione. Ero delusa da mio padre.
Rebecca mi prese per mano poi mi trascino sul divano. Mi sdraiai e appoggiai la mia testa sulle sue cosce mentre mi accarezzava i capelli.
«parliamo piuttosto dei tuoi capelli! Il nero ti dona ma...»
«...ma sto meglio con il mio colore naturale?» terminai la sua frase
«esatto! Non so perché sei fissata con nero»
«e invece lo sai...»
«faccio finta di non saperlo! Perché non voglio pensare che tu sia così poco intelligente da tingerti i capelli solo perché pensi che piacciano così a un certo ragazzo che tra l'altro ti ha spezzato il cuore. Non credo che questo sia normale»
L'estate in cui Mike è scomparso dalla mia vita senza darmi nemmeno un motivo, ho cominciato a tingermi i capelli di nero, forse perché simboleggiava come mi sentivo dentro o forse perché sapevo che aveva un debole per le ragazze coi capelli neri.
«perché tu puoi avere dei capelli neri ed io no?»
«per due semplici ragioni; la prima è per il fatto che io non mi tingo i capelli per piacere a qualcuno, la seconda è che io ho i capelli neri di natura. Poi non è che non puoi averli, e solo che è uno spreco, hai un colore così bello che non dovresti tingerlo, poi ti rovini i capelli con tutte quelle tinte»
«beh, li tingo perché voglio che il mio piano funzioni al cento per cento, devo giocare tutte le mie carte» mi giustificai mentre mi sentivo sempre più rilassata sotto il tocco morbido delle sue dita
«come se ne avessi bisogno! Ho sete, che ne dici di discutere del tuo piano con lo champagne?»
«ordina anche le fragole, ho un po' fame.»
«sissignora » disse alzandosi per ordinare dal telefono della stanza.
«adesso ho tutto il tempo del mondo per ascoltare il tuo folle piano» disse tornando a sedersi sul divano.
«dunque il piano resta sempre lo stesso : mi iscrivo alla Musicboard, vado nel gruppo di Mike e...» stavo per concludere quando lei mi interruppe
«...e lo fai innamorare di te per poi spezzargli il cuore brutalmente. Iris ti rendi conto che è un piano da pazzi?» disse in tono di rimprovero
«ne hai uno migliore?» chiesi infastidita
«che ne diresti di questo : lasci perdere Mike e concentri tutta la tua energia sull'eredità di tuo nonno? Guarda che 11 miliardi sono una somma inimmaginabile, se continui a comportarti così, rischi che tuo cugino te li soffi via!»
«Becky, non posso lasciar perdere! Lui mi ha lasciata, capisci? Mi ha mollata senza nessuna spiegazione! Io mi stavo innamorando di lui e poi...come si fa a mollarmi?» alzò le mani e gli occhi al cielo come per dire che non mi sopportava più.
«sono d'accordo che ti doveva una spiegazione ma...non puoi metterci una pietra sopra e concentrati su quello che è davvero importante?»
«come andare ad Harvard per mostrare ai miei nonni che sono la giusta persona per ereditare la banca? No grazie»
«Questo sarebbe un grande passo»
«sfortunatamente non ne sono sicura e per adesso non mi va di sprecare la mia giovinezza, tanto finirò con quei soldi»
«beh amica la tua presunzione non ha limite»
«perché? Tu credi seriamente che se andassi ad Harvard avrei più chance? Ne dubito» Rebecca stava per contraddirmi con chi sa cosa, quando
qualcuno busso alla porta e andai ad aprire. Era un cameriere che portava lo champagne, era poco più grande di noi ed era anche molto carino, Rebecca ed io ci scambiamo lo sguardo d'approvazione e lui si sentì in imbarazzo anche forse per il fatto che eravamo in biancheria intima.
Tornai a sedermi e lasciai che ci servisse lo champagne. Era chiaramente in imbarazzo mentre ci passava lo champagne e Rebecca non fece che peggiorare la situazione mentre mordeva una fragola assai provocante. Le punte delle sue orecchie divennero rosse e quando fu fuori dalla stanza scoppiammo a ridere. modo stuzzicante guardandolo.«senti ho un idea, che ne diresti di spassarcela sta sera? Sono stata invitata in discoteca da un mio recente amico insieme alla sua banda di amici, prima avevo rifiutato per farti compagnia ma adesso mi rendo conto che abbiamo bisogno di distrarci...allora che te ne pare?»
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Sì, Sono Una Stronza!
ChickLitIris Klein , Benjamin Benz. Due cognomi importanti. Due ragazzi con una vita piena di bugie, tradimenti, conflitti ma anche amori. Lui è solitamente descritto da tre parole : presuntuoso, insensibile e possessivo. E chi conosce Iris sa che è egoi...